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lunedì 28 novembre 2011BOTANISTInformazioni Autore: Mourning Traduzione: Insanity Formazione The Botanist - Voce, Batteria, Dulcimer Il progetto Botanist è di quelli particolari, potrete farvene un'idea leggendo la recensione di "I: The Suicide Tree / II: A Rose From The Dead" già inserita nel sito. Il personaggio che si cela dietro questa creatura è Otrebor, conosciuto anche come batterista degli Ophidian Forest, è con lui che scambieremo un paio e più di pensieri. Benvenuto su Aristocrazia Webzine, è stato per te un anno intenso questo 2011, è uscito lo split con i Pyrifleyethon degli Ophidian Forest (anch'esso recensito sul nostro sito), hai preparato e rilasciato l'album di debutto contenente i primi due capitoli dei Botanist e stai già lavorando al terzo che a quanto ho letto sul tuo sito dovrebbe chiamarsi "III - Doom In Bloom". Come si ci mantiene così reattivi e pronti a dar vita alle composizioni? Grazie. Parte di questa tua idea è dovuta all'illusione che la musica venga pubblicata appena è stata registrata. Nel caso di "III: Doom In Bloom" considera che le parti di batteria sono state registrate a marzo 2008, e il resto tra marzo e l'estate del 2010. Per cui sono quasi quattro anni da quando sono state registrate le parti di batteria alla pubblicazione. Nello split degli Ophidian Forest che hai citato la batteria venne registrata nel 2008, in estate. Le canzoni di "Summoning Of The Igneous" sono le nostre b-side del terzo album, "Susurrus", che è stato completato a fine 2009, e deve ancora essere pubblicato. Non abbiamo piani riguardo a questo (qualche lettore è interessato a pubblicarlo?). A gennaio, un altro split degli Ophidian Forest verrà pubblicato, questa volta per UW Records. La label ci ha detto che faremo uno split con la one-man band americana Heresiarchs Of Dis. Anche in questo caso alcune parti sono state registrate due anni fa. Anche gli album di Botanist "IV: Mandragora" e "V: Whorl" sono stati terminati, e passerà un anno e mezzo dal loro completamento prima che vengano pubblicati. Per cui, sì, parte della tua idea che io sia occupato con la musica è anche perchè sono veramente occupato con essa. Sono occupato perchè sono ispirato a farla, e continuerò a fare musica a questo ritmo finchè avrò ispirazione, perchè non do per scontato che ci sarà sempre, un giorno potrei non averne più. Perché sono nati i Botanist? E cosa ti ha condotto alla scelta del monicker? Botanist è nato come uno sbocco per fare musica al ritmo che voglio. Mi piace lavorare con altri, ma in genere trovo che lavoro più velocemente e appassionatamente degli altri. Invece di essere frustrato, prendo io il controllo e faccio tutto da me. Questo mi permette di continuare a lavorare con gli altri e rende più facile per me soddisfare il mio bisogno di creare con Botanist mentre per esempio potrebbero volerci due anni per completare un album con gli altri. La scoperta che fare musica da me produce uno dei più grandi sensi di espressione emotiva di creatività è un ottimo motivo per continuare Botanist. Ho scelto il nome Botanist per la decisione di fare un progetto dedito al culto delle piante. Potete trovare più informazioni sull'idea alla base di questo progetto (ad esemprio il personaggio di The Botanist, il Verdant Realm, Budding Dawn, e altro) su www.botanist.nu. Cosa intendi con la definizione "Eco-Terrorist Black Metal"? Questa descrizione non ha lo stesso significato di quella comunemente conosciuta, di persone che agiscono come terroristi per motivi naturalisti sabotando alberi e macchinari per danneggiare ciò che vedono come dannoso per l'esistenza della Natura. Piuttosto, il termine "eco-terrorist" nel caso di Botanist vede la Natura in sè come terrorista contro l'umanità, e più precisamente una rappresentazione di come The Botanist, nel suo modo di vedere il mondo, vede la Natura in questo ruolo. Nell'ultimo lavoro che ho ascoltato degli Ophidian Forest, lo split "Summoning Of The Igneous", la formazione in cui militi suona tutt'altro che un black canonico. Con questa tua opera sei andato ben oltre, lo