lunedì 15 novembre 2010

VIATHYN - The Peregrine Way


Informazioni
Gruppo: Viathyn
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: http://www.myspace.com/viathyn
Autore: Mourning

Tracklist
1. Antebellum
2. Heathen Arise
3. Sirenum Scopuli
4. Through The Orchard
5. The Oracle's Prophecy
6. Blackened Woods
7. The Twilight Haven
8. Frail Titan
9. Canvas
10. The Antique Man

DURATA: 01:04:14

Il 2010 è stato l'anno di debutto per numerosi act, a quanto sembra è arrivato il momento anche per i canadesi Viathyn che dopo un solo demo datato 2007 e un cambio in line-up nel ruolo di bassista hanno rilasciato quest'estate "The Peregrine Way".
E' un disco di power guitar oriented, inutile negarselo dato che dal primo ascolto avrete da subito l'impressione che diverrà certezza con il tempo che siano le asce a fare la parte del leone, lo stile in sé, tendente a più riprese a inserire una visione progressiva e a divagare nel folk sound, potrebbe farvi venire in mente i nomi più disparati, vi sono tratti epici degni dei bardi Blind Guardian, ci sono punti di contatto con gli Skyclad e passaggi che potrebbero riportare alla memoria i primi Helloween, è chiaro però che l'ispirazione sembra essere prettamente di matrice europea.
La formazione fondata nel 2006 da Tomislav e Dave Crnkovic rispettivamente cantante/chitarrista e batterista, è completata dalla presenza al basso da Alex Kot e all'altra sei corde di Jake Wright, ha ancora da lavorare su questo non ci piove, le pecche più evidenti però non sono legate alla struttura dei brani che sanno essere piacevoli e intriganti nel loro svolgersi sfaccettato e ricco di influenze, cosa che dopo aver messo su l'album e aver incrociato episodi come "Heathen Arise", "Through The Orchard", "The Twilight Haven", "Frail Titan" e la seducente acustica "Canvas" vi risulterà palese, quanto purtroppo a scelte poco accurate dietro il mixer.
Tomislav nell'eseguire le linee vocali è colui che subisce il trattamento peggiore, il volume è ridotto rispetto al resto costringendolo spesso e volentieri a finir sotto le chitarre che nei momenti in cui l'intreccio prog si fa più robusto non sono del tutto lucide, peccato, perché i Viathyn sembrano avere le idee chiare sul come voler suonare e sull'evoluzione da far intraprendere a delle tracce che oltrettutto sono discretamente arrangiate e adornate dalla presenza femminile di Camille Austria in "Sirenum Scopuli" e "Through The Orchard", da una buona prova solista del guest Sascha Laskow in "Sirenum Scopuli" e da un uso dei synth mirato a infondere la dovuta profondità senza perdersi in inutili scorribande troppo di moda da un po' di tempo a questa parte.
Chi in genere ha piacere nell'ascoltare creature che siano più sofisticate allontanandosi così dai classici standard che inondano giornalmente il metal di platter fotocopia dovrebbe dare una chance a "The Peregrine Way", il disco dei Viathyn per quanto ancora non perfetto è una boccata d'aria che va respirata a pieni polmoni.

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