Informazioni
Gruppo: Crowned In Thorns
Titolo: Carved From The Ashes
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/pages/CROWNED-IN-THORNS/193209594089422
Autore: Akh.
Tracklist
1. Catacomb Womb Strumentale
2. VI
3. Pandemorgue
4. I Deny MMXII
5. Abortion
6. Carved From The Ashes
DURATA: 24:56
Giungono a noi dalla Sardegna, precisamente da Cagliari, i Crowned In Thorns dove ritroviamo Herr CDXIII (già con Solitvdo e Division VIII), accompagnato da WLKN alla voce e Mark alla batteria.
La proposta del gruppo ha la sua base principale nel Black Metal, per poi andare a spingersi in lidi limitrofi, a volte Post o molto spesso Raw, fino a sfuriate e stacchi tipicamente Death, con forti inserimenti di doppia cassa sul ferale riffing che non disdegna puntatine e arrangiamenti tipicamente '80 come si può già notare nella parte centrale di "VI", giusto per fare un esempio.
In avvio troviamo l'introduttiva strumentale "Catacomb Womb" che ha il compito di ammantare di atmosfera questa produzione con un inserimento lievemente psichedelico dovuto alla seconda chitarra, non sorprendetevi però poiché "Carved From The Ashes" è dotato di molte frecce e spesso molto acuminate. In "Pandemorgue" pare strano a dirsi ma Post BM e primissimi Entombed sembrano andare perfettamente a braccetto, infatti il Death Metal inserito in questo contesto è per la maggior parte di scuola tipicamente Stoccolma, quindi riffoni scurissimi e pesanti abbinati e scudisciate tipiche dei due generi. WLKN utilizza in maniera varia le proprie tonalità ricordandomi L.G. Petrov, molto spesso complici anche gli effetti scelti in fase di produzione, dove la faccia maligna della Morte fa capolino nelle aspre metriche e abbinati a scream feroci ed incisivi. I riferimenti più neri invece fanno capo a certi Mayhem, sia nella loro semplicità che nella perversione e nella carica belluina dove non ci sono pietà alcuna né concessioni di sorta, come ci dimostra la titletrack, cosa assolutamente non semplice viste le influenze messe assieme così abilmente.
La batteria è un'arma che il gruppo sa gestire, gli amanti di Endstille et similia troveranno di che godere, anche se rispetto ai tedeschi Mark ha qualche colpo migliore in fase di arrangiamento a mio modesto avviso. In "I Deny MMXII" l'assalto è senza tregua, mentre ben si amalgama alla morbosa, graffiante e ruvida "Abortion" dove sono il basso e una base di synth a farla da padrone imputridendo l'aria e dando il via alla conclusiva "Carved From The Ashes", altro combattimento denso di carica e pathos in cui fra rallentamenti e sfuriate trova spazio una tesa chiusura di chitarra acustica.
Sicuramente quella intrapresa è una strada particolare, dove personalità non convenzionale e rispetto del passato spesso si trovano insieme (anche se forse il secondo risulta più immediato) in un circolo in cui la melodia è nulla e l'aria pestilenziale. I Crowned In Thorns potrebbero quindi piacere anche a certi puristi viste le soluzioni adottate allettanti e attinenti ai loro sulfurei palati.
"Carved From The Ashes" è un ep che ci permette di affermare come il movimento underground si muova e non stia ad aspettare, creature spinose osservano e strisciano in liquami densi e venefici, nelle falde degli abissi riecheggiano canti duri come l'onice scolpita nella cenere.