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lunedì 2 agosto 2010LINGALAD - La Locanda Del VentoInformazioni Gruppo: Lingalad Anno: 2010 Etichetta: Lizard Records/La Locanda Del Vento Contatti: www.lingalad.com - www.myspace.com/lingalad Autore: Akh. Tracklist 1. Il Profumo Del tempo 2. Gli Occhi Di Greta 3. Il Colpo E La Cura 4. Toni Il Matto 5. Il Mio Nome 6. La Pietra Di Erice 7. Dono Di Maggio 8. Lio 9. Aria Oltre Le Stelle 10. I Boschi Della Luna 11. L'Abbraccio Del Noce 12. Alice 13. Madre Mia 14. Nella Pioggia 15. Il Mio Nome DURATA: 1:00:00 Attendevo questo nuovo viaggio del ramingo bardo Lingalad (Il Canto degli Alberi) con una certa trepidazione (e forse non sono l'unico all'interno di Aristocrazia Webzine), vi chiederete come un gruppo di Folk/Rock dalla visione ampia e sfuggente sia potuto capitare da queste parti? Beh.., un po' per i loro inaspettati passati metallici (vedere la recensione ai Nemesi http://aristocraziawebzine.blogspot.com/20...di-stracci.html), vuoi perche' li conosco da molto tempo grazie ai miei pellegrinaggi annuali all'Hobbiton o semplicemente perche' mi è stata richiesta la recensione da altri membri della Webzine, fatto sta che mi ritrovo per l'ennesima volta a confrontarmi con il viaggio di questo combo lombardo. Viaggio? Si' Viaggio, perche' il bardo non si ferma mai, il bardo gira per mondi, luoghi, tempi; raccoglie e ricorda, per donare a chi si fermera' ad ascoltare la voce che si trasformera' in memoria, ed è proprio questo che è "La Locanda Del Vento", un percorso attraverso la Vita, la Morte, il Dolore, la Gioia e l'Attesa..., in attesa di essere ascoltate da orecchie sensibili e curiose. Tracciare il percorso dei Lingalad in questo caso ci fa' comprendere quanto sia stato impegnativo musicare le emozioni umane, le influenze musicali aumentano e si fanno piu' intricate, calde, intense, variando a seconda della memoria raccontata o del luogo visitato, vedi la splendida "Il Mio Nome", oppure la sentita "Madre Mia" in collaborazione con Gianni Musy; come non rimanere coinvolti dal rock vivace e popolare di "La Pietra Di Erice" in cui tarantella e il folk/rock di stampo americano si fondono per omaggiare la splendida Erice, la surreale "Alice" bimba che ci osserva dal Paese delle Sue Meraviglie, che inizia con arrangiamenti jazzy di area latino americana, per aprirsi in un refrain di metallica memoria su cui Festa duetta splendidamente con un'ottima guest Francesca Cazzulani, oppure dalla delicata "Gli Occhi Di Greta" o la toccante "Lio", all'intensa "Dono Di Maggio" (testo redatto dall'ottimo Ardizzone, autore oltre a cio' di linee di basso sempre presenti e suadenti ) che si apre ricordando il miglior Branduardi, per buttarsi nella musica piu' poetica e contadina che rimanda a tratti agli Stare Dobre Malzenstwo e a tratti alla tradizione musicale italiana e partenopea, in cui il Morlotti si esibisce con voce profonda e sentita, oltre a suonare i suoi cari strumenti etnici. Ogni brano è una perla, una parte dell'esperienza che i Lingalad hanno appreso o vissuto, come ascoltare un libro, un libro dal sapore agrodolce, come puo' riservare la lettura di un Mauro Corona, perche' la natura è ancora parte fondamentale per queste storie, a volte dura e crudele, altre vivace e vitale; natura che rimane nello sfondo ad attendere, a volte fedele compagna, altre feroce amante, oppure astratto palcoscenico come nel caso di "Aria Oltre Le Stelle" (cantata assieme a Sara Romoli) che potrebbe essere benissimo il primo singolo radiofonico tanto è forte e al contempo di facile presa, dove Morlotti continua ad evidenziare il suo amore per la steel guitar con arrangiamenti precisi e giusti, oppure la narrata "I Boschi Della Luna" (Gianni Musy e Davide Perino) tratta dal libro di Giuseppe Festa. Vorrei omaggiare il lavoro di Giorgio Parato nell'arrangiamento di tutte le sezioni di archi o nell'utilizzo di Giuseppe di flauti ora gioiosi e danzerecci, ora a supporto sottotraccia, come a rievocare il soffio del vento o il frusciare dell'erba. Ennesimo disco intenso, emotivo ed emozionante, in cui la complicatezza degli arrangiamenti e la ricerca musicale non impediranno ai fans vecchi e nuovi di imparare e cantare sotto i palchi della Penisola o alla luce di tremule candele finlandesi i nuovi brani a squarcia gola; se doveste aver la fortuna di ritrovarli dalle vostre parti, non perdeteli in concerto... ...Il bardo Lingalad è passato e ha lasciato ancora dietro di se'... Magia. |
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