lunedì 1 novembre 2010

MEMBARIS - Grenzgänger


Informazioni
Gruppo: Membaris
Anno: 2010
Etichetta: ARTicaz
Contatti: www.myspace.com/seelenmacht
Autore: ticino1

Tracklist
1. A Mind Full Of Captured Stars
2. Seelenmacht
3. Crossing The Borderline Of Event Horizon
4. Grenzgänger
5. Realisation Of The Demon
6. Einsamkeit
7. Remains Of Solitude
8. Acht

DURATA: 54:38

Devo essere molto sincero e ammettere che non ho mai sentito parlare prima di questo gruppo tedesco. "Grenzgänger", letteralmente significa “colui che si muove sul confine/limite”, è il terzo lavoro pieno di questo quartetto di Hessen. Ho già letto parecchio di buono a proposito del disco. Ora voglio verificare personalmente se tante lodi sono giustificate. La copertina è insolita per il black. È bianca e molto sobria. Il libercolo contiene parecchi schizzi in bianco e nero molto mistici e allucinanti. I testi, pure loro, escono parecchio dal seminato del black tradizionale.

Le prime note inviano un messaggio chiarissimo. Ci dicono che non ci troviamo confrontati con dei musicisti maldestri e alle prime armi. Gli arrangiamenti sono curati, le linee di chitarra limpide e gli strumenti molto affiatati. Parecchi dettagli inoculano vita alla musica e spingono l’ascoltatore a cercare le finezze fra le righe. I Membaris stuzzicano le orecchie dell’auditorio con parecchie astuzie. Un riffing sfrenato muta repentinamente in un passaggio lento e triste, sì, addirittura melodico. Una parte melanconica si trasforma da leggera brezza in una tempesta invernale gelida e inarrestabile. Inserti vocali sussurrati lasciano scorrere un brivido lungo la schiena.

Sarà capace questa formazione di presentare i pezzi in concerto come su disco, fornendo almeno la stessa intensità? Se fosse così, la performance sarebbe da non perdere.

Malelingue sostengono che i Membaris copino i Nagelfar. Forse qualche passaggio rinforza questa tesi. Non prenderei comunque troppo sul serio la critica. La formazione tedesca s’impegna veramente a fornire una pagnotta impastata con farina del proprio sacco. Questa registrazione richiede parecchi passaggi prima di permettere al discofilo esigente di accedere alla musica. Chi fosse abituato ad ascoltare metal in sottofondo, dovrà o rinunciare al CD o cambiare le proprie abitudini. "Grenzgänger" è una composizione con parecchie pretese che si apre solo alle persone disposte ad ascoltare in maniera approfondita le sue note.

Non sono il tipo che è continuamente alla ricerca del disco dell’anno. Affermo comunque arditamente che questo lavoro spicca dalla massa, offrendo parecchio filo da torcere al metallaro viziato.

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