domenica 19 agosto 2012

KVLT OF HIOB - Thy Kingly Mask


Informazioni
Gruppo: Kvlt Of Hiob
Titolo: Thy Kingly Mask
Anno: 2012
Provenienza: Germania
Etichetta: Blut & Eisen Productions
Contatti: facebook.com/KvltofHiob
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Lords Prayer
2. Witches Wine
3. Sacrament
4. Le Moine
5. Procession Of The Burning Eyes
6. Ultima Tempestas
7. Abominations Of The Earth
8. Theos
9. Conclave Ends
10. The Beholder [bonus Ghost Track]

DURATA: 42:14

Del duo che si nasconde dietro il monicker Kvlt Of Hiob non si hanno molte informazioni, l'autore della prestazione strumentale Deathkvlt Prayer e di quella vocale Human Antithesis hanno rilasciato un demo nel 2011 dal titolo omonimo e quest'anno sono prima entrati a far parte della scuderia Blut & Eisen Production, rilasciando poi il debutto "Thy Kingly Mask" che si candida seriamente ad entrare a far parte della top ten degli album ascoltati sinora dal sottoscritto.
Ortodossia e malignità? Quanti nomi vi vengono in mente? Potrei citarne tantissimi, questa band nello specifico sembra un mix ottimamente riuscito di Armagedda, Ascension, Chaos Invocation e Funeral Mist. L'aura celebrativa nera esaltante si combina alla perfezione con le scariche di brutalità raw e allora anche la voce sgraziata, imperfetta ma espressiva e agonizzante nel suo tentare di rendersi pulita in "Witches Wine" diviene egregia, perfetta per inebriare l'atmosfera già insalubre dopo l'apertura dedita alla tortura, e non solo sonora, come noterete dai sample iniziali di "The Lords Prayer" che "lasciano i segni sul corpo".
Blasfemia, follia, punizioni corporali, con la scelta della figura contraddittoria di Giobbe, personaggio biblico che secondo le "sacre" scritture fu martoriato da Satana per testarne l'amore per Dio, simbolo dell'integralismo ottuso verso l'inesistente per il quale millenarie diatribe vengono portate avanti. È un simbolo talmente alto da poter divenire il baratro più profondo nel quale cadere ed è quel baratro che la musica di "Thy Kingly Mask" intende spalancare nelle vostre menti, condannandovi con la sua bestialità e l'alto tasso di ritualità in possesso a un viaggio nell'occulto e nell'essenza del black metal.
Brani quali "Sacrament", "Procession Of The Burning Eyes", "Abominations Of The Earth" e "Theos" vi condurranno per mano in un salone tetro, claustrofobico, dal quale tenterete la fuga ma i Kvlt Of Hiob lasceranno il compito di ricondurvi all'ovile dopo avervi attratti e sedotto la vostra anima ai malefici intermezzi come il tenebroso "Le Moine", l'evocativo e cinereo "Ultima Tempestas" e alla conclusiva (o così sembra) mestizia di "Conclave Ends".
Così sembra perché quando "Thy Kingly Mask" dovrebbe aver rilasciato il suo respiro finale, ecco partire la ghost track che altri non è che "The Beholder", pezzo contenuto nel demo "Kvlt Of Hiob" che impenna nuovamente sfoderando in otto minuti e poco più una cattiveria e un ardore scuro ossessionanti che stavolta porranno realmente la parola fine sul lavoro.
Questi due artisti tedeschi sono una promessa che sta diventano realtà, il demo era ancora troppo poco per giudicarne l'operato ma con "Thy Kingly Mask" si ha la certezza che una nuova leva di simile caratura debba essere tenuta in considerazione. Coloro che amano e fruiscono abitualmente di proposte di stampo orthodox dovrebbero essere i primi ad accaparrarsi una copia di quest'album.
Una critica però la devo muovere, CAZZO, decidete d'inserire i testi nel booklet, l'avete fatto? E allora perché uno deve rischiare di diventare totalmente cieco per capire cosa c'è scritto? Raffigurativamente parlando è ben fatto il libricino ma che cavolo di carattere è quello usato? E soprattutto perché l'avete usato? Si sarebbe potuta allegare, che ne so, una lente di ingradimento, magari per dare una mano a chi avesse il piacere (e ci siamo) di leggere il contenuto lirico dei pezzi.
Tralasciando questo sfogo, ribadisco che il disco è di quelli da possedere.

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