lunedì 11 febbraio 2013

CHARUN - De Ortu Solis

Informazioni
Gruppo: Charun
Titolo: De Ortu Solis
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: charun.bandcamp.com
Autore: Insanity

Tracklist
1. De Ortu Solis
2. De Profundis
3. De Brevitate Vitae
4. De Tranquillitate Animi

DURATA: 28:21

Nuovo progetto solista per Nicola Olla, già noto con We Are Building Ruins e Curse This Ocean, che debutta sotto il monicker Charun con un ep di quattro tracce intitolato "De Ortu Solis".
La proposta è basata sul Post-Rock di band quali pg.lost e This Will Destroy You, l'influenza è evidente tanto da essere pericolosamente vicina al limite del copia-incolla (fortunatamente senza oltrepassarlo), ma d'altronde questa è la piaga che troppo spesso colpisce questo genere.
È anche vero che molti amanti dello stile non saranno dispiaciuti di trovare elementi tipici come le chitarre in tremolo picking nella titletrack, gli arpeggi presenti in gran parte del lavoro e l'alternanza tra lunghe fasi vicine all'Ambient e passaggi che seppur più spinti non diventano mai eccessivamente duri; in sostanza c'è tutto ciò che caratterizza questo tipo di musica e non si va molto oltre, ci sono piccoli tocchi personali come in "De Profundis", lievemente incattivita da un basso ben in evidenza e dallo scream (tra l'altro unica comparsa della voce), le tastiere sui finali della stessa traccia e della sua successiva e qualche incursione elettronica qua e là, nessuna grossa sorpresa però.
Chiariamoci, il lavoro è godibilissimo e scorre senza intoppi, inutile soffermarsi troppo su piccoli difettucci come una produzione leggermente sporca in alcune parti o la drum machine non del tutto convincente a tratti (anche perchè, se non ho capito male, dopo la pubblicazione dell'ep il mastermind ha reclutato altri musicisti a supportarlo); ciò che mi lascia un leggero amaro in bocca è la sensazione di già sentito che mi gira continuamente per la testa, ma qui si tratta di puro gusto personale, come già detto chi ama questo tipo di Post-Rock sarà senza dubbio più che soddisfatto.
Non resta che attendere i prossimi passi, la mia speranza è che qualcuno smuova un po' le acque in questo genere che sento fin troppo stantio e se a farlo fosse una band italiana ne sarei ancora più felice; al momento il progetto Charun è giustificato dall'essere ai suoi primi passi, vedendo però del potenziale mi sento di aspettarmi un'evoluzione più personale dai prossimi lavori.

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