domenica 1 luglio 2012

DISEIM - Holy Wrath


Informazioni
Gruppo: Diseim
Titolo: Holy Wrath
Anno: 2012
Provenienza: Lettonia
Etichetta: Abyss Records
Contatti: myspace.com/diseim
Autore: Mourning

Tracklist
1. Black
2. Holy Wrath
3. Pyromania
4. Sinner
5. Insanity
6. Son Of The Winter
7. Witch
8. Agony

DURATA: 31:50

I Diseim sono una creatura lettone finita nel roster della statunitense Abyss Records. La band è attiva dal 2007 ma per ascoltare qualcosa di concreto si è dovuto attendere sino al 2012 con la pubblicazione di "Holy Wrath", debutto che fuoriesce dal nulla dato che non è stato anticipato da nessun altro tipo di release.
Le informazioni sul gruppo parlano di death sludge/doom/death, quello che si presenta nel platter è una rilettura di una serie di cliché stilistici ormai noti. Immaginate realtà storiche quali Cianide e Autopsy in "groove on", quindi riffoni di matrice old school, scanalature che affondano nel doom più fangoso e a rinforzare l'ambientazione soluzioni atmosferiche tese a fornire densità e compattezza.
Purtroppo però i Diseim sono lontani dai livelli d'eccellenza di tali band. "Holy Wrath" pur possedendo le basi per far bene si limita a quello, i pezzi sono decisamente standard e questo modo di comporre così "elementare" se da un lato garantisce l'assenza di fronzoli o scappatoie "stravaganti", dall'altro sia nelle melodie malsane che nelle cadenze evoca un deja vù pressoché costante.
Inoltre il sound prettamente analogico scelto per garantire veridicità alla prova è adatto per evidenziare le peculiarità primordiali della fase death, risultando però troppo poco consistente per supportare le marcescenti avanzate doom e quindi ciò che rimane dell'album sono un paio di brani gradevoli come la triade conclusiva formata da "Son Of The Winter", "Witch" e "Agony". Nel complesso chiaramente si sarebbe potuto fare molto di più.
Per ora se la cavano con il solito sei politico, in futuro i Diseim partendo da ciò che han seminato con questo "Holy Wrath", e trovato l'equilibrio che permetta loro di sfruttare al meglio le due influenze stilistiche che ne alimentano il suono, potranno guardare oltre e insieme a noi vedere cosa accadrà.

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