lunedì 23 aprile 2012

DEAD REMAINS - Conscious Cremation


Informazioni
Gruppo: Dead Remains
Titolo: Conscious Cremation
Anno: 2011
Provenienza: Germania
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/deadremainsnb
Autore: Mourning

Tracklist
1. Through The Halls Of Insanity
2. Hiding Under Corpses
3. Morbid Needle Twist
4. Interitus Is Victis
5. Through Fire And Dust
6. Awoken In Flames
7. The Skinner
8. Revenge Of The Zombie

 DURATA: 32:53

La perseveranza e la passione guidano i tedeschi Dead Remains, la formazione è di quelle old school non solo per vocazione ma anche di diritto di nascita dato che l'anno di fondazione è il 1991. C'è stato però molto letargo, una miriade di cambi in line-up, un demo, "The Unloved Stepsons Of God..." giunto nel 1998, un debutto, "Deathless Torture" rilasciato cinque anni più tardi nel 2003 e ben otto anni si è dovuto attendere per vedere ancora una volta tale monicker dietro un disco, è infatti del 2011 la seconda fatica ufficiale intitolata "Conscious Cremation".
Zero fronzoli, no perdite di tempo, tanto groove, chitarre che macellano e devozione agli anni Novanta sono le parole chiave da inserire nella ricerca prima d'ascoltare questo platter.
È death metal che attinge dall'era Barnes sia dei Cannibal Corpse che dei primissimi Six Feet Under e con rimandi anche all'era primorde dei danesi Illdisposed e ai Suffocation. Sono una serie di mazzate nelle quali si esalta il lavoro delle chitarre non particolarmente complicato ma che imprime voglia di macellare al songwriting, Mille e Maschine affettano, inseriscono melodie malsane inequivocabilmente retrò nell'attitudine e si lasciano andare a discreti solismi come quello che appare in "Awoken In Flames".
Le asce sono supportate dal martellante e dinamico drumming del batterista Eggehaat accompagnato dalle linee di basso "saltellanti" di Scheuermann, la sezione strumentale gira come deve in tutti i suoi elementi e ve ne accorgerete soprattutto in brani come l'opener "Through The Halls Of Insanity", "Morbid Needle Twist" e "Interitus Is Victis", delle belle mazzate a capocollo che lasciano pochi dubbi, aggiungeteci a mo' di ciliegina sulla torta la voce brutale e cavernicolare di Thomas, interprete che si cala nella parte del mattatore sin dalla prima entrata in scena, e i giochi son fatti.
Pur avendo fra le mani un'autoproduzione i suoni e i volumi sono abbastanza curati tanto da non avere problemi neanche a percepire il basso che, capita in alcune occasioni diventi il capro espiatorio.
Piccola nota di colore per chi non lo sapesse ma credo e mi auguro siate in pochi: la traccia conclusiva è una cover e non è un caso sia dei Six Feet Under, "Revenge Of The Zombie", è uno dei pezzi contenuti in "Warpath", secondo disco della band californiana che al tempo vantava in line-up l'ex Obituary Allen West, album fra i pochi considerabili di piacevole ascolto in mezzo alla tanta, troppa roba inutile prodotta successivamente dagli stessi. La riproposizione è ottima, in certi momenti dopo aver rimesso su l'originale non sapevo decidermi su quale delle due fosse la migliore.
Brutalmente groove, affidabili, solidi come un muro di cemento, ancora privi di quei guizzi che permettono a una realtà di fare il grande salto da buona band da godersi con litri d'alcol in corpo ad acquisto sul quale c'è da farsi lavori di mano a ripetizione, i Dead Remains saranno comunque una compagnia esaltante per chi ha voglia di smontarsi la testa a headbanging.
Qualora i tedeschi continuassero con maggior costanza a perseguire questa strada, potrebbero togliersi più di una soddisfazione, ne attendo quindi la conferma, ragazzi non fateci aspettare altri otto anni!

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