lunedì 15 aprile 2013

MOVIMENTO D'AVANGUARDIA ERMETICO - Lacrime Degli Dei


Gruppo: Movimento D'Avanguardia Ermetico
Titolo: Lacrime Degli Dei
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: The Oath
Contatti: Facebook - Myspace - Reverbnation
Autore: Akh.

Titletrack
1. Introduzione
2. Apparizione Onirica Dell'Ombra
3. Solo Il Mio Passo Risuona Nell'Oscurità
4. Lacrime Degli Dei
5. Marcia Del Sole Notturno
6. Ballata Dei Proscritti
7. Intermezzo
8. Ascesa Al Monte Soratte
9. Il Risveglio Del Sovrano Interiore

DURATA: 1:06:46

I Movimento D'Avanguardia Ermetico giungono dal Piemonte, dalla zona che si espande fra Alessandria e il Monferrato, si sono formati nel 2005e.v. e fra demo e split hanno saputo ritagliarsi un certo spazio nel fervido panorama Black Metal nostrano. Ora grazie alla The Oath offrono la seconda prova sulla lunga distanza.

Da quanto mi viene detto questo lavoro è ambizioso sia dal punto di vista artistico che come prodotto commerciale, essendo rilegato in cassetta di legno con maglietta e gadget vari della band, questo (lo dico in maniera del tutto personale) non per andare ad arricchire un certo mercato di "culto" (quantomeno non solamente), ma principalmente per incanalare le energie del disco in un contenitore di materia "viva", quindi associandone le caratteristiche alla proposta spirituale dei Movimento D'Avanguardia Ermetico e alla loro ricerca. A mio avviso il Piemonte è fra le regioni italiche che maggiormente hanno saputo ricreare un marchio di riconoscimento per i loro gruppi principali, ottenendo dei suoni e un tocco che potrebbero indicarsi come "scuola"; basti pensare a band seminali quali Maldoror, Tronus Abyss o gli storici Mortuary Drape, che hanno insegnato e aperto nuovi percorsi, giusto per segnalare tre microfiloni di una scuola indiscutibile. In questo contesto i Movimento D'Avanguardia Ermetico non sfigurano minimamente, per quanto sia convinto che i nostri possano sviluppare ancora di più un certo livello di personalità.

Parliamo ora del lavoro in se stesso: uscito al sorgere del Solstizio d'Inverno, in concomitanza con l'apertura della Porta degli Dei, viene investito simbolicamente di energie magiche e spirituali assolutamente fondamentali per il proposito ricercato, ovvero l'Ascesa Spirituale. L'ora abbondante che ci troviamo ad ascoltare è quindi un incanalamento energetico, un condotto musicale, un metodo di trasmutazione che Ans e Yog hanno realizzato in primis con se stessi in tre anni di duro lavoro personale ed artistico, e che in secondo luogo cercano di riversare in un ambiente ostile e decadente come quello del Kali Yuga attuale. Sì, il progetto è indubbiamente ambizioso, va ammesso, ma l'unica via per cui si possa cercare di intraprendere un movimento è quella in primis di osare, andare oltre al ristagno o all'immobilità; quindi ben vengano questi tipi di ardore e fiducia nel "ritrovo".

Musicalmente come dicevo sopra ci imbattiamo in un album lungo, che unisce caratteristiche contrastanti, passando da vibrazioni selvagge a spaccati pienamente onirici, fino a rimarcare un certo struggimento di base che si materializza in un senso di soffusa melanconia, che probabilmente è la scintilla cruciale su cui verte lo spirito di cambiamento. I canali basilari a cui associare questo intricato progetto a mio avviso sono rintracciabili in tre filoni musicali: primo, la scuola piemontese come sopra descritto con i suoi forti elementi di ricerca musico/spirituali; secondo, Burzum, specialmente "Filosofem" mi pare abbia segnato i Movimento D'Avanguardia Ermetico; terzo, Alcest e le sue aperture "sognanti". Il tutto è miscelato secondo una propria personalità, guidando la creatività verso un ben preciso indirizzo e con l'intenzionalità di tramutare codeste tre vibrazioni in un suono unico ed omogeneo, riuscendoci anche in modo ben evidente. Inoltre l'ottimo libretto, esaustivo e ricco di messaggi fotografici, contribuisce all'esito. I ritmi affrontati non diventano mai veloci e questo consente di ottenere un effetto pienamente trascendente, dove vengono inseriti arrangiamenti suggestivi e ricchi di pathos, spesso appaiono vere fughe passionali in cui brilla quella luce di fondo che è la ricerca di se stessi. Tale situazione si materializza in quel manifesto che è "Ascesa Al Monte Soratte", anche a detta degli artisti un simbolo unificante del percorso ascendente e del rapporto fra soggetto e Via.

Tre anni di vita vissuta ci vengono elargiti e donati in un connubio di sforzi importanti, la dimostrazione che le realtà italiche stiano profondendo energie notevoli e dalla natura "superiore" si concretizza in questo "Lacrime Degli Dei".

Il seme è prodotto, si rinnova l'essenza del Albero Cosmico.

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