lunedì 8 aprile 2013

MIND HOLOCAUST - Condemned Souls


Informazioni
Gruppo: Mind Holocaust
Titolo: Condemned Souls
Anno: 2012
Provenienza: Spagna
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/pages/Mind-Holocaust/193661297311887
Autore: Mourning

Tracklist
1. Venomoust Beast (La Muerte)
2. Fast Ending
3. A Sad And Dark Hope
4. Steeped In Evilness
5. Condemned Souls
6. 1274 (First Heretic)
7. Perversion In Disguise
8. Ghost Colony
9. Still Dead
10. About The Shadows

DURATA: 40:01

La Spagna si sta dando parecchio da fare col death metal, negli ultimi anni sono arrivate davvero tante uscite in stile "old school" provenienti dalla penisola iberica e a questo carrozzone si accodano anche i Mind Holocaust, formazione di Salamanca che con "Condemned Souls" giunge al traguardo del secondo album.

Il sound è scuro, pesante e primordiale, le tracce si divincolano attraverso strutture mai troppo complesse e che nella maggior parte dei casi tendono ad attingere dal panorama statunitense. Di nomi ve ne verranno parecchi in mente, ma l'alta derivazione dal lavoro altrui non toglie il fatto che possiedono i requisiti per farsi ascoltare con interesse, nell'album vi sono infatti un paio di episodi come "Venomous Beast (La Muerte)", posta in apertura del lavoro, la pretenziosa "Ghost Colony", infoltita di collaborazioni (David Mendoza al basso nella seconda parte del pezzo, Sara Evil alla voce femminile e Carlos Mejìas al growl, con F.J. Melgar nel ruolo di narratore), "Still Dead" e "About The Shadows" che raggiungono il loro scopo senza troppi problemi e lasciando un più che gradevole ricordo all'udito.

La bestialità della musica dei Mind Holocaust viene piacevolmente corrotta da uno strano alone gotico pressante e che in più di una circostanza ne appesantisce ulteriormente il carico, è come se di tanto in tanto i Paradise Lost del periodo doom/death confluissero nella mistura di suoni e ciò la reputo, seppur a titolo personale, un buona soluzione in quanto l'atmosfera che si viene a ricreare è simile a quella che veniva esposta nei primissimi anni Novanta, dando così quel tocco di genuino che risulta essere assente in molte delle produzioni spacciate per "vecchia scuola" ai giorni nostri e in troppi casi abbastanza sterili sotto questo punto di vista.

"Condemned Souls" è un buon disco di death metal, forse la voce nelle sezioni più stridule non è proprio il massimo, tuttavia si rifà nei frangenti più profondi e bui. La prestazione strumentale mette in evidenza il buon operato del chitarrista, compositore e uomo dietro al mixer Oscar G. Comendador che si lancia più volte in aperture solistiche perlopiù ben fatte e inserite al momento ideale, si veda "Stepped Evilness." Infine sia la produzione che il settore grafico a cura di Néstor Allende si allineano con la visione schietta e diretta del sound, offrendo l'ennesima conferma al fatto che la passione e la voglia riversate nel vivere il death in una certa maniera possono dare ancora oggi dei frutti meritevoli di considerazione.

Non perdetevi dietro il solito circolo di domande, ascoltate, valutate e se la riposta che andavate cercando è semplicemente "death metal", allora i Mind Holocaust vi verranno in soccorso.

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