domenica 25 novembre 2012

MASACHIST - Scorned


Informazioni
Gruppo: Masachist
Titolo: Scorned
Anno: 2012
Provenienza: Polonia
Etichetta: Selfmadegod Records
Contatti: facebook.com/MASACHIST
Autore: Mourning

Tracklist
1. Drilling The Nerves
2. The Process Of Elimination
3. Straight And Narrow Path
4. Manifesto (100% D.M.K.M.)
5. Higher Authority
6. Opposing Normality
7. Liberation
8. Liberation part II
9. Inner Void

DURATA: 38:53

I Masachist nel 2009 avrebbero dovuto rappresentare la formazione rivelazione del death metal made in Poland, peccato per Wojciech Wasowicz (noto come "Sauron" nei Decapitated e "Pig" negli Anal Stench) dato che con il debutto "Death March Fury" ― ascoltabile sì ma decisamente troppo piatto ― abbiano fatto un gran bel buco nell'acqua.
La band è composta da macchine da guerra rodate: impossibile definire in altro modo artisti del calibro del batterista Daray, uno che ha suonato con una infinità di band; Heinrich che conosciamo come il bassista che ha partecipato al ritorno dei Decapitated con "Carnival Is Forever" (era necessario? A mio avviso no.) e per essere fra i fondatori dei Vesania ed ex degli Unsun, progetto di Mauser e Aya; Thrufel, chitarrista con trascorsi negli Yattering e negli Azarath; infine l'altro chitarrista Aro, presente negli Shadowland e nei Torquemada, entrambe realtà ormai ferme da un po' a dire il vero dato che è da tempo che non pubblicano nulla. Non potevano quindi permettersi un altro passo falso e con il secondo album "Scorned" non fanno gridare al capolavoro però, mettiamola così, si difendono.
È una Polonia death metal sfregiata quella che viene presentata in questo disco, è palese che l'ancora del sound nazionale sia presente e persistente, è altrettanto vero che viene corrosa e imbastardita con accenni di brutalità che pare provengano da zone d'oltreoceano. Si ha la sensazione che questo abbinamento sia stato combinato con risultati soddisfacenti a una formazione ambientale che tende a rimanere cupa e desolante, tale fattore viene acuito con l'entrata in scena dello strumentale "Liberation II", perfetto nell'incarnare un'ossessione che conduce all'oblio.
I pezzi hanno cercato una dimensione sulla quale battere chiodo e ve ne accorgerete ascoltando l'ultima "Innervoid", brano decisamente completo, insano e disturbato che si distacca in parte da ciò che sono capaci di offrire canzoni discrete come la mattonata ribassata "Drilling The Nerves" (figlia in parte dei Morbid Angel), più classicamente arrembanti e quantomeno piacevoli, ad esempio "Manifesto (100% D.M.K.M.)" nella quale sono i blast-beats di Daray a recitare la parte del leone insieme a un riffing dai toni cantilenanti, e altre che sanno talmente tanto di già sentito pur sferrando il colpo, si vedano "Higher Authority" e "Opposing Normality".
L'ho detto: si difendono, l'attacco però è spuntato, è come se una formazione di pallone avesse in campo sulla linea offensiva nella stessa partita Darko Pancev e Luther Blissett, in pratica gli avversari potrebbero giocare senza portiere.
Cosa rimane quindi di "Scorned" e dei Masachist? L'amaro in bocca. È l'ennesima riprova che questo progetto sembra navigare in acque nelle quali non è capace di orientarsi, non basta l'impianto atmosferico indovinato per quantificare un salto di qualità in realtà non giunto, abbiamo una prestazione più che sufficiente da artisti dai cui dovremmo pretendere molto, ma veramente molto di più.

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