stile è molto "free", secondo quale logica hai messo insieme i brani? Parlo di musica, liriche e anche i titoli, come si fa ad accoppiare a un pezzo il nome di una pianta? È insolita quanto interessante perché coincide con quello che Dìsa ha fatto con i suoi Turdus Merula in "Herbarium". Le canzoni di "I: The Suicide Tree / II: A Rose From The Dead" sono state scritte prima su batteria. Sono andato a registrare con l'idea di fare un album come altri, con canzoni brevi, poichè l'idea iniziale era di fare qualcosa di vicino al grind. Sono stato in una band grind anni fa e abbiamo fatto alcune canzoni che trovavo molto interessanti come risultato del mio suonare corto, con raffiche intense di batteria per metà preparate e per metà improvvisate, su cui il chitarrista scriveva i riff. Il risultato di questo esperimento può essere ascoltato sullo split tra Gesewa e Utter Bastard "Rising Sun Fuckers / Kusottare Yankee" pubblicato nel 2007 su Bloodbath Records e, in minor parte, sul secondo album degli Ophidian Forest, "Plains". Le trentanove tracce di batteria divise in due sessioni sono state registrate con alcune nozioni sugli arrangiamenti, ma lavorando molto con la spontaneità. Poi ho portato le registrazioni a casa, ri-imparato cosa avevo suonato, e scritto musica sulle strutture della batteria. I testi sono stati scritti senza una particolare canzone in mente, con alcune eccezioni, come"‘A Rose From The Dead" e "Dracocephalum". Ogni testo poi è stato applicato alla traccia più adatta ad esso. In questo caso, ogni passo successivo della registrazione era più limitato dallo spazio offerto, e ciò ha reso l'esperienza più mirata ad ogni stadio della creazione. La scelta delle piante è avvenuta leggendo libri di botanica, imparando cose sulle piante da questi libri, e poi conoscendo anche altri piante, etc... Un po' come succede quando scopri una band o un genere. Finchè ci saranno i testi, non ci sarà fine per l'ispirazione di Botanist poichè sarebbe impossibile scrivere tante canzoni quante sono le piante. Non conoscevo Turdus Merula fino a quando non seppi della pubblicazione di "Herbarium" per Le Crépuscule Du Soir (che per coincidenza ha pubblicato anche lo split degli Ophidian Forest "Summoning Of The Igneous"). I lavori di Turdus Merula e Botanist sono stati registrati nello stesso periodo, e ti assicuro che nessuno dei due conosceva l'altro. Di sicuro la similarità dell'approccio ai titoli farà fare paragoni alla gente... e perchè no? Certamente il concept sulla Natura, particolarmente in un contesto black metal, è avvincente, e assolutamente niente di nuovo. Di certo la musica dei due progetti è differente l'una dall'altra. Non posso parlare con sicurezza sul contenuto dell'album dei Turdus Merula "Herbarium", dato che è in svedese, ma penso di aver letto che parla molto di piante psichedeliche (l'artwork raffigura mandragore, creature mitologiche che nascono dal fiore della Mandragora). Non posso parlare per Dísa, ma mi sembra che Turdus Merula abbia tematiche più ampie e libere (per esempio, Turdus Merula è un uccello), mentre Botanist è più in un mondo, un'ambientazione e un racconto specifici e dettagliati, in cui le piante, e anche il personaggio The Botanist, esistono in questo Plantae World. Ho apprezzato "Herbarium", supporterò Turdus Merula e sarei contento di fare uno split in futuro, poichè penso che date le tematiche simili dei due progetti verrebbe fuori un album interessante. Hai volutamente scelto di mettere di lato chitarra e basso optando per il dulcimer (è uno strumento che si può usare sia pizzicandolo che percuotendolo) che ha dato anche un tocco ancestrale alle canzoni. Avanguardismo retrò? Quando hai avuto modo di apprezzare questo strumento e hai pensato fosse adatto al tuo scopo? Un dulcimer percosso ha molto senso per qualcuno che è principalmente un batterista. Sono bravo a colpire a tempo e mentre l'equilibrio e le dinamiche di una bachetta e di un martelletto del dulcimer sono diversi, l'idea di base e l'implementazione di ritmiche basate sulle mani è la stessa. In più, il suono di un dulcimer percosso e il suo elemento armonico