Gruppo: Collision Process
Titolo: Revelations
Anno: 2011
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/collisionprocess
Autore: Mourning
Tracklist
1. Sleep Now Forever
2. Revelations
3. Breaking Point
4. Divide
DURATA: 16:57
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxFSoHcDYCECBx1DbK2iAC2RDzlIxHD_d0POaUcOwJOdRLZj6IypPJbj3cWscaNW_GfyAsRsF0mFNV5JwjpDkWTmoLsAzQIQsAd6IcgtOqIuEb17iT39Bhu_eEnE8OOQChoTa7dX03AdY/s200/collision-300x300.jpg)
La band proveniente dalle West Midlands in Inghilterra propone una mistura fatta di progressione math derivante dai primordi del genere Meshuggah, combinata con la visione più odierna di gente come i Periphery, coniugati con sonorità Dream Theater e aperture grunge oriented rimembranti gli Alice In Chains.
Poco meno di diciassette minuti tutt'altro che noiosi, scanditi da cambi di tempo continui, da un riffato mutaforma aggressivo quanto melodico e da una prestazione strumentale di assoluto alto livello.
Ogni canzone possiede un marchio distintivo: l'opener "Sleep Now Forever" fa dell'uso delle melodie, delle linee di basso pulsanti e della qualità degli incroci di voce growl, a cura di Adam Cooper, con quella pulita, di John Walter e Dan Willet rispettivamente chitarrista e bassista del combo, le sue prerogative principali, "Revelations" dimostra di possedere una potenza d'impatto maggiore preservando le caratteristiche appena citate, "Breaking Point" gioca sulle importanti quote di fruibilità e orecchiabilità mentre la conclusiva "Divide" mette ancora una volta in evidenza oltre a Willet, portante quasi a divenire una terza chitarra, lo splendido lavoro dietro le pelli di Dave Payne.
In un ambito odierno dov'è ormai abitudine imbattersi in proposte piatte e ripetitive, i Collision Process pur non inventando nulla riescono a risultare pienamente soddisfacenti, sono accattivanti, dolciastri ma non melensi, è equilibrato l'alternarsi di sferragliate dure e armonie.
È stato già messo in circolazione un nuovo singolo digitale dal titolo "Emperors", se amate il metal multisfaccettato e non relegato forzatamente in un comparto ben preciso, un ascolto e più a "Revelations" vi consiglio di darlo, potrebbe rientrare fra le vostre preferenze.