lunedì 9 agosto 2010

TENEBRAE IN PERPETUUM / KROHM


Informazioni
Autore: M1

Formazione Tenebrae In Perpetuum
Atratus - Chitarra, Tastiere, Voce
Vidharr - Batteria

Formazione Krom
Numinas - Batteria, Chitarra, Tastiere e Voce

In concomitanza con la recensione dello split che li ha coinvolti abbiamo avuto l'occasione per un'intervista "doppia" con Atratus e Numinas, leader rispettivamente di Tenebrae In Perpetuum e Krohm.

Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine virtuali di Aristocrazia Webzine. Come al solito apriamo l'intervista con una presentazione della band.

Atratus: La band l’ho fondata nell’autunno del 2001. Nello stesso periodo ho composto e registrato il demo tape, e l’anno successivo il 7” uscito per Serpens Caput prod. Nel 2002 entra in formazione Vidharr alla batteria e con lui escono “Onori Funebri Rituali” (LP 2002, CD 2004), “Antico Misticismo” (CD, LP 2006) e “L’Antico Maligno Silenzio” (CD, LP 2009), più altre uscite minori come lo split 7” con gli Horna, 4-way split 7” con Chelmno, Near e Lorn e l’ultimo split CD/LP con Krohm. Questa ultima uscita coincide anche con la definitiva ed irrevocabile cessazione delle attività della band.

Numinas: KROHM consiste solamente di Numinas (batteria, chitarre, synth e voce).


Oggi ci troviamo qui a chiacchierare anche per l'uscita del vostro split. Quali sono i motivi che vi hanno spinto ad optare per questo formato? Eravate già in contatto tra di voi oppure è stato fondamentale l'intervento della Debemur Morti?

Atratus: Con Numinas di Krohm c’è una reciproca stima da diverso tempo e siamo giunti così a fare questo split che in realtà doveva uscire nel 2008 ma che a causa di diversi ritardi è uscito solo da qualche mese. Eravamo in contatto ancor prima di incontrare la Debemur Morti e l’idea dello split è venuta da Numinas.

Numinas: Sì, io e Atratus eravamo già in contatto dal 2005-2006. Se mi ricordo bene, l’idea per questo split era stata inizialmente proposta da Atratus.


Come si colloca questo lavoro all'interno della vostra discografia?

Atratus: Rappresenta l’atto conclusivo della storia dei T.I.P. anche se in realtà due delle tre songs erano state originariamente composte e registrate nel 2006 con l’intenzione di fondare un’altra band, cosa mai accaduta. Infatti la musica è abbastanza diversa da quanto fatto dalla band in passato e forse addirittura ancora più oscura e malefica.

Per KROHM, i tre brani in questo split sono stati concepiti nel 2008, dopo l’uscita dell’album “The Haunting Presence”.


Esiste un motivo particolare dietro la scelta di intitolare in brani semplicemente "I", "II" e "III"?

Atratus: Forse per sottolineare ancora di più il minimalismo e il mistero o forse semplicemente perché non mi veniva in mente nessun titolo decente. Stavolta sono stati pubblicati anche i testi, a differenza che in passato, e i titoli per introdurre l’ascoltatore potevano anche essere omessi. Infatti in passato i titoli erano l’unico elemento scritto che accompagnava le song, non rendendo pubblici i testi, i titoli fungevano da traccia.


Quale motivo ti spinge ad utilizzare l'italiano nei testi di alcune canzoni?

Numinas: All’inizio l’ispirazione di utilizzare l’Italiano fu influenzata dai grandi gruppi black italiani come Tenebrae In Perpetuum, Spite Extreme Wing, Locus Mortis e Absentia Lunae, i quali per me dimostrano senza dubbio il valore atmosferico e della nostra lingua nel black metal. Il motivo personale più importante è che le vocals in italiano intensificano la convinzione e il feeling di odio che appartiene al black metal.


Dovendo indirizzare un possibile ascoltatore con quali termini descrivereste la vostra musica? Quali band ritenete fondamentali per la vostra nascita e il vostro sviluppo?

