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lunedì 2 aprile 2012TORINO BLACK METAL PT. IIInformazioni Data: 17/03/2012 Luogo: Taurus, Ciriè (TO) Autore: Dope Fiend Scaletta Malakhor Nyx Natassievila I lettori più affezionati (e attenti) di Aristocrazia forse ricorderanno che, a ottobre dell'anno appena trascorso, raccontai del Torino Black Metal Pt. I e, nella stessa occasione, mi dichiarai impaziente di assistere alla seconda parte dell'evento. Il mio desiderio è stato esaudito e quindi eccomi qua a narrarvi ciò che è accaduto durante il Torino Black Metal Pt. II. La location dell'evento è la stessa della volta precedente, la partecipazione prevede sempre la stessa sottoscrizione di cinque euro e la birra continua ad essere buona mentre le band coinvolte invece sono, ovviamente, diverse. Al nostro arrivo il locale è praticamente vuoto ma pazienza, mi dico, la gente arriverà più tardi; purtroppo la mia convinzione si rivela errata dal momento che il pubblico sarà molto esiguo per tutta la serata e non ci saranno mai più di una trentina di persone circa attorno al palco. Il fatto mi delude parecchio e non posso fare a meno di chiedermi dove sia sfumata la voglia di assistere a concerti e di supportare le band emergenti; so che è una questione spinosa ma davvero non mi spiego questa mancanza di interesse. Non passa più di una mezz'ora comunque prima che la serata vera e propria abbia inizio. I tendoni che celano il palco si aprono e di fronte a noi si parano i Malakhor, formazione torinese attiva da un paio di anni e con alle spalle un EP, "Crushing The Ancient Dogma" (che alla fine dell'esibizione non mancherò di fare mio). Non conoscevo il gruppo in questione ed è stata quindi una bellissima sorpresa per me assistere ad uno spettacolo davvero interessante. I quattro sul palco hanno evidentemente gli ardori della Nera Fiamma che scorrono nei loro corpi, il Black Metal che sciorinano è di grande impatto, legato a doppio filo con la tradizione scandinava degli anni Novanta. La proposta del gruppo è basata su un riffing ispirato e belligerante, a tratti gelido, ma sempre permeato da un alone di oscurità e implementato meravigliosamente dalle granate scagliate da dietro le pelli dal martellante Hate Storm e dalla voce profonda e maligna di Nihilus, il quale ricopre anche il ruolo di bassista. Rimango quindi decisamente soddisfatto dalla prestazione del quartetto, spero davvero di avere la possibilità di rivederli ancora. Si chiudono i tendoni e noi ci avventuriamo quindi all'esterno per fare una sana fumata. Al nostro ritorno è il momento del secondo gruppo, i Nyx. Il loro è un monicker che non mi è del tutto sconosciuto perchè mi era già capitato di incrociare questo nome ma non avevo mai approcciato i loro prodotti. Vengo poi a sapere che hanno due demo alle spalle e anche l'ultimo di questi, "Obnubilato Incesto Semen" risalente all'anno passato, finisce tra i miei averi. La proposta del trio è un Black Metal con lievi inclinazioni Thrash, adornato spesso da stacchi melodici di svedese memoria e da rallentamenti mortiferi, dal sapore quasi rituale. Credo di dover però fare un paio di appunti: i pezzi con cui la formazione si presenta sono di durata medio-lunga (il primo suonato in particolare) e questo non aiuta il pubblico (purtroppo già esiguo) a scaldarsi ma forse si tratta di una piccola "ingenuità" dettata dalla magari ancora scarsa esperienza in sede live della band, tesi con cui forse si spiega anche l'apparente basso coinvolgimento dei musicisti sul palco. In aggiunta, il gruppo suona senza il basso e questo personalmente mi ha fatto storcere un po' il naso (ho il brutto vizio di imbracciare forse troppo spesso il mio quattro corde e quindi sono particolarmente sensibile su questo punto). Il muro sonoro elevato dalle due chitarre è davvero notevole e di spessore ma, a maggior ragione, penso che l'aggiunta del sostegno di un basso potrebbe migliorare ulteriormente questo aspetto. Ad ogni modo, comunque, l'eventuale possibilità di vederli nuovamente non me la lascerò sfuggire in modo da poter poi avere un secondo riscontro. Promossi con riserva. A questo punto, dopo aver fatto un'altra gita al banco dei dischi, riteniamo che la scelta più opportuna sia di impadronirci di una bionda media per bagnarci la gola e rinvigorirci in attesa del terzo e ultimo gruppo. A proposito, mi stavo quasi scordando di dirvi che, fino all'uscità dei Nyx, sullo sfondo del palco ha troneggiato una bandiera del Piemonte. È giunta quindi l'ora di vedere all'opera i Natassievila, band attiva ormai da otto anni e autrice dell'ottimo full del 2006 "Iter Lethalis". In questo caso la mia conoscenza del passato del gruppo è più approfondita quindi ho già un'idea di ciò che potrò sentire. Il trio è composto dal batterista Summum Algor, dal chitarrista Asterion (entrambi già attivi, tra gli altri, presso gli Adversam) e dal cantante/bassista Negatium Corporis, all'opera anche con gli Unholy Storm. I musicisti si presentano sul palco in forma decisamente funerea e, ad alimentare questo feeling, vi sono i quattro candelabri che sorreggono ceri accesi fornendo quasi la sola illuminazione sulla scena. Lo stile del combo è legato al Black Metal nella sua forma più classica che prende tanto dalla tradizione norvegese che da quella svedese non pretendendo di essere originale ma soltanto di falciare e spazzare il pubblico nella maniera più blasfema e oscura possibile. A quanto ho potuto capire i Natassievila sono in fase di presentazione del nuovo lavoro in uscita, "Impermanence", la loro scaletta prevede pezzi al fulmicotone, Asterion non si fa pregare per farsi coinvolgere dalle note che cava fuori dalla sua ascia e nemmeno noi perdiamo l'occasione per scuotere le nostre zucche. I demoni che ci sono sul palco sembrano essere completamente estraniati dalla dimensione del live, sembrano essere approdati in un Inferno oscuro, lontano da tutto e tutti e a quanto pare vogliono davvero trascinarci con loro. L'esibizione è a dir poco ottima e lascia molto soddisfatto il pubblico presente. Non posso esimermi dal fare un'ultima puntata al bancone dei dischi, prima di uscire a cercare un luogo in cui riuscire a ingurgitare qualche cosa di commestibile (fortunatamente esistono anime buone che, anche a tarda ora, offrono ancora cibo a disgraziati come noi). È quindi giunto il momento di fare il bilancio complessivo: cinque cd portati a casa, due nuovi e validi gruppi conosciuti e un po' di vertebre cervicali che minacciano di farmi penare nei giorni successivi... insomma, gran bella serata e davvero belle esibizioni. A questo punto posso soltanto rivolgermi a chi, pur avendone la possibilità, ha deciso di non presenziare all'evento e a coloro che si lamentano sempre della mancanza di supporto nella scena: signori miei, vi siete persi un ottimo spettacolo. Non so se questa manifestazione conterà ancora altri episodi... ciò che è certo è che, nel caso ne aveste la possibilità, vi consiglio davvero di non lasciarvi scappare questi gruppi live. E magari nemmeno un eventuale Torino Black Metal Pt. III, perchè no? |
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