lunedì 27 maggio 2013

KHEPHRA - L'Arcano Del Mondo


Informazioni
Gruppo: Khephra
Titolo: L'Arcano Del Mondo
Anno: 2013
Provenienza: Varese, Lombardia, Italia
Etichetta: Mal Eventum
Contatti: facebook.com/pages/Khephra/113616218693278
Autore: Bosj

Tracklist
1. La Danza Delle Streghe
2. Sotto Il Noce
3. Malleus Haereticorum
4. Eko Eko (Pt. I)
5. Eko Eko (Pt. II)
6. Teresa 1400
7. Michaela Angiolina Damasius
8. La Notte Delle Streghe
9. Triora
10. Outro

DURATA: 39:48

Dopo il ritorno alla vita con "Resurrection", datato 2010 e segnante la ripresa dei lavori fermi fin dagli anni '90, i Khephra, dall'hinterland varesotto, non danno la minima impressione di volersi fermare. "L'Arcano Del Mondo" continua lungo la linea dettata dal fermo, fermissimo credo dei quattro musicisti: black metal cattivo, veloce e marcio. In sostanza, la perfetta sintesi dell'underground, di cui la formazione lacustre è ferma sostenitrice, e niente più.

Il materiale di cui questo album si compone, infatti, suona quasi fuori dal tempo: è uscito da poche settimane, sì, ma potrebbe benissimo recare in calce la data 1994, tanto la formula è canonica e consolidata. E se per voi che leggete questo è un aspetto negativo, allora potete anche dirigere la vostra attenzione altrove, perché conoscendo l'atteggiamento (nel senso vero di "attitude", di "stato mentale") della band, è esattamente questo il risultato cui si voleva pervenire.

C'è tuttavia una nota dolente: il volume delle chitarre (addirittura due) è decisamente troppo basso rispetto a tutto il resto. Il risultato purtroppo smorza, almeno in parte, la carica di malvagità degli intrecci intessuti dai Khephra, lasciando in perenne primo piano la voce di Lord Of Pestilence e la batteria di Draughar, salvo forse nell'unico assolo del disco (ebbene sì, c'è un assolo, anche abbastanza lungo e di pregevole fattura), la conclusione di "Teresa 1400". Premesso questo, tutto il resto è ampiamente godibile e apprezzabile: dai testi per gran parte in lingua madre, ma con alcuni episodi in inglese ("Teresa 1400", "Eko Eko Pt. II", "Michaela..."), al momento di "sperimentazione" con doppie voci e chitarra acustica ("Eko Eko Pt. I").

Nonostante qualche ombra qua e là, come alcuni riff un po' troppo simili tra loro (in questo senso gli attacchi di "Eko Eko Pt. II" e "La Notte Delle Streghe" sono parenti stretti) e un'espressività testuale non sempre efficacissima (le liriche del brano d'apertura, per quanto volutamente litaniache e cantilenanti, sono un po' poco incisive), i Khephra confezionano dunque un disco più che buono, valido sotto più punti di vista, espressamente debitore del black metal più puro e "classico", ma non per questo carente di personalità, anzi pregevole testimonianza delle capacità di una band che si fa beffe del passare degli anni e conserva inalterato l'ardore degli inizi, fedele alla causa della Nera Fiamma.

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