Atratus: Black metal ancorato allo stile delle più oscure band nordiche degli anni ’90 e che dovrebbe evocare oscurità, morte, trance mistica, contemplazione, isolamento. In principio sono stato fortemente influenzato dai primissimi lavori di Emperor, Carpathian Forest e Mayhem ma anche dai primi album di Darkthrone, Warloghe, Graveland e da tutta la filosofia Black Metal radicale.

Numinas: La musica di KROHM è depressive black metal.
Bande formative alla nascita di KROHM: Burzum, Manes, Darkthrone, Disembowelment, Thergothon, Lycia, Ved Buens Ende.
Bande formative allo sviluppo di KROHM: penso che nella gran parte il suono di KROHM ha smesso di essere influenzato anni fa. Direi invece che trovo ispirazione attraverso la solidarietà che sento verso gruppi contemporanei di vari stili che producono materiale di alta qualità: Tenebrae In Perpetuum, Katharsis (Ger), Wolfsmond, Behexen, Archgoat, Darvulia, Grave Miasma, Portal, Mefitic, Necros Cristos, Dead Congregation, Negative Plane, Old Wainds, Teitanblood.


Andiamo ora ad analizzare i vostri full album: commenti e impressioni su ogni disco.

Atratus: Non ho commenti specifici per ogni disco, posso solo dire che in dieci anni c’è stata una certa evoluzione nella musica dei T.I.P., partendo da un Black Metal estremamente oscuro, grezzo e abbastanza semplice del demo 2001 e del primo 7”, per arrivare all’ultimo album, più complesso per quel che riguarda le strutture e i cambi di tempo, più brutale, veloce e diretto anche se forse meno oscuro e d’atmosfera. Mi sembra che l’evoluzione in questo senso sia stata abbastanza lineare. Probabilmente solo quest’ultimo split con Krohm se ne discosta visibilmente, appunto perché in realtà le canzoni erano destinate ad altri progetti.

Numinas: "A World Through Dead Eyes": Quest’album per me rappresenta un periodo particolare della mia vita pieno di cambiamenti. A livello musicale, vedo AWTDE come una realizzazione dei miei concetti creativi più semplici ma efficaci. Come suono, penso che avrei dovuto utilizzare più tempo per sviluppare il mix ma ultimamente il risultato grezzo è diventato parte dell’aura di quest’album.
"The Haunting Presence": THP e’ stato il primo album completamente scritto e registrato in una nuova versione del mio home studio (The ColdVoid). Nella musica sento ancora l’estrema attenzione e la devozione a i dettagli e alla struttura delle canzoni in cui ero immerso durante quell periodo.


Talvolta l'integralismo black metal porta a rinunciare alla dimensione live come in una sorta di "obiezione di coscienza": qual è il vostro rapporto col palco? Quanto è difficile trovare da suonare in giro nella nostra Penisola? Quanto negli USA?

Atratus: Non siamo mai stati interessati a suonare live. Nel 2006 ci venne proposto di fare un tour europeo con Horna e Warloghe ma dopo aver fatto qualche prova e aver valutato alcune cose, abbiamo rinunciato. Comunque ho sempre creduto che, a parte alcuni rari casi, i live-show non sono adatti al Black Metal misantropo, oscuro e mistico come l’ho sempre inteso io. Live = divertimento, socializzazione, baldoria. Black Metal no, ma forse è una visione un po’ troppo radicale e difficile da seguire scrupolosamente.

Numinas: Diciamo che per KROHM non esiste un rapporto con il palco. Sin dall’inizio ho sempre inteso per KROHM di essere solamente un solo project, privo dell’influenza di altri membri. In fin dei conti dovrei assumere musicisti per ricreare la musica live: un processo per il quale non ho nè il tempo e nè il desiderio. Qui a Seattle abbiamo decisamente un ‘scene’ che sta crescendo lentamente con almeno una decina di clubs vari dove si può vedere underground metal.


Il black metal è la Norvegia dei primi Novanta. No, il black metal è iconoclastia, rottura delle regole perciò apertura a ogni influenza. Da quale parte state? Esistono un true e un "false" black metal? Hanno senso queste disquisizioni? Che cos'è per voi il black metal nel 2010?

