lunedì 28 febbraio 2011

GIANLUCA FERRO - Unehimlich

Informazioni
Gruppo: Gianluca Ferro
Anno: 2011
Etichetta: Sg Records
Contatti: www.myspace.com/gianlucaferroguitar
Autore: Mourning

Tracklist
1. Olympia's Strangely Mechanical Actions
2. Accelerating Future
3. Moroccan Dilemma
4. Crimson Robotron
5. Solaris
6. Metanfenasia
7. Life In A Raindrop
8. Cyclopic Overtone
9. Overture 1089 X 9
10. Bipolar Zombie
11. Black Lydian
12. On A Day Like Today
13. Ulam Spiral Dysporia
14. City Rises
15. The Bunraku Puppet

DURATA: 1:07:43

Gianluca Ferro è uno di quegli artisti che si sbatte e lo fa in più direzioni, geniale come chitarrista con le sue partecipazioni a grandi e buoni album di realtà come Doomsword (è presente nel preferito dal sottoscritto "Resound The Horn" e in "Let The Battle Commence"), Time Machine, Flurach, Arkhè, ha poi condiviso il palco con act importanti della scena metal mondiale come Slayer, Sentenced, Dark Tranquillity, Testament, Halford, Manowar, Symphony X, Running Wilde, My Dying Bride e partecipato al "Gods Of Metal Y2k" e agli ancor più prestigiosi "Headbanger" e "Keep It True".
Si potrebbe ancora andare avanti con le note biografiche e scrivere delle varie collaborazioni con gente del calibro di Andrè Matos (Angra) che hanno sicuramente influito sulla crescita professionale del musicista, puntiamo invece dritti alla sua nuova creatura "Unheimlich", secondo album da solista che viene dato alle stampe a tre anni di distanza dal debutto "Involution".
La nota importante riguardante l'ora e quasi dieci minuti offerta dalle quindici tracce del disco è l'assenza di noia, si parla di shredding quindi la chitarra com'è logico è la protagonista e regina assoluta della scena, sono melodie a cascata e assoli frenetici in composizioni che variano con una continuità esaltante a far sì che non vi siano momenti di vuoto o appannamenti di nessun genere.
Le basi che supportano il lavoro chitarristico agevolano il suo svilupparsi, sfruttano tempi pari e dispari, non c'è uno schema preciso da seguire come nella miglior natura progressiva ed è il fluire delle note a fornire l'incedere consono all'evoluzione del momento.
Bella la combinazione che porta all'interno di un platter ritmi dal gusto mediterraneo ("Moroccan Dilemma") e prestazioni in certi punti dalla cadenza spaccaossa non lontane dal rimembrare soluzioni tipiche dei Meshuggah con tanto di effetto robotico ("Crimson Robotron") che gioca costantemente con una visione futuristica accentuata in alcuni frangenti vedasi l'intro di "Metanfenasia" ma che pur mantenendo il metal come fonte principale da cui attingere non rinuncia a divagazioni in altri territori sonori con scelte che vanno dalla fusion all'art rock con il contorno di stampo elettronico a mantenere viva (come se ce ne fosse bisogno) la visuale avveniristica.
"Unheimlich" è suonato e prodotto divinamente, Gianluca Ferro è in gran spolvero, gli amanti delle opere complesse, ricercate ma non dedite all'onanismo strumentale avranno un bel po' di materiale da ascoltare con attenzione.
Questo è l'unico punto su cui devo soffermarmi, non prendete il disco sottogamba, un paio di ascolti vanno bene solo per carpirne il lato superficiale, ha bisogno di essere approfondito con la dovuta calma, col tempo tutte le caratteristiche che lo rendono interessante verranno a galla, a voi adesso entrarvi in contatto scoprendole.

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