lunedì 30 agosto 2010

EXHUMAN - Fear Of Oneself


Informazioni
Gruppo: Exhuman
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/exhuman
Autore: Mourning

Tracklist
1. Pierce The Ground
2. Before Burial
3. Brain Prison
4. The Night Fall Down
5. War-Warm-Worms
6. Balance Out
7. Absence Of Sense

DURATA: 31:20

Formatisi come Undead nel 1998, quello che adesso rappresentano i messinesi Exhuman è la voglia siciliana di farsi ancora notare in una scena death che negli ultimi anni soprattutto nella zona orientale dell'isola è andata pian piano perdendo pezzi.
Vari sono i motivi: instabilità delle line-up, la passione altalenante da parte di elementi forse più legati alla moda che al metal in maniera sincera e le tante delusioni ricevute grazie alla desertificazione del settore live, fattori che di sicuro non hanno mai dato una mano a chi si fa il culo per questa musica.
Avete presente l'ultima sparata dei rappresentanti ecclesiastici contro il Sikelian? Penso ne abbiate conoscenza, ecco quella è solo la cosiddetta ciliegina sulla torta.
Per fortuna gli è andata a male e spero se la siano mangiata sino all'ultima fetta certi ipocriti.
Sono quindi lieto di avere fra le mani "Fear Of Oneself", nuovo album di questa band che dopo aver partorito lavori interessanti come "Partition Of Disorder" e "Sentence Delivered" è tornata adesso alla carica.
Non c'è stato muro sinora che li abbia arrestati, nonostante la perdita per strada di pezzi importanti di quella che è la loro storia come il chitarrista Mordor a cui è subentrato Painkiller e grazie adesso all'ingresso di Buzz a ricoprire il ruolo di bassista cantante (chi è dell'isola o segue la scena del sud lo ricorda come presenza fissa in act quali Traumagain e Memories Of Lost Soul) che fu di Holy, sembrano aver trovato una stabilità.
Purtroppo dopo le registrazioni del disco anche l'altro chitarrista Anthos Cruoris (già sostituto dell'uscente Phobos) abbandona per motivi personali e subentra Pestilence, mi auguro proprio adesso non ci siano più cambiamenti e possano andare avanti in santa pace.
Da chi è dentro il movimento death da un po' quello che ci s'attende in primis è una conferma e questa si può tranquillamente dire sia arrivata, infatti i trenta e poco più minuti che rappresentano la durata dell'album fanno intendere che i ragazzi non hanno né allentato la presa, né tanto meno sono scesi al compromesso di produrre roba che si possa etichettare come "commerciale".
Mantengono la propria natura devota a un death/thrash metal in cui il guizzo tecnico e la vena melodica si sono sempre riversate come caratteristiche ad impreziosirne il valore.
I Death di Schuldiner e un po' di Svezia in sé ma condita con una dose massiccia di groove ad appesantirne l'incedere, le canzoni possiedono un bell' impatto e una serie di riff con ridondanze che ti entrano in testa, penso a esempio alla conclusiva "Absence Of Sense".
Gli Exhuman hanno il pregio di non forzare i tempi di una proposta che, basata su andature medio-veloci, sfrutta al meglio le qualità del riffing quando è serrato e da possibilità alla solistica di potersi esprimere con assoluta libertà.
L'incalzante opener "Pierce The Ground", nella fasi più concitate pare prendere spunto dai Dark Tranquillity ma con un sound molto più scuro e denso al cospetto della versione progressiva e ormai sbiadita di Stanne e soci, tendendo nelle parti più allentate e scappoccianti a ricordare il periodo iniziale degli anni Novanta.
La tecnica si è affinata con la maturità acquisita, dando vita a tracce come "Brain Prison" e "The Night Fall Down" che oltre una netta incisività si fanno notare anche per un'esecuzione accurata che le esalta nei passaggi più puliti e dilatati.
Bello l'assalto che si rivela a titolo "War-Warm-Worms" ricco di giri spaccacollo, una breve pausa in cui il basso si presenta all'orecchio come solista che non guasta mai e fasi dirette prive di fronzoli che la candidano a episodio migliore del disco per il sottoscritto.
Con una prova complessiva più che discreta, e Buzz che con la sua voce si pone bene sui pezzi anche se in alcuni tratti una vocalità meno growl e più scream avrebbe giovato nel dare una dinamica maggiore da quel punto di vista, supportato da una produzione rozza al punto giusto per identificare la sana attitudine che il combo porta avanti, "Fear Of Oneself" è un disco genuino, privo d'ipercostruzioni che regala la sua buona mezz'ora di death metal dedicandola agli amanti del genere.
Auguro vivamente agli Exhuman che qualcuno stavolta apra gli occhi e si muova dando loro possibilità d'avere il supporto di una label che garantisca quanto meno qualche data live fuori dal nostro stretto di Messina e una visibilità alla musica che valichi i ristretti confini italici.
In attesa di ciò tocca a noi ascoltatori alla vecchia maniera (passaparola e tanti on air) supportare una band che lo merita. Rispetto.

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