Atratus: Ho sempre ritenuto che il Black Metal dovesse essere privo di troppa innovazione ed essere soprattutto oscuro ed evocativo. Credo che solo questo tipo di musica possa essere chiamata tale ma credo anche che l’inserimento di nuove influenze dopo un primo periodo di “ortodossia” musicale, parlo dal punto di vista del musicista che crea la sua musica, si renda necessario, senza preoccuparsi di appartenere o meno ad un certo genere musicale. Poi secondo me la cosa più importante nel Black Metal è l’attitudine e l’atmosfera che la musica riesce ad evocare.

Numinas: Mah, io penso che nei primi Novanta il Black Metal fu la Norvegia solo per caso, nel senso che era solamente il paese dove le cinque band piu popolari (Darkthrone, Mayhem, Immortal, Enslaved e Emperor) avevano sede. C’era, e c’è sempre stata comunque una grande diversificazione di Black Metal intorno al mondo consistendo di molte altre band in possesso del vero “underground feeling” sia prima, durante e anche dopo i primi Novanta. Io credo che il termine “false” sia adatto per qualsiasi tipo di musica nel senso che descriverebbe tutti i gruppi che non hanno niente di genuino da offrire musicalmente e che sotto sotto lo fanno solo per ricevere attenzione. Per me il Black Metal nel 2010 continua ad essere una promessa che produce grandi, se non che più scarsi, tesori musicali. Questo lo vedo non solo nella ‘scene’ ma lo sento anche come un musicista perchè con il tempo continuo ancora a vedere tanta possibilità in questo stile. Spero che il Black Metal di oggigiorno continuerà a distillarsi in stati più puri, primitivi e personali, i quali per me creano nuovi livelli di estremismo e paradossalmente anche di originalità.


Siamo al giro di boa per quanto riguarda quest'anno musicale, ci sono stati dischi in questi primi sei mesi che vi hanno impressionato? Quali sono stati i vostri ultimi ascolti? Personalmente mi sembra che i Nefarium abbiano centrato decisamente il bersaglio con "Ad Discipulum"...

Atratus: Nel 2010 non ho ascoltato nessun disco Black Metal se non quelli delle band i cui membri conosco personalmente ossia Chelmno, Moriar, Near, Lorn.

Numinas: Negli ultimo sei mesi mi hanno colipito molto questi dischi: Wolfsmond - “III”, Immolation - “Majesty & Decay”, Katharsis - “Fourth Reich”, Teitanblood - “Seven Chalices”, Vasaeleth - “Crypt Born & Tethered Tto Ruin”.


Veniamo ora a una domanda di carattere più generale sul mondo della musica. Oggi come oggi è molto facile per chiunque procurarsi attraverso svariate vie un qualsiasi cd ed ascoltarlo praticamente in contemporanea con la critica, spesso addirittura prima dell'uscita ufficiale. Vi chiedo: ha ancora senso per un gruppo la promozione attraverso le recensioni delle riviste? Come è possibile orientarsi fra la miriade di webzine più o meno professionali che occupano il web?

Atratus: La promozione attraverso le recensioni credo abbia ancora la sua importanza anche perché non vedo molti altri mezzi validi. Invece mi chiedo come possano andare avanti le etichette che producono CD, quando oggi molti hanno la possibilità di ottenere la musica in modi più veloci ed economici.

Numinas: Io penso che le recensioni web siano ancora un metodo valido di promozione. Le uso spesso proprio per scoprire nuovi gruppi. Ci sono siti come metal-archives.com (per esempio) che stanno già centralizzando recensioni da varie webzines metal con un format sullo stile di Wikipedia, come una risorsa il cui contenuto è generato dal pubblico ma moderato.


Al di fuori del contesto musicale chi sono i Tenebrae In Perpetuum e chi è Numinas? Avete altri hobby o passioni?

Atratus: Un tempo la musica era ben più di un hobby per me. Oggi mi interesso di tutt’altro, avendo anche molto meno tempo rispetto a qualche anno addietro. Tutte le cose hanno un inizio ed una fine.

Numinas: Numinas è un italiano che vive negli Stati Uniti. La musica è la mia vera passione e consuma il tempo che potrebbe essere dedicato ad altri hobby. Il tempo rimanente lo spendo volentieri in solitudine.


Grazie per la disponibilità, a voi la parola per chiudere questa intervista "doppia".

Atratus: Grazie a te per l’interesse e il supporto ai Tenebrae In Perpetuum.

Numinas: Grazie a voi per l’intervista!

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