lunedì 20 agosto 2012

HYPNOS (2012)


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
Bronislav "Bruno" Kovarik - Basso, Voce, Chitarra
Petr "Pegas" Hlavac - Batteria
Igor Hubík - Chitarra
Vlastimil "Vlasa" Urbanec - Chitarra


Gli Hypnos per chi segue la scena death metal da tempo non sono di certo degli estranei, la band è stata rimessa in attività nel 2010 dal fondatore Bruno Kovarik, noto anche per il suo passato negli storici Krabathor. L'occasione dell'uscita di "Heretic Commando – Rise Of The New Antikrist" ci offre la possibilità di una nuova chiacchierata con lui.

Ciao Bruno e bentornato sul nostro sito, come stai?

Bruno: Sto veramente bene. Ho lavorato in giardino qualche ora oggi, poi ho fatto una buona cena e ora sto rispondendo a questa intervista. In generale credo di attraversare uno dei periodi migliori della mia vita, mi sento molto rilassato e calmo e sono pieno di energia per portare gli Hypnos a livelli più alti.


Ci siamo incrociati quando hai deciso di rimettere in attività gli Hypnos, sono passati due anni, quali sono stati gli avvenimenti significativi che li hanno caratterizzati?

I fatti principali sono stati il rilascio del nostro mcd "Halfway To Hell" e il live di ritorno al Brutal Assault Festival nel 2010. Poi abbiamo fatto due tour più piccoli con i Napalm Death, alcuni festival e, infine, quest'anno abbiamo pubblicato il nostro quarto album "Heretic Commando" tramite la Einheit Produktionen. Avevamo il ben noto produttore norvegese Børge Finstad a coadiuvarci e possiamo onestamente dire che questo è il miglior album che abbiamo mai registrato e pubblicato.


"Heretic Commando" è la conferma che chi sa scrivere buona musica, status di fermo o meno, non perde mai il vizio di dare una propria impronta al sound. Come si è svolta la fase di componimento e registrazione del disco e quanto ha inciso l'ingresso di Igor Hubìk (Root) nel songwriting?

Il materiale per questo album è stato scritto in dieci mesi circa nel corso dell'anno passato, abbiamo registrato vari demo casalinghi che ci siamo inviati via e-mail ma le prove finali le abbiamo svolte tutti insieme. Ho scritto io la maggior parte del materiale ma devo dire che Igor ha contribuito con tre belle tracce con un tocco più black metal e che sono sicuramente tra le mie preferite. Ha rivoluzionato un po' il mio tipico stile di songwriting e ha reso più vario il nostro materiale odierno.


Guardando il video di "Inverted / Chasing The Apostles" ho percepito un'atmosfera molto primordiale che mi ricordava quella dei primi Morbid Angel. Ti hanno detto che c'è qualcosa nella tua interpretazione che ricorda Peter dei Vader?

Davvero? Fantastico, Peter è un mio grande amico e una persona molto stimolante, lo ammiro. In ogni caso, non c'è una volontà certa di imitarlo. Anche il primo album dei Morbid Angel è stato per molto tempo il mio disco preferito quindi se si pone il nostro disco su una levatura simile è davvero un onore per noi. Ma vorremmo trovare la nostra strada con aspetti tipici del nostro stile: è davvero difficile essere originali tra i tanti gruppi ma ci vogliamo sicuramente provare. Credo che un certo mix di death e black metal mescolato a roba atmosferica e ad un'intensa aggressività potrebbe essere una buona direzione da prendere.


La formazione del videoclip è a quattro con te al basso e alla voce, chi è il secondo chitarrista? Un turnista o qualcuno che potrebbe entrare in pianta stabile nella line-up degli Hypnos?

