Informazioni
Gruppo: EDAQ (Ensemble D'Autunno Quartet)
Titolo: Dalla Parte Del Cervo
Anno: 2012
Provenienza: Alpi Occitane, Piemonte
Etichetta: Grand-Mere
Contatti: edaq.it - facebook.com/edaq.ensemble
Autore: Istrice
Tracklist
1. Bollito Crudo
2. Hanter-dro Du Trehic / Buxus Semper Virens
3. Valse À Bu
4. Polca Del Limousin / Di Corsa Acquattata
5. Acqua Scorre
6. Statebbuoni
7. Bourrée À Trois Temps / Bourrée Girasole
8. Rigodon
9. Morenic Hill
10. Chiaccherina / The Little African Sparrrow
11. Valse De Bardamu
12. Interplaygine / Interplay
DURATA: 67:47
Le Alpi Occidentali sono da parecchio tempo terreno estremamente fertile per il folk d'autore. Ultimo arrivo in ordine di tempo, ma non per rilevanza e qualità, direttamente dall'Occitania nostrana, quello degli EDAQ, acronimo per Ensemble D'Autunno Quartet. Un quartetto sui generis, a partire dal fatto che i ragazzi sono cinque in origine, sei oggi con l'ingresso in pianta stabile di Adriano De Micco (già conosciuto per aver collaborato con artisti di grande visibilità come Pino Daniele) alle percussioni. Sui generis per il modo spontaneo, istintivo e al tempo stesso raffinato ed elevato di manipolare la materia musicale, all'interno di un disco in cui la tradizione viene contaminata da impressioni elettroniche e momenti di totale libertà compositiva.
Forse il termine "folktronica" tirato in ballo dalla band stessa è esagerato (o forse ancora limitativo), tuttavia in taluni passaggi riesce a descrivere bene il contenuto del prodotto. Prima di addentrarmi però nella recensione vera e propria, concedetemi una brevissima presentazione dei membri della formazione, poiché credo sia fondamentale per comprendere fin da subito la grande varietà messa in campo: Francesco Basso alla ghironda, Gabriele Ferrero si occupa di violino, viola e mandolino, Flavio Giacchero suona clarinetto e cornamusa, Enrico Negro la chitarra acustica e infine Stefano Risso oltre alla sezione ritmica col contrabbasso è addetto anche ai sample e a tutto ciò che riguarda l'elettronica. Il panorama strumentale è davvero vasto e s'unisce a una totale eterogeneità d'esperienze pregresse da parte dei componenti, dal jazz d'improvvisazione al folk più tradizionale, alla scena alternativa e cantautorale nazionale (Risso collabora da tempo con Roy Paci e De Gregori).
Come già accennato in apertura, il risultato di questo sodalizio è un disco di grande spessore musicale e intellettuale, esplicitato nei suoi contenuti dalla band stessa al momento dell'uscita: rispetto per le tradizioni e libertà espressiva. La proposta si mostra ben radicata nel folk del loro territorio, l'Occitania, però non esita a riprendere in mano brani appartenenti alla cultura celtica o valzer d'oltralpe, a tratti strizzando l'occhio al folk balcanico, rivisitando costantemente, e a tratti "artisticamente", l'argomento, commistionandolo con momenti avvicinabili al jazz più d'avanguardia, a tratti difficilmente penetrabile, e con suggestioni elettroniche minimali sempre ben studiate, inserite con precisione matematica per spaiare le carte in tavola, talvolta accompagnando l'ascoltatore con sonorità più vicine all'ambient, talvolta spiazzandolo con sample più distorti e fastidiosi.
L'atmosfera è coinvolgente, contagiosa, ma al tempo stesso non frivola, ed anzi pervasa da un senso antico e primitivo di devozione per la musica e per la natura, il cervo eretto a totem di una sensibilità arcaica oggi pressoché dimenticata, totem dietro cui, racconta la band stessa, vengono raccolte le diverse personalità dei componenti.
"Dalla Parte Del Cervo" è un album d'esordio da assaporare, costantemente da scoprire, che trasuda talento, passione e soprattutto originalità, impresa non da poco se si considera la matrice antichissima su cui gli EDAQ costruiscono le proprie composizioni.
