Informazioni
Gruppo: Craniumblast
Anno: 2008
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/craniumblast
Autore: Mourning
Tracklist
1. Weak
2. AngerGeist
3. Kill The Saint
4. Living Dead Life
DURATA: 16:56
I Craniumblast fanno parte della fiorente scena del death melodico finlandese, nati nel 2007, l'anno successivo diedero vita al primo ep contenente quattro pezzi dal titolo "Living Dead Life".
La musica ha un buon sviluppo seppur le due componenti, quella melodica e quella di matrice più death/thrash, alle volte risultino sfilacciate e da inquadrare, si nota come la formazione abbia già uno stile che risulti intraprendente, sfruttano alcune soluzioni conosciute ricollegabili ai classici nomi del genere o a band più moderne quali i Mors Principium Est senza risultarne succubi.
Il quartetto si mostra alquanto vario e ricco nella proposta, sin dall'opener "Weak" dotata di una discreta combinazione fra le due componenti citate e il malinconico apporto che i synth confluiscono, i Craniumblast sembrano essere una band già matura almeno dal punto di vista delle idee.
Spicca la violenza sapientemente esplorata in una "AngerGeist" affinata dall'uso non invasivo dei synth e da un riffing fluido, "Kill The Saint" invece inverte la tendenza verso un dark metal raffinato, l'impatto viene messo di lato a discapito di uno svolgimento gothic oriented dall'incedere pesante, le tastiere diventano sinfoniche e possenti ritagliandosi un ampio e importante spazio in questo brano.
Un passo indietro e l'atmosfera che si respira con "Living Dead Life", molto più arcigna, veloce e compatta, riporta alla mente quella di "Weak" con una dose aggiuntiva di cattiveria, percorre la propria via su territori al confine fra le melodie death e spruzzate di black tanto che le tirate ficcanti e un riffato che sfiora il blackish in alcune riprese ne fanno il pezzo spacca ossa di questa loro presentazione.
Il ruolo di singer è ben coperto, il cantante sfrutta discretamente il growl e lo scream, per quello che si è ascoltato può solo migliorare, la produzione stessa per una prima prova si rivela soddisfacente, in brevi passaggi quando il ritmo aumenta diviene leggermente caotica ma senza inficiare più di tanto il corso della tracce.
C'è da lavorare ma come già accennato i Craniumblast sembrano aver chiara la situazione sul come far evolvere le composizioni.
Il panorama del death/melo-death è costantemente invaso da cloni, in un "Living Dead Life" che fa intravedere materiale su cui poter creare basi serie per il futuro si può riporre fiducia, non resta che attendere sviluppi da parte del sestetto.