in particolare, è molto interessante per me. I due capitoli del platter sono un costante far mostra di sfaccettature differenti, in alcuni frangenti di "II: A Rose From The Dead" l'aria sembra quasi rasserenarsi grazie ad alcune variazioni "briose". Dato che il tuo modo di suonare black è a stretta connessione con la natura, ne volevi rappresentare le due facce? La musica è un mezzo per esprimere emozioni. Come con altri tipi di dimaniche, voglio che Botanist abbia anche una gamma di emozioni. Se hai sentito allegria da qualche parte in "II", probabilmente è perchè ce n'era davvero in alcuni punti, forse per il trionfo e la gioia di essere capace di incanalare emozioni in un modo così unico e soddisfacente. Intendo sviluppare ancora di più questa gamma di emozioni nel corso della carriera di Botanist. Cos'è per Otrebor il Black Metal? È una domanda troppo ampia, ma posso dire che ciò che mi attrae del black metal sono i suoi aspetti unici di estremismo, esclusione ed oscurità. Riconosco un aspetto di bellezza sublime che diventa evidente solo quando si riesce a guardare dietro le più evidenti caratteristiche di durezza e bruttezza. A livello di sonorità, mi piace il suond "fuzzy", ronzante ed amorfo che il black metal spesso ha. Per i miei gusti, il black metal avrà in genere un certo senso armonico che si lega molto bene a me, e che mi ispira per la mia musica, come anche altre forme di musica. La scena statunitense ha ora come ora due punti di riferimento importanti, l'Illinois e i musicisti che girano attorno al mondo formato da gente come Nachtmystium e lo stato di Washington con i Wolves In The Throne Room, anche se di act da citare nell'estremo tutt'altro che seguace dell'old school ce ne sarebbero tantissimi. Ti ritrovi all'interno di questo panorama? Credi che i Botanist siano in parte sulla stessa loro scia, quella che cerca di essere più personale e "libera"? Se Botanist ha veramente un modo personale e libero di suonare, per definizione non può essere simile a nessun altro gruppo. Mentre le band che hai citato sono in effetti due punti di riferimento, sono solo due tra tante. Penso che il miglior black metal uscito dagli USA sia stato quello della Bay Area o di gruppi in crescita legati al Black Circle in Southern California. Tornando alla tua domanda, se mi sento parte della scena, direi non proprio, poichè pochissime persone, o forse nessuno, mi conosce personalmente. Sono interessato nell'avere connessioni con altre band, e i gruppi della Bay Area in generale, poichè vedo che la migliore arte viene fuori in una situazione in cui gli artisti sono in contatto tra loro e si ispirano a vicenda. Quali sono state le band che ti hanno introdotto al genere e quali quelle che ascolti tuttora di più? E fra le cosidette nuove leve ci sono formazioni che ritieni abbiano apportato (oltre le citate sopra) qualcosa di realmente innovativo? Senza dubbio, gli Immortal mi hanno introdotto al black metal (il mio primo tentativo è avvenuto con i Marduk di "Nightwing" e al tempo credevo fosse assurdo. Guardando indietro, era troppo lontano da cosa ascoltavo allora. Ora amo quell'album). Gli Immortal hanno salvato il black metal per me. L'album è stato "At The Heart Of Winter", forse perchè era un ottimo modo per collegare il mio amore per l'heavy metal con il black metal. Ad oggi gli Immortal forse sono ancora la mia band black metal preferita. Non mi vergogno di dire che i miei tentativi vocali su "I/II" sono ispirati dagli Immortal, poichè al tempo sembrava fosse l'unica cosa che potessi fare per autosoddisfarmi. Mi piacerebbe pensare che da allora, nel futuro, la voce di Botanist migliorerà in continuazione, o almeno che si evolverà, in qualcosa di più personale. Altre band che mi hanno introdotto al genere e che continuo ad amare sono Aeturnus (in particolare i primi album), Thy Primordial, Ulver (i primi tre album), Weakling, i Taake di "Nattestid" e Nagelfar per dirne alcuni. Da allora, band come The Ruins Of Beverast, Alcest, Drudkh (magari non molto in "Handful Of Stars"), Ygg, Pestilential Shadows, Belenos, Velvet Cacoon, Akercocke, Inquisition e i Nokturnal