lunedì 18 febbraio 2013

DOGMA - In His Trinity Essence


Informazioni
Gruppo: Dogma
Titolo: In His Trinity Essence
Anno: 2012e.v.
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/dogmablackofficial
Autore: Akh.

Tracklist
1. In Nomine Patris
2. Filii
3. (Et) Spiritus Sancti
4. Amen

DURATA: 18.06

Provenienti dall'Emilia Romagna, giungono alla loro prima pubblicazione i Dogma, che nascono nel 2011e.v. per volontà di Amnesia ed El, nei mesi seguenti coadiuvati da Algerith e Alaskan. Definiscono la loro proposta un Raw Black Metal di ispirazione Satanic Warmaster e primi Deathspell Omega, con tematiche vicine al filone "Religious". L'esordio è un ep autoprodotto a tiratura limitata a cinquanta copie, basato sulla trinità, dove ogni figura viene criticata attraverso un brano.

Dal punto di vista prettamente musicale, si percepiscono chiaramente le influenze indicate, talvolta con dejà vu che sfiorano altri contesti, come i Rotting Christ nonostante la produzione diverga dalle sonorità tipicamente elleniche, ma rimanga sempre molto affilata e ruvida, in particolar modo nei contesti vocali.

Se possiamo tranquillamente dire che siamo lontani dagli astrusismi di Dodecahedron e ultimi Deathspell Omega, il riffing rimane piacevole ed ha alcuni spunti interessanti che strizzano l'occhio verso lidi Death Metal ("In Nomine Patris"), per poi ritornare fortemente in ambiti puramente Black Metal. In "Filii" a mio avviso esce fuori una certa influenza dei Mayhem, l'arpeggio iniziale richiama immediatamente alla memoria la classicissima "Freezing Moon" ed anche il seguente e insano riffato cadenzato rievoca la seconda epoca del gruppo norvegese; un brano che quindi ha una vena che si ammanta di ortodossia (con una chiusura ampiamente melodica) da una parte, mentre dall'altra è arrangiato in maniera non convenzionale (almeno rispetto ai canoni Raw B.M.), creando un connubio che potrebbe essere evoluto ulteriormente con enorme interesse.

Altro nome influente per il sound dei Dogma sembra essere quello degli Immortal, in "(Et) Spiritus Sancti" infatti inseriscono con perizia una certa epicità alla "Beyond The North Waves", chiudendo il cerchio e ampliando ulteriormente il proprio raggio d'azione. La chiusura ("Amen") infineè costituita da un arpeggio di basso di Amnesia, intrigante e misterioso, che pare essere un preludio al prossimo lavoro.

Questo mini ci fa conoscere una nuova realtà, non priva di piccoli nei o citazionismi, eppure che fa ben sperare poiché già ben strutturata e con ampi margini di miglioramento nell'interessante tessuto teso. Lavoro quindi consigliato agli amanti del Black Metal di matrice nordica, ma con quel pizzico di follia occulta tipicamente italica.

Il Dogma è giunto a noi... Amen.

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