lunedì 28 febbraio 2011

HARKONIN - Detest


Informazioni
Gruppo: Harkonin
Anno: 2010
Etichetta: Battlegod Productions
Contatti: www.myspace.com/harkonin
Autore: Mourning

Tracklist
1. Into Oblivion
2. Ruled By Tyrants
3. Chaos Anthem
4. Insurrection
5. The Sleeper Has Awakened
6. Black Storm Jackals
7. Spiritual Hypnosis
8. Exhauster Of Souls
9. Disease
10. Detest

DURATA: 01:04:36

Se c'è una cosa che non manca nella scena metal odierna è l'avere una massa enorme di band che miscela thrash/death e black, il numero di proposte che presentano questa commistione in versione più extreme o sull'andante melodico è indefinibile, che sia l'annesimo trend?
Gli statunitensi Harkonin non sono musicisti di primo pelo, con "Detest" arrivano al traguardo del quarto album pubblicato, il secondo sempre sotto la label australiana Battlegod Productions.
La band è di quelle che sa fare il proprio mestiere, canonicamente dal punto di vista strumentale è inattaccabile, le varianti inserite nelle tracce del disco hanno sì un che di riconducibile a più formazioni fra le quali è possibile citare gli Aeternus, i Darkthrone e gli Hellhammer/Celtic Frost.
Hanno snellito il songwriting puntando sulla componente primordiale che esalta il lato thrash/death della proposta, quello che manca però a "Detest", della durata di oltre un'ora, sono i brani cardine che ti facciano saltare dalla sedia e venire voglia di rimetterlo su.
E' diluito, a tratti privo di mordente e l'ostentata ripetizione di alcuni riff non fa che portare a galla questa mancanza di scioltezza che appesantisce notevolmente il trascorrere dei minuti, la parte centrale con inizio da "Insurrection" sino a "Spiritual Hypnosis" racchiude il meglio, c'è un tentativo minimo di cambiare e forzare la mano facendo intravedere una situazione più aggressiva e maligna.
Il trio in apertura formato da "Into Oblivion", "Ruled By Tyrants" e "Chaos Anthem" trova contraltare nelle due poste in conclusione, "Disease" e "Detest", il terzetto iniziale mostra una dovuta grinta ma non va quasi mai oltre il coprire lo spettro thrash/death senza innescare sussulti particolari, le ultime invece insieme a "Exhauster Of Souls" sono quelle che imbastardiscono il sound in maniera più netta offrendo un'apertura lievemente più ampia alla sezione blackish e sfoderano discrete melodie.
Tenendo conto del buon muro sonoro innalzato dalle chitarre, del gran lavoro svolto dietro le pelli da Clayton Gore e dell'esser non proprio avvantaggiato da una produzione della quale tutto si può dire tranne che sia perfetta, troppo secca sembra non sfondare mai, "Detest" è un ascolto consigliabile esclusivamente agli appassionati fruitori dello stile, gli altri possono tranquillamente evitarselo.

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