mercoledì 16 maggio 2012

LORD OF WAR - Celestial Pestilence


Informazioni
Gruppo: Lord Of War
Titolo: Celestial Pestilence
Anno: 2012
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Unique Leader
Contatti: myspace.com/lordofwarmetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Contact
2. Celestial Pestilence
3. Hamunaptra
4. Warpath
5. Bury Your Living
6. Internment
7. The Machine
8. The Awakening

DURATA: 32:03

Piccola premessa: ascoltate solo death metal old school? Skippate questo testo. Odiate il deathcore? Skippate questo testo. Non vi piace il technical? Come già detto.
Iniziamo dunque a conoscere i Lord Of War, ennesimo act entrato a far parte del roster della Unique Leader, label sempre più attiva nell'operazione "ripescaggio". Eh già, perché anche questo debutto "Celestial Pestilence", che era stato rilasciato tramite autoproduzione, diviene un lavoro con quel marchio impresso sopra.
La formazione nella quale milita adesso Brent Silletto, batterista che suonò in "Embryonic Anomaly" dei Rings Of Saturn, oggi sostituito in quella line-up da Ron Casey (Being Killed, Brain Drill, Flesh Consumed), si propone lanciando l'ennesimo stile metallico inventato: lo "space metal". La trovata è divertente da leggere quanto il disco da ascoltare.

In fin dei conti il quintetto suona un deathcore molto tecnico che evita però il "pirì pirì" costante e i miliardi di break-down ripetuti all'infinito, il tipo di soluzioni sulle quali preferiscono far confluire le forze virano su una visione progressive-atmosferica che dilata i pezzi, difficilmente troverete fraseggi hyper-blastati continui uno dietro l'altro anche se è innegabile che similarità d'intento vicine a quelle di mattatori come The Faceless, The Contorsionist e gli stessi compagni di scuderia Rings Of Saturn siano riscontrabili in più tracce.
Il platter ha di buono, come spesso avviene per questa tipologia di release, che si mantiene su un minutaggio complessivo non troppo alto, le otto canzoni in toto non raggiungono i trentatrè minuti di durata ed escludendo l'intro "Contact" che ci permette d'immergerci nella loro dimensione "spaziale", lo strumentale "Bury Your Living" e la futilissima "Internment" nella quale quarantotto secondi non fanno altro che anticipare la nascita di "The Machine", si hanno cinque pezzi di cinque minuti in media che martellano, infilando nell'orecchio degli assoli, delle melodie di buon gusto e una sensazione di epico che seppur solamente accennata si fa apprezzare.
Non ho capito dove sia situata la strada siderale che il combo avrebbe voluto intraprendere, personalmente non l'ho incrociata a meno che l'uso di quei synth e quella discreta sostanza atmosferica a supporto non li si vogliano definire forzatamente "space", in quel caso chi suona un certo tipo di rock da decadi prima di loro è decisamente avanti nel modo con il quale si avventura nel cosmo infinito.
Nulla da eccepire sulla forma canzone, sulle varie scelte, ormai il genere si è standardizzato in tutte le sue, già a dire il vero, poche possibilità di sviluppo, sì, perché diciamocelo, il mondo "deathcore" non ha poi molte vie d'uscita, son quelle le porte che può imboccare e "Celestial Pestilence" lo fa ottenendo un risultato piacevole.
Con tutta probabilità si sarebbe potuto rivedere almeno in parte l'approccio vocale, in alcune circostanze un po' troppo statico, invece l'uso della clean vocals nella conclusiva "The Awakening" sarebbe quasi da non considerare, poca cosa e meno disturbante di certi ritornelli pop che vanno di moda nel melo-death odierno.

I Lord Of War troveranno da chi farsi ascoltare, è un tipo di sound che gode da tempo di una propria nicchia di fans ed è a essi che consiglio di provare a inserire nel lettore "Celestial Pestilence", i restanti potranno anche farne a meno.

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