lunedì 12 luglio 2010

OPHIS - Whitered Shades


Informazioni
Gruppo: Ophis
Anno: 2010
Etichetta: Solitude Productions
Contatti: www.ophisdoom.de - www.myspace.com/ophisdoom
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Halls Of Sorrow
2. Suffering Is A Virtue
3. Earth Expired
4. Necrotic Reflection
5. Halo Of Worms

DURATA: 01:04:21

Secondo album per la band tedesca di doom/death metal Ophis che entra a far parte del nutrito e ben assortito roster della label russa Solitude Productions.
Tenete conto che "Whitered Shades" dura circa un'ora e cinque minuti ed è composto da sole cinque tracce quindi ci vorrà poco a capire che vi attendono episodi la cui lunghezza è "importante", siano la breve (si fa per dire) "Suffering Is A Virtue" con i suoi nove minuti e mezzo o la lunga "Necrotic Reflection" di quasi sedici, comunque la proposta rispetterà i canoni del genere che le da vita.
L'abisso oscuro creato dai profondi solchi rilasciati da un riffing dilatato ma sprigionante sensazioni cineree pari a una fitta coltre grigiastra verrà più volte allietato (prendete l'aggettivo in questione con le pinze) da incursioni melodiche o irrobustito da cambi di tempo che tramutano le desolanti ritmiche monolitiche in altre maggiormente propense a colpire l'ascoltatore.
Un monoblocco che vi si pone dinanzi e a cui è difficile resistere, il brillare plumbeo delle composizioni è alquanto suadente tanto da riuscire (a mio avviso) a conquistare anche gli amanti del doom più classico e che prediligono sonorità heavy oriented come i classici Candlemass o Solitude Aeturnus.
Il sound degli Ophis ha raggiunto una maturità e un equilibrio stabile fra la carica del death, l'atmosfera funerea e le melodie melancolico/nostalgiche, è per questo che adesso la probabilità d'insidiare anche orecchie di chi proprio non è interessato generalmente all'estremo è aumentata.
Certo è che quando il piede pigia sull'acceleratore non perdono l'1% in potenza o solidità, nè tanto meno l'animo di "Withered Ashes" muta il suo umore che rimarrà costantemente cupo.
L'album è nero, lo stile vocale di Philipp Kruppa ringhia incattivito e profondo come se le parole venissero a galla dal sottosuolo liberando puro dolore, rimembrando act funeral doom quali i connazionali Ahab o i paladini del genere Skepticism, il che non può che suscitare una piacevole sensazione.
I teutonici hanno confermato quanto di buono fatto con "Stream Of Misery" ed è già tanto esser capaci di bissare un bel disco come quello, per alcuni magari "Withered Shades" sarà superiore al primo nato per altri no, resta il fatto che gli appassionati dello stile si ritrovano con l'ennesimo titolo da inserire in lista acquisti.
Se avete un disperato bisogno di soddisfare il vostro desiderio di sofferenza spirituale giornaliera, gli Ophis sapranno come accontentarvi!

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