Informazioni
Gruppo: Bejelit
Anno: 2010
Etichetta: Punishment 18 / Andromeda
Autore: Mourning
Tracklist:
1. Rostov
2. She's Lying 6ft Under
3. Saint from Beyond
4. Your Personal Hell
5. Astaroth
6. 2K12 Nails
7. Death Row
8. Goodnight My Shade
9. Shinigami
10. Orfeo 10
DURATA: 49:08
Quando ascoltai i primi due lavori dei Bejelit "Hellgate" e "Age Of Wars" li trovai validi compositivamente ma non mi dissero più di tanto, la scelta d'impostare i testi degli album sul fumetto "Berserk" non mi faceva impazzire ma dava alle opere un filo-logico preciso e contestualizzato, forse incatenandole musicalmente, privandoli di quel pizzico di varietà che potesse farli spiccare, le doti della band comunque erano palesi e ogni bruco prima o dopo si trasmuta in farfalla.
Anno 2010, nuova storia e svolta, "You Die And I" accordo con la Punishment e rientro di Fabio Privitera dietro al microfono, direte cos'è cambiato con un membro che rifà la sua comparsa? E' il passato che ritorna?
No, la musica ha intrapreso una direzione alternativa, non tanto per quanto riguarda le sonorità sempre legate all'heavy ma alla concezione e lo sviluppo che prende nel suo discernersi.
Le note vengono combinate assumendo costruzioni di richiamo prog, passaggi al limite col thrash si fanno strada e pur avendo inasprito certe parti la risultante è stata inversa, la proposta diviene prettamente elaborata ma catchy seppur di una qualità fuori dalla portata media in circolazione.
Dall'opener "Rostov" (dev'esser tornato di moda il serial killer russo visto che anche gli Impious nel loro "Death Domination" ne hanno rinarrato le gesta nella song "Rostov Ripper"), la stupenda "Saint From Beyond", la veloce "Death-Row" o la fumettistica "Shinigami" (tanto per non dimenticare il passato una citazione di tale tipo perchè non proporla? "Death Note" è pure di moda da un po') o la conclusiva "Orfeo 10" dimostrazione quanto ampio sia adesso il bagaglio dei Bejelit, si mostrano come hit di un disco che non possiede filler ma brani che con una forma più semplice e qualche scelta non proprio perfetta non risaltano come dovrebbero e potrebbero.
Di quest'ultima schiera fanno parte "She's Lying 6ft Under" dotata di una certa propensione thrash, "2K12 Nails" e "Your Personal Hell" che pur puntando sul sound classico della formazione mancano di quella zampata felina nel riffing che dia loro il punto vincente.
Sull'esecuzione c'è poco da dire, i ragazzi sanno dove vogliono andare a parare, gli episodi vibrano bene nel complesso, il cantato acquista forza e prorompenza ogni secondo in più che le vostre orecchie avranno occasione di ascoltare e assimilarne lo stile.
La carica e la teatralità interpretativa con cui si cala nei pezzi il Privitera fa la reale differenza anche quando qualche linea non è proprio calzante come richiesta vorrebbe.
I Bejelit hanno fatto un deciso quanto evidente balzo in avanti, la maturità è giunta con una conferma di qualità e spessore, valori congiunti a una fruibilità di facile assimilazione accattivante.
A voi adesso avere il piacere di far girare nel vostro stereo "You Die And I", godetevelo.
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