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lunedì 23 aprile 2012ELEVATORS TO THE GRATEFUL SKY - Electric MountainInformazioni Gruppo: Elevators To The Grateful Sky Titolo: Electric Mountain Anno: 2012 Provenienza: Italia Etichetta: Autoprodotto Contatti facebook.com/ElevatorstotheGratefulSky Autore: Mourning Tracklist 1. Technicolour Window 2. White Smoke 3. Electric Mountain 4. Cosmic Dust 5. Ganesha 6. Burned By A Million Quasars DURATA: 29:25 La Sicilia? Un mondo musicale a parte, un mondo decaduto dopo gli anni Novanta e che sembrerebbe in rovina, non è così, in realtà la gente che si muove e produce c'è eccome, i nomi non sto neanche a elencarli perché chi segue la scena metal underground ne potrà citare almeno una quarantina di validi. È però evidente che mentre Catania continua a mantenere saldamente la "maglia nera" del "parliamo ma produciamo praticamente un cazzo", Palermo e zone limitrofe invece sfornano con assiduità musica interessante nonostante il circolo d'artisti che ruota intorno ai monicker sia quasi sempre lo stesso. È il caso della nuova band stoner Elevators To The Grateful Sky, la realtà altro non è che l'angolo più "rock" e "psych" lontano dal mondo del metal estremo di musicisti attivi negli Undead Creep, Omega, Haemophagus, Sergeant Hamster e Horcus che unitisi hanno rilasciato un primo lavoro omonimo legato a sonorità desertiche ed 'n'roll che coinvolgono ovviamente nomi noti, si va dai classici Kyuss e Fu Manchu passando per reminiscenze hendrixiane, affondi pesanti e doom-oriented evocanti gli Electric Wizard, sarà un caso che il titolo della terza traccia sia "Electric Mountain"? Molto probabilmente no, e di lì vi potranno girare in testa altri duemila grandi signori del genere dagli Spiritual Beggars ai Nebula incrociando gli Orange Goblin, una bella pillola da trip che ne dite? Se da un lato sono palesi i deja-vù disseminati nella prova, dall'altro è complicato per un amante del genere non godersi appieno i pezzi del platter in quanto le atmosfere, le scanalature, le fughe psichedeliche e perfino quelle sparute intrusioni tastieristiche tese a rendere il sound maggiormente opprimente sono manna dal cielo pura e tenendo conto che si tratta di un debutto che esula dalle sonorità solitamente esplorate negli altri loro gruppi, a esclusione forse dei Sergent Hamster, il risultato è graditissimo all'orecchio. Devo fare i complimenti al cantante Sandro, se come growler con gli Undead Creep c'è davvero poco da lamentarsi del suo operato, è stato inaspettato ascoltarlo in una esibizione vocale così varia ed emotivamente coinvolgente come quella messa in atto in "Electric Mountain". Come avrete notato non mi sono soffermato su un track by track che reputo inutile, un album che non dura neanche trenta minuti e possiede ciò che si cerca in un disco stoner va inserito nello stereo e scaricato sul vicinato a volume talmente elevato da farli giustamente inveire mentre voi, lì placidi e tranquilli, vi godete i pezzi sorseggiando birra e decidendo se viaggiare sulle onde del cosmo o quelle di un mare bizzoso perfetto per surfare. Qualunque sia la vostra scelta, datevi una botta di vita con gli Elevators To The Grateful Sky. |
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