sabato 7 gennaio 2012

GENIUS ULTOR - Dzień Nocy


Informazioni
Gruppo: Genius Ultor
Titolo: Dzień Nocy
Anno: 2010
Provenienza: Polonia
Etichetta: Ataman Productions
Contatti: myspace.com/geniusultor
Autore: Mourning

Tracklist
1. Introdukcja
2. Prawo Do Wojny Moim Jest
3. Antyfona 1
4. Apage Katabas
5. Antyfona 2
6. Dzien Nocy
7. Antyfona 3
8. Nienawisc
9. Antyfona 4
10. Rondle Wojny
11. Antyfona 5
12. Pozegnanie Ojczyzny
13. Antyfona 6
14. Zdrada
15. Antyfona 7
16. Agonia Ona
17. Koda

DURATA: 33:41

I polacchi Genius Ultor non sono altro che il lato più crudo, "volgare" e black degli Stillborn, il trio.
"Dzien Nocy" è la prima fatica in studio di questa realtà, trentatrè minuti che rifiutano l'umanità, che s'insinuano in mondo oscuro e industrializzato intervallato da sfuriate al fulmicotone classiche della cultura sonora "extreme" del sound "made in Poland".
Si è al centro di un conflitto nel quale la tortura, la persecuzione, la "bestemmia" e il metallo si fondono, un collante nero sul quale la voce al vetriolo di Wirus poggia la propria vomitante quantità d'odio, urlando e raschiando, sul quale le chitarre taglienti infuriate e la batteria dai ritmi spesso e volentieri a pieno regime di Kra addossano tonalità pece e una brutalità psicotica si insinua instabile e fuorviante ricreata dai suoni che in ogni capitolo denominato "Antyfona" vengono emessi per disturbare volutamente la serenità dell'ascoltatore.
È strano da dirsi ma per il botto si deve realmente attendere il finale del disco, è con l'accoppiata formata da "Zdrada" e "Agonia Ona" che i Genius Ultor infilano due gioiellini, il primo sferra un pugno dalla pesanti fattezze groove, il secondo fa precipitare l'atmosfera in un ambito sì contorniato ancora una volta dal colore nero, è la sostanza però che risulta differente, più vicina all'agonizzare schizofrenico di certe soluzioni dark metal/doom.
Privi di compromessi, melodie facili e qualsiasi svolta definibile anche solo alla lontana "catchy", i Genius Ultor ci trascinano in una dimensione infernale nella quale tutto ciò che è morte, frustrazione e affini potrebbe rivelarsi un "lieto" incontro.
Prendete "Dzien Nocy" per lo sputato e infiammato esempio di black metal che è, nulla più, nulla meno, se non è questo che cercate, potete pure lasciar perdere.

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