È una strana situazione. Il quarto uomo è Vlasa che originariamente doveva essere il nostro secondo chitarrista session ma nel tempo abbiamo visto che il suo inserimento nella band era buono e abbiamo deciso di tenerlo anche per l'album nuovo. Ha registrato tre assoli e credo che si inserisca in line-up anche se non è membro permanente della band, ha un grande interesse nell'essere parte degli Hypnos e lo apprezzo. Sta diventando parte importante di noi.


Sul sound e il valore delle canzoni mi sono espresso in sede di recensione, onestamente non ho nulla da obiettare o su cui muovere critica perché siete uno degli esempi di come si possa rimanere sempre coerenti suonando ciò che si ama: death metal. Quanto è importante avere le idee chiare e soprattutto una reale passione per il genere? Io non metto in dubbio che ci siano ottime band odiernamente, quello che percepisco però è un aumento di uscite "formalmente" perfette ma prive di spessore emotivo capace di coinvolgerti.

Ho lo stesso sentore a volte. Posso ascoltare molti dischi perfettamente realizzati, con grandi suoni, musicisti dalle abilità incredibili, grafica impressionante, realizzati con migliori attrezzature ma che suonano tutti uguali, come una macchina, freddi, noiosi e non ci sono canzoni che ti si stampino in testa ma solo collezioni di riff. Ripeto sempre ai miei ragazzi: "Ricordate, dobbiamo prima di tutto creare canzoni! Canzoni con notevoli strutture e ritornelli, canzoni con cuore e messaggi. Voglio avere le canzoni impresse nella mente dopo l'ascolto del cd. Voglio che le nostre canzoni siano utili ai nostri ascoltatori quando si sentono felici o tristi, voglio che la nostra musica venga ricordata magari anche dopo dieci anni". Questo è l'atteggiamento che ho sempre avuto, il mio modello che non mancherò di seguire anche in futuro.


Ho letto e riletto il booklet del disco più volte, è fantastico perché racconta di passo in passo la genesi, l'evoluzione e la realizzazione delle vostre idee. Citate "il grande agnostico" Rober Green Ingersoll che apostrofava la religione definendola "l'oppio delle masse" e i testi affermano ancora una volta che chiaramente i piani cosiddetti divini non vanno molto d'accordo con la realtà della vita umana. Uno dei miei tormentoni di quest'ultimo periodo è quello di ripetere con costanza a conoscenti e non che il death metal non è solo cliché e che i testi andrebbero letti e approfonditi. Secondo te il fatto che un filone estremo l'abbia buttata sotto l'aspetto lirico sempre e volutamente sul becero scadendo nel porno e roba simile può aver influito nel far prendere sottogamba una parte importante come il "verbo" da riversare sui brani?

Dipende. È qualcosa di differente da band a band o, per meglio dire, da scrittore di testi a scrittore di testi. Sono un po' deluso dal fatto che molte persone non siano interessate a leggere i testi (grazie per averlo fatto!) ma, d'altra parte, questo non mi fa comportare diversamente. Anche se c'è una sola persona che legge i miei testi, questo sforzo avrà sempre un senso per me. La scrittura dei testi è un lavoro difficile per me, è il vero parto e ci spendo sempre un sacco di tempo fino a che, a volte, odio quando tengo la penna in mano per ore e non arriva nulla. Ho sempre però un primo punto di partenza, l'idea di quello che voglio dire e il messaggio che voglio dare ai nostri ascoltatori. Mi rendo conto che ho il potere di influenzare la gente attraverso la nostra musica e questa è una grande responsabilità che deve essere presa sul serio. Per quanto riguarda Robert Ingersol, ammiro il modo coraggioso e pragmatico con cui si poneva, diceva la verità pura e semplice, comprensibile a tutti, senza le stronzate che si sentono ogni giorno ovunque. Se fosse vivo in questi giorni, in qualche posto vicino a me, sono abbastanza sicuro che saremmo grandi amici.


Nel 2006 la vostra ultima esibizione live era stata quella del Brutal Assault, a distanza di sei anni inserite nel secondo cd di "Heretic Commando" quella risalente a due anni prima, sempre in quel festival. C'è un legame particolare con quest'evento? È uno dei più importanti, se non il più importante, che si svolga in Repubblica Ceca giusto?

