Informazioni
Gruppo: Zeyros' Cults
Titolo: Warning Dreams
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Mother Death Productions
Contatti: facebook.com/Z3YR05
Autore: Dope Fiend
Tracklist
1. Ad Versam Hominem
2. Italia Pallida Madre
3. Too Slow To Die
4. Hate Machine
5. Red Scarlet Hatred
6. Il Popolo Sovrano
7. Al Passo
DURATA: 33:05
Prima prova per Zeyros' Cults, progetto laziale guidato dal solo Zeyros, che debutta con una demo intitolata "Warning Dreams", la cui uscita è stata curata dalla Mother Death Productions. L'etichetta nostrana si è già dimostrata meritevole di attenzione in più di una occasione, rilasciando materiale decisamente interessante, fra cui l'esordio dei Black Faith e lo split tra Rohesfleisch e Minas Ithil.
Il compito di spalancare il tormentato cammino di "Warning Dreams" è affidato ad "Ad Versam Hominem" che, dopo una nostalgica introduzione poi ripresa in chiusura da "Al Passo", inizia a farsi strada tra i meandri della nostra mente: una progressione rumorista lugubre e disturbante viene accompagnata da poche note di basso che diventano veicolo di sensazioni subdole e inquietanti, sensazioni che ci calano velocemente nell'universo necessariamente permeato dall'odio di Zeyros. "Italia Pallida Madre", "Hate Machine" e "Red Scarlet Hatred" (al cui interno è da segnalare la partecipazione di Mirg, artista già incrociato sulle nostre pagine come responsabile del progetto Macabre Enslaver) sono episodi sorretti da "zanzarosi" toni lo-fi, dissonanti e antiestetici. L'atmosfera ricreata — in cui potremmo rintracciare richiami ad altre eversive creature come Redemption Curse e Progetto:ChaosGoat 666 — è tremendamente destabilizzante e offre asilo a mute urla di rabbia che agonizzano permeate da una desolata e fiera malinconia. Caratteristiche come la quadrata ed esagitata marzialità dai toni quasi industriali di "Too Slow To Die" e la forza dirompente che fluisce dai solchi di "Il Popolo Sovrano" sono le vere colonne portanti della proposta di Zeyros; qui vengono messe a nudo l'incontenibile potenza e la psicopatica lucidità di un disagio profondissimo, un sentimento che deflagra nella nera e misantropica espressione di una musica davvero estrema.
Amate chi se ne fotte altamente delle etichette e rimane volontariamente al di fuori di qualsiasi circuito artistico che possa essere ritenuto accettabile dalle becere masse popolari? Amate chi non si cura minimamente di velleità come i paletti imposti dai mercati discografici e il giudizio della società? Amate chi crea prodotti atipici assolutamente al di fuori di coordinate prefissate e persegue unicamente le mire dettate dal proprio Spirito? Se la risposta, come mi auguro, fosse positiva, immergetevi completamente nei Sogni e nei Culti di Zeyros: non ne rimarrete delusi!