lunedì 24 settembre 2012

CHERRY BLOSSOM CHAINS - Enslavement Through Flowers


Informazioni
Gruppo: Cherry Blossom Chains
Titolo: Enslavement Through Flowers
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: D.N.A. Collective
Contatti: cherryblossomchains.net84.net - dnanetlabel.altervista.org - Facebook
Autore: Dope Fiend

Tracklist
1. Dakryon
2. Enslavement Through Flowers
3. Mermaid Angel
4. Waltz Of Bleak Schizoidia
5. Memories (Autumn Inside)
6. Ghost Shadows And Screaming Mirrors
7. Requiem Of Love - Lullaby Of Hate

DURATA: 45:20

Prima che vi apprestiate a leggere questa recensione, è necessario che io faccia una premessa: l'Elettronica (perchè è questo ciò di cui parleremo) è un panorama musicale che ritengo potenzialmente interessantissimo ma di cui, purtroppo, ho una conoscenza piuttosto limitata. La mia seguente disamina, quindi, non sarà improntata su aspetti tecnici o di appartenenza a certi correnti piuttosto che ad altre bensì ciò che leggerete sarà un resoconto delle mie personali sensazioni.
Cherry Blossom Chains nasce verso la fine del 2011 per mano di Vlakorados, già mastermind del progetto Lolicore (corrente della musica Elettronica ispirata dal mondo otaku) denominato Bloody Vomit Bukkake.
Le prime composizioni erano orientate verso un Black Metal sperimentale ma poco dopo sono state rimaneggiate fino a divenire ciò che oggi possiamo trovare nell'album di debutto "Enslavement Through Flowers".
A detta dello stesso Vlakorados, la via musicale intrapresa trae ispirazione dalla sofferenza e dal dolore della vita, è un tentativo di esprimere ciò che non può essere espresso e, personalmente, ritengo che tale descrizione calzi a pennello.
Volete sapere a cosa ho associato il disco la prima volta che l'ho ascoltato?
Avete presente le macchie di Rorschach?
Bene, quei disegni ambigui tanto utilizzati nei test della personalità e diversamente interpretabili da ognuno sono proprio ciò che ho spontaneamente associato a Cherry Blossom Chains.
La title-track del disco ci scaraventa da subito al cospetto di un tormento angosciante che vive e prospera nello Spirito, un disagio virale nel cui nucleo si susseguono senza sosta immagini di vita di una splendente bellezza che, nell'istante immediatamente successivo, vengono sepolte e occultate da coltri di oscura e profondissima tristezza.
Ed è qui che assistiamo ai picchi emozionali del disco: "Mermaid Angel" (con il suo attacco che in qualche modo mi ha ricordato i Profanum per l'aura intensa ricreata) è un pezzo di una profondità stupefacente, probabilmente il migliore del lotto assieme a "Waltz Of Bleak Schizoidia" che, con la sua perversa e angosciante follia, porta alla ribalta la componente più isterica della proposta e sembra ribollire senza sosta sui fondali di un oceano acido popolato da demoni indescrivibili e orrori che nessuno potrà mai comprendere appieno, nessuno al di fuori di chi è costretto a conviverci quotidianamente.
La situazione cambia un po' quando entrano in gioco le successive "Memories (Autumn Inside)" e "Ghost Shadows And Screaming Mirrors" che si dimostrano alternativamente rilassanti e nervose: sembra che la creatura che stiamo osservando sia ora piombata in una sorta di cupa e malinconica rassegnazione, rinchiusa in un inaccessibile angolo dell'universo in cui potrà crogiolarsi e nutrirsi della sua stessa insania, eternamente tormentata dal terrore di esistere, stremata da quell'insopportabile sensazione che tramuta in uno sforzo orrendo ogni ulteriore istante di vita, incapace di dare un senso al dolore estremo che dilania il suo Spirito e consuma la sua mente.
La conclusiva "Requiem Of Love - Lullaby Of Hate" è una marcia dall'incedere quasi soave di cui è difficile interpretare il significato: guarigione o semplice accettazione che conduce alla quiete?
Come già accennato, l'album, musicalmente parlando, si piazza in un territorio in cui confluiscono Dark Ambient ed Elettronica, il tutto annegato in atmosfere dal retrogusto gotico e in cui la primaria impronta Black Metal è forse vagamente percepibile soltanto nella ripetitività ossessiva delle strutture.
"Enslavement Through Flowers" offre però il meglio di sè dal lato emozionale: è il ritratto di una personalità espressivamente disturbata, bipolare e disagiata che, in ogni sua sfaccettatura, non potrà che ammaliarvi e conquistarvi come una mitologica sirena.
L'uscita è stata supportata dalla netlabel nostrana D.N.A. Collective, dal cui sito è disponibile il disco in download gratuito e io mi dolgo soltanto del fatto che "Enslavement Through Flowers" non sia stato prodotto anche in forma fisica (lo meriterebbe da ogni punto di vista) ma chissà...
Nel frattempo non posso che consigliare caldamente questo album bellissimo, incredibilmente personale e curato: non ve ne pentirete!

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