Informazioni
Gruppo: Logical Terror
Titolo: Almost Human
Anno: 2011
Provenienza: Italia
Etichetta: Reality Entertainment
Contatti: Myspace - Facebook
Autore: Bosj
Tracklist
1. Nameless
2. Gender 3000
3. Monad 61
4. Unfilled
5. Degenerate Regenerate
6. Self Extinction
7. Collapse
8. Facing Eternity
DURATA: 31:36
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"Almost Human" è il primo full lenght di questo giovane combo italiano edito sotto l'americana Reality Entertainment. Soltanto navigando sul sito di detta etichetta è possibile farsi un'idea del mood che pervade, genericamente parlando, tutto il suo parco artisti (un tale Gaz Reynolds è abbastanza esplicativo a riguardo); a questo punto si potrebbero già aprire n parentesi e divagare a lungo su questa fabbrica mediatica a stelle e strisce che è la Reality Entertainment, ma non è questo il luogo.
Torniamo al disco. La mezzora di questo debut vorrebbe essere un tentativo di metal "moderno", seguendo il filone a tutt'oggi ancora non foltissimo di artisti che si richiamano alle produzioni di Fear Factory, The Kovenant, Static-X e diverse altre derivazioni di industrial metal. Il punto è che fallisce clamorosamente.
Se un gruppo come i Sybreed (nome a mio avviso in assoluto più vicino ai Logical Terror, parlando di metal propriamente detto), pur senza eccellere, si fa portatore di una proposta gradevole e personale, la formazione della penisola sfrutta le stesse tematiche cyberpunk, anche le stesse costruzioni e gli stessi toni, ma scade nelle più banali soluzioni "da classifica".
Quando si tratta di dover pigiare sull'acceleratore, i Logical Terror si fermano, eseguono il loro bel compitino di melodie, chitarre smussate, batteria in secondo piano, fanno entrare un ritornello in clean sdolcinato e così drammaticamente "easy listening" da sembrare scritto a tavolino da un compositore della Universal, e tutto si chiude lì.
Alcune soluzioni sono azzeccate, l'attacco di "Gender 3000" fa quasi sperare "dai che ci siamo, stavolta parte un bel pezzo tirato", e invece no, ecco di nuovo quella vocina (davvero insulsa, spiace dirlo) piatta a ricordarci che oh, va bene fare musica, ma il pane in tavola con il death e il black non lo si mette, che i dischi si vendono se si raggiungono le masse. Perchè questo è "Almost Human", un disco per le masse: per tutti e quindi per nessuno.
Brani come "Facing Eternity" possono trovare posto nei più banali dischi dei Caliban o degli Evanescence, con tanto di testi inneggianti alla libertà, pregni di trasgressione (adolescenziale) e solitudine (puberale).
Il disco che avrei scelto come colonna sonora per l'estate a tredici anni.
Mi dispiace parlare così di un album, perchè sicuramente alle sue spalle ci sono lavoro, dedizione e fatica da parte di tutti i componenti del gruppo, ma se non tutte le ciambelle riescono col buco, qui pure l'impasto è avariato.