Gruppo: EDAQ (Ensemble D'Autunno Quartet)
Titolo: Dalla Parte Del Cervo
Anno: 2012
Provenienza: Alpi Occitane, Piemonte
Etichetta: Grand-Mere
Contatti: edaq.it - facebook.com/edaq.ensemble
Autore: Istrice
Tracklist
1. Bollito Crudo
2. Hanter-dro Du Trehic / Buxus Semper Virens
3. Valse À Bu
4. Polca Del Limousin / Di Corsa Acquattata
5. Acqua Scorre
6. Statebbuoni
7. Bourrée À Trois Temps / Bourrée Girasole
8. Rigodon
9. Morenic Hill
10. Chiaccherina / The Little African Sparrrow
11. Valse De Bardamu
12. Interplaygine / Interplay
DURATA: 67:47
Le Alpi Occidentali sono da parecchio tempo terreno estremamente fertile per il folk d'autore. Ultimo arrivo in ordine di tempo, ma non per rilevanza e qualità, direttamente dall'Occitania nostrana, quello degli EDAQ, acronimo per Ensemble D'Autunno Quartet. Un quartetto sui generis, a partire dal fatto che i ragazzi sono cinque in origine, sei oggi con l'ingresso in pianta stabile di Adriano De Micco (già conosciuto per aver collaborato con artisti di grande visibilità come Pino Daniele) alle percussioni. Sui generis per il modo spontaneo, istintivo e al tempo stesso raffinato ed elevato di manipolare la materia musicale, all'interno di un disco in cui la tradizione viene contaminata da impressioni elettroniche e momenti di totale libertà compositiva.
Forse il termine "folktronica" tirato in ballo dalla band stessa è esagerato (o forse ancora limitativo), tuttavia in taluni passaggi riesce a descrivere bene il contenuto del prodotto. Prima di addentrarmi però nella recensione vera e propria, concedetemi una brevissima presentazione dei membri della formazione, poiché credo sia fondamentale per comprendere fin da subito la grande varietà messa in campo: Francesco Basso alla ghironda, Gabriele Ferrero si occupa di violino, viola e mandolino, Flavio Giacchero suona clarinetto e cornamusa, Enrico Negro la chitarra acustica e infine Stefano Risso oltre alla sezione ritmica col contrabbasso è addetto anche ai sample e a tutto ciò che riguarda l'elettronica. Il panorama strumentale è davvero vasto e s'unisce a una totale eterogeneità d'esperienze pregresse da parte dei componenti, dal jazz d'improvvisazione al folk più tradizionale, alla scena alternativa e cantautorale nazionale (Risso collabora da tempo con Roy Paci e De Gregori).
Come già accennato in apertura, il risultato di questo sodalizio è un disco di grande spessore musicale e intellettuale, esplicitato nei suoi contenuti dalla band stessa al momento dell'uscita: rispetto per le tradizioni e libertà espressiva. La proposta si mostra ben radicata nel folk del loro territorio, l'Occitania, però non esita a riprendere in mano brani appartenenti alla cultura celtica o valzer d'oltralpe, a tratti strizzando l'occhio al folk balcanico, rivisitando costantemente, e a tratti "artisticamente", l'argomento, commistionandolo con momenti avvicinabili al jazz più d'avanguardia, a tratti difficilmente penetrabile, e con suggestioni elettroniche minimali sempre ben studiate, inserite con precisione matematica per spaiare le carte in tavola, talvolta accompagnando l'ascoltatore con sonorità più vicine all'ambient, talvolta spiazzandolo con sample più distorti e fastidiosi.
L'atmosfera è coinvolgente, contagiosa, ma al tempo stesso non frivola, ed anzi pervasa da un senso antico e primitivo di devozione per la musica e per la natura, il cervo eretto a totem di una sensibilità arcaica oggi pressoché dimenticata, totem dietro cui, racconta la band stessa, vengono raccolte le diverse personalità dei componenti.
"Dalla Parte Del Cervo" è un album d'esordio da assaporare, costantemente da scoprire, che trasuda talento, passione e soprattutto originalità, impresa non da poco se si considera la matrice antichissima su cui gli EDAQ costruiscono le proprie composizioni.