lunedì 1 novembre 2010

HARASAI - The I - Conception


Informazioni
Gruppo: Harasai
Anno: 2010
Etichetta: Firefield Records
Contatti: www.myspace.com/harasai
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Chosen Way
2. ...Into Oblivion
3. A Constant Disbelief
4. Silent Murder
5. I - Conception
6. The Void Within
7. Hour Of The Dead Eyes
8. Spearhead Of Storms
9. Destructive Masquerade
10. This Endless Road

DURATA: 44:36

Gli Harasai sono una delle tante band che popola il sempre fiorente underground tedesco, la formazione composta da musicisti attivi all'interno della scena in svariati act sia thrash che death suona un death melodico di stampo svedese moderno ma non troppo.
Tralasciando gli attimi rilassati che regalano in fase iniziale e centrale le divagazioni acustiche in "The Chosen Way" e "The Void Within", gli strumentali del lotto, è percettibile a più riprese la derivazione da un act come i Dark Tranquillity nelle tendenze progressive in cui il riffing dei ragazzi s'imbarca, più che discrete le prove di brani come "Into Oblivion" e "I - Conception" dove un' altra realtà ormai defunta, gli In Flames (ah non sono ancora splittati? Cavolo mi spiace per loro, sarebbe anche ora lo facessero), ogni tanto fan capolino e una "A Costant Belief", traccia migliore del platter, che evitando le aperture più sfrontatamente catchy può ritenersi un' ottima composizione in scia "Damage Done".
Sound questo che si palesa, è risulta un percorso battuto e ribatutto ma almeno a cui viene data un'esposizione ricca fatta di scariche in blast, melodie accattivanti e clean vocals che fortunatamente non scende ai livelli da starlette pop (chi urla Sonic Syndicate?).
No, gli Harasai quando c'è da pestare lo fanno e "Silent Murder" come "Spearhead Of Storms" e "Destructive Masquerade" non si tirano di certo indietro nel supportare tale idea, il saper offrire "bastone e carota" all'ascoltatore è piacevole per chi ancora abbia voglia di far girare nel proprio stereo lavori che si possano considerare di death melodico e non prettamente inutili operazioni commerciali.
Che il riferimento sonoro costante di "The I - Conception" sia la stagione compresa fra il 1998 e il 2002 vi sarà chiaro dopo uno, massimo due ascolti, hanno recepito bene la lezione tant'è che il disco scivola via senza grossi intoppi se non quello che vi farà chiedere più volte dove abbiate già sentito questo riff o questa parte, il deja vù è automatico e inevitabile ma non estremamente penalizzante.
Rimangono da citare ancora gli altri due momenti alti del platter che con "A Costant Belief" danno vita alla triade che sorregge le sorti delle tracklist: "House Of The Dead Eyes", ennesima scarica adrenalinica con chorus dal piglio catchy e la conclusiva "This Endless Road" che con i suoi otto minuti dimostra quanto meno che la voglia di andare oltre i soliti clichè c'è anche se il risultato è forse troppo stirato, leggermente accorciata avrebbe avuto un'incisività più netta e importante.
Prodotto dal folletto Danny Swano nei suoi Unisound con discreta resa (ma dalle mani del signore in questione ho onestamente udito altro tipo di lavori levigati e sfornanti altra potenza sonora), "I - Conception" è un album piacevole, non rivoluzionerà il mondo metal ma possiede le caratteristiche per farsi apprezzare dagli appassionati del filone melodico.
E' di molto superiore alle puttanate core addicted spacciate per tale genere, gli Harasai sono rimasti "fedeli" a una linea stilistica che non indossa spudoratamente il bollino: "only for 14-16 years old guy", meno male.

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