domenica 14 ottobre 2012

ABSKE FIDES - Abske Fides


Informazioni
Gruppo: Abske Fides
Titolo: Abske Fides
Anno: 2012
Provenienza: Brasile
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: myspace.com/abskefides
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Consequence Of The Other
2. Won't You Come
3. The Coldness Of Progress
4. Aesthetic Hallucination Of Reality
5. 4.48
6. Embroided In Reflections

DURATA: 51:37

Gli Abske Fides sono una formazione paulista giunta alla prima uscita sulla lunga distanza, il trio formato da K. (voce, basso e batteria), Necrophelinthron (chitarra, voce, violino e synth) e Nihil (chitarra) è in giro dal 2003, ha alle spalle in demo "Illness" del 2004 e due ep ("...Apart Of The World" e "Disenlightment" rilasciati rispettivamente nel 2006 e nel 2009) e oggi si presenta con l'album omonimo.
La proposta è un doom metal che ama percorrere e far intrecciare più sentieri, è una commistione abbastanza matura e degnamente elaborata d'influssi funerei, scavi black/doom, divagazioni psichedeliche, sensazioni tendenti al post-rock, senza ovviamente mettere da parte né l'appeal melodico né la genuina e perversa voglia di mantenere cupo, sporco e stringente il sound.
Ogni singolo brano di "Abske Fides" possiede una caratteristica che gli permette di essere apprezzato e riconosciuto, vuoi per il groove insito nella trascinata e ostentata pesantezza grigiastra di "Aesthetic Hallucination Of Reality", vuoi per la struggente aura che s'incrocia nella successiva "4.48" o il divagare post delicato in bilico fra metal e rock della conclusiva "Embroided In Reflections". Queste tre canzoni hanno decisamente il loro perché, cosa che invece è un po' mancata nel trio iniziale che pur rappresentando una forma intrigante e discretamente interessante (soprattutto dal punto di vista della varietà ritmica) si perde un po' dietro gli schemi proposti dagli Ahab, s'addoss la responsabilità di qualche alleggerimento opethiano non poi così importante e mette in mostra una voce pulita tutt'altro che entusiasmante.
Se dovessi considerare i picchi, citerei in negativo, parlando pur sempre di sufficienze dignitose, la sin troppo standard nell'animo "Won't You Come", mentre in positivo probabilmente sarebbe l'essenziale, minimalista in alcuni frangenti, dotata però di un supporto atmosferico intenso "4.48" a spuntarla di un pelo sul pachiderma che la precede. Ciò che rimane resta nel limbo di mezzo, utile come supporto a quelli che potrebbero essere i cardini sui quali far roteare l'evoluzione futura del sound.
"Abske Fides" non è un album per coloro che adorano le scene più classiche e i regimi sonori inquadrati, ha nel proprio dna il gene dell'esplorazione ed è evidente che questo voluto girovagare sia ancora in pieno corso.
Gli Abske Fides sono una scommessa, la Solitude Production ha probabilmente indovinato puntandoci su, adesso però toccherà vedere come i brasiliani riusciranno a valorizzare e particolareggiare la loro musica. Per ora sono incastrati in quella dimensione di gradevolissimi "vorrei ma non posso" dalla quale tirarsi fuori per divenire grandi diviene un obbligo morale verso se stessi, sapranno elevarsi? Attendiamo buone nuove e momentaneamente accontentiamoci di questo gustoso debutto.

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