Informazioni
Gruppo: Adustum
Titolo: Searing Fires And Lucid Visions
Anno: 2011
Provenienza: Belgio
Etichetta: World Terror Committee
Contatti: facebook.com/adustumofficial
Autore: Mourning
Tracklist
1. V.O.H.I.R. - Exvocatium Dæmonicus
2. Ravenous Copulation Upon Her Altar Of Catamenia
3. The Eulogy Of One Through Three Times Three
4. Psalm CLVI - The Rites Of Lunar Blood
DURATA: 31:17

La musica è palesemente nota ai più, un black che sfrutta melodie e tempi medio-veloci per aumentarne il proprio tasso epico, nulla che faccia sobbalzare dalla sedia, è però ben composto, suonato e la voce del singer Ïal Lehmti I'Riv, ricoprente anche il ruolo di chitarrista, si poggia con discreta forma malevola sui pezzi, a esempio l'urlo liberatorio in "Psalm CLVI - The Rites Of Lunar Blood" è perfetto nel contesto del brano.
Formalmente non c'è molto del quale lamentarsi, i brani possiedono un riffing fatto di rasoiate compatte con Ïal Lehmti I'Riv e IV che lavorano su di un sound piacevole per quanto impossibile da non rimandare ad altre formazioni più note così come il drumming, accompagnato dal basso tagliente, innesta i dovuti cambi di ritmo e si muove su tempistiche adeguate in modo da caratterizzare con una maggior veemenza o una lieve dilatazione il supporto atmosferico da fornire al pezzo in esecuzione. Le ultime due canzoni, "The Eulogy Of One Through Three Times Three" e "Psalm CLVI - The Rites Of Lunar Blood", in quest'ultima riscontrete anche una sezione tribale, data la lunghezza e lo svolgersi vi potranno chiaramente dare indicazioni complessive sul modo di comporre degli Adustum.
Un po' di Scandinavia, un po' di Grecia, in certi momenti ricordano i Rotting Christ dei bei tempi andati, questo trio belga non farà gridare al miracolo ma con una prestazione onesta come quella insita in "Searing Fires And Lucid Visions" un paio d'ascolti riesce a guadagnarseli. Sulla longevità del disco nello stereo non ci scommetterei più di tanto, la concorrenza p sempre più agguerrita e preparata con il livello delle produzioni che si è qualitativamente innalzato di molto sia parlando in termini di empatia lo-fi che di tecnica e sviluppo dell'avanguardismo.
Il Black è ormai un campo nel quale si può davvero trovare di tutto e prender ciò che si vuole, non per questo vi farebbe male inghiottire un boccone di Adustum, provare non guasta mai no?