lunedì 26 luglio 2010

MECHANICAL GOD CREATION - Cell XIII


Informazioni
Gruppo: Mechanical God Creation
Anno: 2010
Etichetta: Worm Hole Death
Contatti: www.myspace.com/mechanicalgodcreation
Autore: 2010

Tracklist
1. MTBF
2. Project Kill
3. 2012
4. Process Of Mental Killings
5. I Shall Remain Unforgiven
6. Divinity
7. Inhuman Torture Surgery
8. Trespass And Kill
9. Death Business

DURATA: 38:48

I Mechanical God Creation sono una creatura nostrana, la band milanese prende vita nel 2007 e, dopo un demo rilasciato nello stesso anno intitolato "...And The Battle Becomes War", si è dedicata ad un'incessante attività live che la vede partecipare a eventi quali Gods Of Metal e Metalcamp con la piacevole esperienza di solcare lo stesso palco di act più navigati del calibro di: Megadeth, Meshuggah, Iced Earth e Behemoth.
Era giunta l'ora però di concretizzare il lavoro svolto tirando fuori un album che fosse la riprova di quanto buono fatto sinora. La situazione in line-up viene stabilizzata con gli innesti di Alessandro alla chitarra e Manuel alla batteria; possono quindi riprendere da dove si erano stoppati con le partenze di Runza e Jay, entrambi comunque ancora parte della formazione al momento del concepimento di "Cell XIII".
Il quintetto meneghino ci propone un classico disco arrembante di death/thrash a tinte core d'ultima generazione, suono pulito, tanta potenza sviluppata da ritmiche possenti e la voce di Lucy che si danna graffiando e scendendo di nota (per quanto l'è possibile) come una vera bocca da fuoco sa fare.
Non vi sono innovazioni particolari, ma solo una genuina prestanza che con l'andare delle tracce tende a perdere qualche punto per un'omogeneità di fondo che rende sì compatta la proposta ma che al tempo stesso, seppur minimamente, l'appiattisce facendone diminuire il feeling.
Gli episodi piacevoli non mancano, vedasi una "Project Kill" veramente affilata, o "Process Of Mental Killing" dove il basso esce prepotentemente, così come del resto i deja vù saltano all'orecchio in più casi chiamando in causa spesso e volentieri la scena svedese, soprattutto nella canzone che vede come guest Cadaveria: "I Shall Remain Unforgiven", qui i pattern di batteria sembrano usciti dalla testa dell'Erlandsson di "Slaughter Of The Soul" e per quanto il contorno sia differente è difficile non notarlo.
Bello e spaccaossa il groove che mantiene in piedi "Divinity" e la corsa arrembante della scura "Inhuman Torture Surgery" mette in chiaro che sino all'ultima song "Death Business" di mollare la presa non ne vuole proprio sapere.
Il passo è stato fatto e "Cell XIII" è un discreto debutto, mancano però quelle canzoni che facciano da spartiacque, quegli episodi che ti indicano il disco come una prima scelta e non solo come un buon lavoro di poco al di sopra della media.
La produzione curata, forse fin troppo, toglie lucidità ai pezzi trasmettendo un sentore meccanico, sì violento ma alle volte fine a se stesso.
Consiglio quindi l'approccio a tale lavoro esclusivamente agli amanti del death metal delle ondate odierne, gli appassionati dell'old style si troverebbero di fronte un album che li farebbe patire proprio per la sua pulizia e devozione al pompaggio sonoro.

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