Si tratta di un dato errato, il nostro ultimo show dal vivo nel 2006 fu a Giessen, in Germania, durante il tour europeo di gennaio con Centinex e Purgatory. La prima volta che abbiamo suonato al Brutal Assault Festival fu nel 2010, per fare il nostro concerto di ritorno e questo evento fu davvero fantastico. Ottenemmo un riscontro formidabile da parte di tredicimila spettatori: questo concerto occupa anche una parte del nostro DVD bonus, rilasciato con "Heretic Commando", che si chiama "Back In Death"... tipo una parodia degli AC/DC, esattamente come il titolo "Halfway To Hell". Mi piace giocare con le parole.


L'Italia è purtroppo sin troppo spesso condizionata dalle decisioni vaticane, le quali hanno avuto in passato, ci auguriamo non in futuro, anche peso politico e intanto gli scandali continuano ad abbattersi sull'apparato ecclesiastico, il mondo è continuamente devastato da scontri religiosi e inneggiamenti al fanatismo. Si può combattere la piaga religiosa? C'è la possibilità che l'uomo si accorga davvero che è solo fumo negli occhi ciò che gli viene donato da queste pseudo dottrine?

Ricordo che divenni un oppositore delle religioni quando ero alle elementari, quando ero un bambino. Quando ho iniziato a suonare nella band, ho diffuso i miei punti di vista attraverso la nostra musica. Sono d'accordo con te, credere in qualcosa di soprannaturale non ha senso, è ingannare il popolo, è una macchinazione per detenere potere e denaro. Le persone sono stupide, soprattutto quando sono in massa. È più facile seguire gli altri, far parte del branco, si sentono più sicuri e non solo ma, naturalmente, questa è una finzione. Purtroppo non credo che la gente lascerà mai le religioni un giorno ma farò del mio meglio per influenzare le persone, per spingerle ad utilizzare il cervello. Non devono necessariamente essere d'accordo con me ma voglio farle riflettere.


Da un paio di settimane a questa parte qui si è riaccesa la polemica sul "pay to play", il fenomeno che vedrebbe pagare le band sostanziose somme di denaro ad esempio per accaparrarsi i migliori posti in scaletta nei festival o partecipare a tournè importanti. Ti sono mai state fatte offerte di questo tipo? Ti hanno mai chiesto dei soldi per portare la musica? E cosa pensi di chi paga per suonare? Non dovrebbe essere il contrario?

Tutto questo è normale sin da quando ho memoria, a volte anche noi abbiamo dovuto pagare per suonare. Normalmente non puoi avere spazio in un tour importante senza pagare se non sei una delle band headliner. Non ho alcun problema con questo, è la concorrenza, le condizioni sono simili per tutti, è competizione. Il più forte vince e io rispetto questa regola.


Che progetti hanno gli Hypnos per il prossimo futuro? Ci sono date live programmate?

Sì, abbiamo in programma alcune date singole per l'autunno e magari anche un piccolo tour con degli headliner più famosi. Sono in contatto anche con alcuni promotori italiani, quindi spero davvero di poter presto salire di nuovo sui palchi italiani.


In questi anni di continue reunion pensi che si possa "sperare" in un ritorno dei Krabathor, magari con la line-up di "Lies"?

Sicuramente ci sono stati sforzi in questa direzione ma io ho rifiutato. Sarebbe solo nostalgia e un sacco di lavoro senza futuro. Voglio mettere tutta la mia forza in qualcosa di significativo, in ciò che attualmente sono gli Hypnos.


La fine è giunta, chiudi pure l'intervista come meglio credi.

Beh, grazie per il vostro supporto. Se qualcuno è interessato agli Hypnos, può contattarci tramite il nostro sito: www.hypnos-cz.com. Ciao!

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