lunedì 29 novembre 2010

THORNGOTH - Leere


Informazioni
Gruppo: Thorngoth
Anno: 2010
Etichetta: Folter Records
Contatti: www.myspace.com/thorngothofficial
Autore: Mourning

Tracklist
1. Leere I
2. Leere II
3. Leere III
4. Leere IV
5. In Der Leere
6. Leere V
7. Leere VI
8. Leere VII
9. Leere VIII

DURATA: 44:18

La Germania una delle regine del metal? Non credo sia una scoperta quanto una conferma costante dato che la nazione in questione possiede una delle più attive e intense scene dell'ambito musicale, in quanto a qualità non è mai stata inferiore a nessuno difendendosi periodo storico, dopo periodo storico trovando sempre degli alfieri in un genere specifico, dando prova di saper generare e fa prolifare un numero pazzesco di act di valore.
Se gli anni Ottanta erano l'epoca d'oro del thrash adesso in voga più che mai con il revival, nei Novanta la terra d'eccellenza per il Power, dalla fine di quella decade sino a oggi sono il movimento death e quello black che hanno tratto non poco giovamento dalle lezioni del passato dando vita a una caterva di band fra le quali vi sono anche i Thorngoth.
La formazione bavarese che vede al proprio interno l'ex tastierista dei Lunar Aurora, Akhorahil, il quale oltre a mantenere quel ruolo n'è anche il cantante e il chitarrista e Sorath già con i Lost Life nei live, è arrivata ormai alla cosidetta prova della maturita: il terzo disco.
"Leere", questo il titolo scelto per il nuovo capitolo, è l'ennesimo passo avanti di una discografia che aveva sinora già centrato il bersaglio con i passati album "Thelema Of Destruction" e "Rauhnacht".
Se è vero che un libro non va mai giudicato dalla copertina, è anche vero che talvolta l'immagine adatta può dare delle sensazioni a impatto che riscontrate poi nella musica ne esaltano il valore, una conferma è sempre gradita nella vita.
Il sentore di gelida e malinconica comunicazione espressa dalle canzoni diviene una realtà quando il riffing tipicamente teutonico/svedese scaturisce delle bordate burrascose in piena velocità, alternandole a fasi ricche di melodia nel momento in cui si decide di dare un ampio respiro alla composizione.
Non è comunque una soluzione costante, i musicisti in questione non sono dei novellini e limitarsi a ripetere tale di cambio d'umore avrebbe potuto ledere al vivere di una prestazione alquanto ricca sia per dinamiche, sia per la vigorosità con cui mette in rassegna le proprie affilate armi.
Quello che distingue i tedeschi da tante delle band che trovate spiattellate ogni giorno sul mercato del pesce nominato black metal, nel quale chi urla di più, chi tira di più o chi esplora di più territori alternativi sembra esserne il messia del momento, è la facilità con cui impostano degli episodi alquanto vari e coniuganti diversi mood al proprio interno riuscendo a trattenere l'attenzione dell'ascoltatore grazie a un andamento generale che non scema mai di qualità.
Sia infatti l'opener "Leere I" esplicativa di per sè del sound dato che presenta le caratteristiche fondamentali dei Thorngoth, potenza, espressione e riflessione o siano tracce come "Leere V" e "Leere VI" a impattare con l'orecchio, il marchio di fabbrica sarà inconfondibile e difficilmente non apprezzabile sarà il breve strumentale "In Der Leere" che è qualificabile come "trampolino di lancio" per il capitolo che le succede, inserita anche al posto giusto non spezzando mai quel percorso emotivo che fa di "Leere" un disco con gli attributi.
Sorretto da un lavoro d'asce fenomenale, Sorath e Vulgrim sono totalmente di un'altra pasta rispetto ai tanti riffmaker modaioli e cloni di un passato che non ritornerà più, dalla voce di Akhorahil che incarna a pieno titolo la melanconica e struggente aura dei brani e da una produzione che esalta un complesso che ha ritmiche ben studiate ad opera di Corpse al basso e Grond alla batteria.
Pezzo dopo pezzo i Thorngoth stanno imbastendo le trame per il capolavoro che suggellerebbe la piena riuscita artistica di una formazione che ha già una discografia alquanto interessante.
Chi li conosce avrà solo di che godere con "Leere", chi ancora non li avesse mai ascoltati, sveglia è ora di farlo!!!

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