Mortem di "Triumph Of Steel" sono quelle più recenti che apprezzo. Ce ne sono molte altre e molte altre ce ne saranno. Il package di "I: The Suicide Tree / II: A Rose From The Dead" è una piccola opera d'arte che s'incastra perfettamente con il nome della band e l'essenza naturalistica dell'album, da chi è stato curato? Il booklet e la custodia degli album sono state stampate da una società che si chiama Stoughton, che è l'unica a fare quelle custodie particolari in stile LP. Sono soddisfatto del loro lavoro e anche se c'è stato un disaccordo inizialmente, sento che alla fine erano onesti e hanno lavorato duro. Ho scelto l'immagine, il font, e il look generale (con un piccolo aiuto dal boss della tUMULt Andee Connors). Il layout è stato messo insieme da Nathan Berlinguette della ENBE design. I cd sono stati stampati da una società della Bay Area che si chiama New Cyberian. Sono brave persone e i loro prezzi e servizi sono consigliati. Sei pienamente soddisfatto di questo disco? Com'è stato accolto dalla critica (webzine e rivisti di settore) e da chi ha seguito il progetto sin dai primi passi? Quanto spesso gli artisti sono pienamente soddisfatti del loro lavoro? Forse la miglior risposta è dire che anche se il sound di Botanist si è evoluto molto dai primi due album, li vedo ancora come una parte del lavoro completo, e penso che sarà così anche se ne farò a dozzine fino alla mia morte. Soprattutto creo con Botanist per soddisfare. Anche se nessuno lo apprezzasse continuerei a creare. A parte questo, credo che Botanist potrebbe avere un fascino da culto, poichè è una nicchia del black metal che è già una nicchia in sè. Questa impressione è aumentata quando tUMULt ha voluto pubblicarlo, dato che vedo la tUMULt come una delle label più di culto. Malgrado questo, i commenti ricevuti in neanche quattro mesi dalla pubblicazione dell'album e, in effetti, del progetto (non ci sono fan che mi hanno seguito dall'inizio, poichè nessuno ne sapeva niente, tutti i fan sono nuovi) sono stati di molto oltre ogni mia aspettativa. Il fatto che la stampa voglia contattarmi o che le etichette indipendenti vogliano pubblicare miei futuri album è qualcosa che non avevo mai provato. È ispirante. Detto questo, anche se ci sono stati commenti negativi in alcuni articoli, sto aspettando che arrivi una recensione totalmente negativa. So che succederà, e quando accadrà la posterò insieme a quelle positive. Quali sono le tue passioni extra musicali? Qualcuna è confluita nel tuo modo di vedere e scrivere musica? Non sarà una grandissima sorpresa ma amo piante e animali. Amo camminare tra la natura e prendere tempo per fermarmi e osservarla. Mi piace stare in forma e andare in bicicletta. La buona salute mi interessa. Non potrei mai stare in una di quelle band stereotipate in cui i membri sembrano avere sempre una birra in mano. Me ne andrei subito. Amo imparare cose su altri stati e linguaggi. Adoro i videogiochi. Sono una perdita di tempo, ma per staccare un po' il cervello e scappare in qualche fantasia sono ottimi. Ultimamente sono stato assorbito da "Phoenix Wright: Ace Attorney", la serie di videogiochi da avvocato per Nintendo DS. Questa serie è stata un'ispirazione improbabile: anche se la musica nel gioco è robaccia MIDI, ho trovato in essa qualcosa di eccellente nel modo in cui le composizioni erano scritte. Mi sono piaciute anche le percussioni! Mi piacciono i fumetti francesi. È una vergogna che così pochi arrivino sul mercato americano, perchè per la maggior parte distruggono anche le migliori cose prodotte in questo paese. I miei preferiti sono "De Cape Et De Crocs", "Garulfo", "Donjon", "La Quête De L'Oiseau Du Temps", anche "Lanfeust De Troy" e ovviamente i celeberrimi "Astérix" e "Tintin". Quest'anno ho letto i primi due volumi di una nuova versione delle storie mitologiche nordiche chiamata "Siegfried". Era intrigante ed epica. Non vedo l'ora di leggere altro. Ora sto leggendo una serie chiamata "Ghost Money". Per ora molto bella. Mi piacciono anche un paio di manga giapponesi, "Berserk" e "Detroit Metal City", che sono ognuno a modo suo i fumetti più Metal di