lunedì 26 agosto 2013

EVILDEAD - Annihilation Of Civilization


Informazioni
Gruppo: Evildead
Titolo: Annihilation Of Civilization
Anno: 1989
Etichetta: Steamhammer
Contatti: Evildead, Box 3182, Alhambra, Ca. 91803 U.S.A.
Autore: ticino1

Tracklist
1. F.C.I. / The Awakening
2. Annihilation Of Civilization
3. Living Good
4. Future Shock
5. Holy Trials
6. Gone Shooting
7. Parricide
8. Unauthorized Exploitation

DURATA: 36:50

La copertina data al nuovo lavoro degli Evildead dal grande Ed Repka rispecchia le realtà dei nostri giorni. Le testate dei giornali non servono a rassicurare il pubblico. La guerra in Afghanistan sta finendo, il disarmo nucleare pare ancora essere lontano e la paura di catastrofi tecnologiche è onnipresente; sarà Bush, il nuovo presidente statunitense, in grado di portare un poco di calma a livello internazionale? Sarà il metal a salvare il Mondo?

La Steamhammer pare avere la manina d'oro nella scelta dei suoi gruppi in scuderia. Gli Evildead ci gratificano con il loro primo LP, dopo averci sollazzati con una demo e l'EP uscito l'anno scorso. Quelle due registrazioni ci offrirono un thrash aggressivo e di alto livello tecnico, grazie anche, ma non solo, alle qualità di Juan Garcia. Questi è indubbiamente uno dei migliori chitarristi metal sul mercato odierno.

Il 33 giri ci viene servito in una copertina apribile a libro che presenta all'interno tutti i testi sulla sinistra, mentre sulla destra ci sono la foto del gruppo, la lista dei membri e, cosa molto simpatica, quella dei roadie. Senza di loro una formazione sarebbe persa durante le tournée.

Poso la puntina nel solco per sentire l'introduzione, corta, intitolata "F.C.I.", preludio dell'inferno che sarà "The Awakening". La scala orientale d'entrata serve solo a mitigare la mitragliata che segue. Rabbia, violenza... tutti ingredienti di quello che potrebbe essere thrashcore dei più incazzati. Non ci sono dubbi: gli Evildead continuano a scavare nella vena scoperta agli inizî. La formazione intreccia una buona quantità di scale nella trama delle canzoni. Alcune sono annichilenti, come il passaggio spaccacollo a meno di un minuto di "Living Good" che, purtroppo, dura poco e appare in una sola occasione. A volte l'effetto è più importante del divertimento. Situazioni per pogare e per fare casino ne scoprirete a bizzeffe su questo lavoro, non temete. Vedo già una massa di thrasher spaccarsi le ossa a vicenda nel pozzo e corpi che si lanciano intrepidi dal palco. Un punto che trovo sia molto rilevante è la totale dominanza della tecnica nell'uso di tutti gli strumenti, tecnica che viene investita in violenza e non in seghe a manici e pelli. Altri punti forti del disco sono sicuramente "Holy Trial", pezzo molto complesso e variato con assoli da lacrime, e "Future Shock", che convince non grazie alla sua velocità ma piuttosto per il gioco fra le due chitarre.

M'infastidisce la produzione, molto moscia, che credo sarà un punto tanto criticato dagli ascoltatori. Non riesco a comprendere come possa succedere un "incidente" tale. Cacey McMakin non è un nome sconosciuto nell'ambiente metal, poiché ha già lavorato con gruppi come i Nuclear Assault e conosce perciò questo tipo di suono.

"Annihilation Of Civilization" è un album che troverà parecchi amici e offrirà tanto divertimento e una scarica di violenza gratuita! Tenete d'occhio le locandine dei vostri locali abituali per non perdere un'eventuale presenza live di questi statunitensi.

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