lunedì 15 novembre 2010

11 AS IN ADVERSARIES - The Full Intrepid Experience Of Light



Informazioni
Gruppo: 11 As In Adversaries
Titolo: The Full Intrepid Experience Of Light
Anno: 2010
Provenienza: Francia
Etichetta: ATMF
Contatti: myspace.com/11asinadversaries
Autore: Akh.

Tracklist
1. The Full Intrepid Experience Of Light
2. Agitation In The Glorious Theme
3. The Night Scalp Challenger
4. Reckless Beacon's Attraction
5. A Stealty Freedom
6. Verses From Which To Whirl

DURATA: 46:25

Un progetto francese, un duo franco/italiano, una genesi che parte da lontano, probabilmente dalla voglia di sperimentare degli Obscurus Advocam, che come ogni buon percorso ti porta ad andare oltre certe aspettative, passando certamente per le soluzioni odierne dei Glorior Belli ma decostruendole e riassemblandole in chiave psicotica Rock/Alternativa/Blues/Sperimentale.
La conferma l'ho dal fatto che questo disco inizialmente avrebbe dovuto essere il nuovo Glorior Belli, ma data la sua caratura marcatamente oltranzista e fuori dagli schemi più classicamente BM, J. (Infestvvs) ha sentito l'esigenza di formare questi 11 As In Adversaries, che vanno in perfetta opposizione ai sopracitati Obscurus Advocam realizzando una vivida esperienza di "Luce", chiudendo un teorico ciclo delle cose e creando un disco scevro da vincoli ed impostazioni sclerotiche, da questo nasce "The Full Intrepid Experience Of Light".

A mio avviso il pezzo omonimo del disco è il vero botto del cd, quindici minuti di alienazione sonora, acida ed alternativa; dove le inclinazioni sopra citate si amalgamano e si rincorrono continuamente, su un riffing che solamente ricorda per sfumature l'ultimo lavoro dei Glorior Belli nelle parti più blues (la chitarra solista sarà pesantemente influenzate da questo genere), ma è proprio quest'ultimo che si va a sposare pienamente con un certo spirito Ved Buens Ende... completamente ricolmo di dissonanze e fraseggi acidissimi, su cui si staglia la voce di J. che riporta molto alla mente una certa scia alternativa francese, divenendo un inno di liberazione perenne attraverso il delirio.
Ottima la produzione, ogni singolo strumento si sente alla perfezione, tutto gira ottimamente facendoci gustare pienamente il lavoro che viene svolto e la sua evoluzione, il basso pulsa in maniera avvolgente non rimanendo mai anonimo (come nella successiva "Agitation In The Glorious Theme" dai forti connotati funky e che si accosta per alcuni versi a certi Faith No More di inizio carriera), stesso discorso per la batteria dell'ottimo Gionata, che gira enfatizzando la struttura senza limiti dei vari brani coinvolgendoci con patterns sincopati e dinamici.

La forte vena blues noir di questo "The Full Intrepid Experience Of Light" esplode in "The Night Scalp Challenger" dove Kvarforth (certo che lo si ritrova veramente ovunque) presta la sua voce al brano, che incede con un sapore danzereccio e fumoso risultando ammaliante e divertente, per certe atmosfere quasi accostabile agli ultimi TMK di "Nedle To The Neddle".
Il pezzo che comunque ha fatto sì che gli 11 As In The Adversaries fossero una delle attese più importanti di questo 2010e.v. è "Reckless Beacon's Attraction" il cui solo incedere iniziale mi mette un'eccitazione addosso grazie alle tensioni percussive su cui gli altri strumenti si avvolgono irretendomi completamente, un piccolo gioiellino che entra diritto diritto fra i miei pezzi totem di quest'anno.

Siamo vicini alla chiusura, ancora ci sono dei sussulti per il sottoscritto in quanto "A Stealty Freedom" sfiora da vicinissimo certi arrangiamenti che da un paio di anni sto attivando per certi miei progetti, in cui i loops reverse la fanno da padrone ricreando delle dimensioni fantastiche e sghembe, ma al contempo riescono anche ad inondare di simbolismo le varie componenti, cosa che credo avvenga anche in questa occasione.
L'ultimo brano è forse il più ortodosso (sempre che vi possa essere ortodossia in questo disco) e il riffing è meno alienato e si concede molto di più alla chitarra ritmica, ritrovando il gusto melodico nelle parti più soliste che divengono più limpide e chiare come a sottolineare la svolta Solare che finalmente si è riusciti a trovare dopo tanto lavoro e tante energie profuse.

"The Full Intrepid Experience Of Light" è un album che alla fine dell'anno figurerà indubbiamente nella mia top list per la freschezza che sa sprigionare nel suo scuro turbinare.

Un album intenso, emotivo, estremo nel senso non convenzionale, un'esperienza da saper vivere.

L'illuminazione passa dalla porta del delirio e dall'ironia a volte.

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