sempre. Li consiglio, in particolare ai metallari. I Botanist sono un solo-project, hanno o avranno pure una dimensione live o pensi che rimarrà unicamente uno progetto da studio? Sarei interessato a portare Botanist sul palco. Ciò che lo rende difficile non è trovare gente con cui suonare e neanche trovare gente che suoni il dulcimer percuotendolo, ma trovare gente che suoni il dulcimer percuotendolo e voglia suonare in una band black metal così bizzarra. La musica metal e quelle estrema in genere sono sempre messe sotto torchio, c'è sempre un motivo per attaccarle e ridicolizzarle agli occhi della gente. Queste campagne denigratorie sono guidate soprattutto da alti prelati e uomini di potere, non c'è forse la paura che ciò che invita a pensare sia sempre e comunque un'arma a loro sfavore? Il fuoriuscire da uno schema da "Grande Fratello" in stile Orwell è ancora possibile in questa società o si è costretti a rimanere forzatamente ai margini d'essa almeno per certi aspetti (e non è detto che sia un male)? Non ho molto da dire a riguardo, tranne su come interpreto la parte finale su come "siamo forzati a stare ai margini di essa". Mi fa pensare ad un'idea che ho avuto per molti anni, in cui il miglior metal usciva da un posto in cui il metal non era così maltrattato ma piuttosto nessuno esterno al metal sapeva cosa fosse. Mi chiedo, poichè il metal è diventato progressivamente più popolare e commerciale dall'inizio del nuovo millennio ad oggi, se le band che vogliono essere famose abbiano in effetti creato problemi al livello artistico del genere. Prendiamo per esempio le label metal più famose come Nuclear Blast, Century Media, Metal Blade e Roadrunner. Anche la Earache. Mi sembra sempre più che i loro album mirino ad una sorta di centro commerciale in versione metal. È mallcore. Dev'essere che vendono bene, ma se la Century Media supporta band quali Vampires Everywhere! per ogni altra ragione che non siano i soldi, non so quale sia questa ragione. Non sembra che sia perchè amano il metal. La mia idea è che l'80% dei roster di queste label siano superflui, generici, suonano perfetti ma in realtà sono senza anima. È ironico e contraddittorio. La popolarità e la fama sono buone per il metal perchè c'è più budget per le produzioni, e un budget va più lontano con quanto siano più economiche le registrazioni oggi. Dato che ci sono più soldi a disposizione, la gente con abilità da musicista perfette ma vuote sarà più attratta dal fare materiale che vende, poichè il mercato per la roba piatta diventerà più grande con la crescita della popolarità del metal, lasciando di lato la miglior parte fatta da band che di solito non sono così sexy, ad esempio. In quel senso, è così brutto stare "ai bordi" come dici? O forse è meglio avere una versione del metal che verrà apprezzata dagli ascoltatori casuali del genere, e lasciare che le band più artisticamente valide producano i loro album per il loro pubblico relativamente piccolo? Cosa pensi? Progetti a breve termine? Il 2012 sembra che sarà un anno impegnativo per Botanist, ma anche per me come musicista. Probabilmente pubblicherò addirittura tre album di Botanist, "III", "IV" e "V". Sto finendo di registrare la musica per "VI", che metterò in pausa per registrare la batteria del secondo lavoro degli Ordo Obsidium. Poi, registrerò la musica e la voce per uno split di Botanist con Palace Of Worms, e farò musica più vicina al doom per un altro split di Botanist con una band sotto TotalRust, tutto questo penso che verrà pubblicato nel 2013. Poi registrerò anche la batteria per il progetto di un mio amico chiamato Lotus Thief, sarà uno dei progetti nel disco "Allies" incluso in "III". Se il tempo lo permette, e dopo il completamento di "VI", inizierò i lavori per "VII", di cui il sound di base e lo stile sono stati concepiti. Le prossime pubblicazioni schedulate sono "III" a febbraio su TotalRust e lo split Ophidian Forest / Heresiarchs Of Dis a gennaio 2012 su UW Records. Siamo arrivati alle battute conclusive, a te chiudere come meglio credi. Grazie per il vostro interesse. |
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