lunedì 17 giugno 2013

MOMBU - Niger


Informazioni
Gruppo: Mombu
Titolo: Niger
Anno: 2013
Provenienza: Italia
Etichetta: Subsound Records
Contatti: facebook.com/mombu
Autore: Mourning

Tracklist
1. Niger
2. 667 A Step Ahead Of The Devil
3. Adya Houn'to
4. Mighty Mombu
5. Carmen Patrids
6. Seketet
7. The Devourer Of Millions

DURATA: 37:36

I Mombu, duo composto da Luca T. Mai e Antonio Zitarelli, sono stati più volte ospiti della nostra 'zine, e nell'intervista realizzata con gli Spaccamombu — progetto di grande spessore cui collabora anche Paolo Spaccamonti — proprio Zitarelli aveva più volte ripetuto: "si progettano cose oscure, voi non lo sapete, non ci crederete ma...". L'entità di queste "cose oscure" non ci venne allora rivelata, ma la nuova uscita targata Mombu apre qualche spiraglio sull'argomento.

I musicisti nostrani avevano già dimostrato nei lavori passati ("Mombu" e "Zombi") di saper dare vita a una creatura fuori dal tempo, distante anni luce dalla cementificazione che avvolge la realtà urbana. La loro è infatti una forma musicale schizofrenica e primordiale, complessa nella sua ricerca dell'elemento che riconduca costantemente alla radice del loro essere, è una catena di montaggio che coinvolge elementi difformi, e contrariamente a quanto si possa immaginare le pulsioni metalliche, le vibrazioni del jazz e le atmosfere percussive tribali sanno fondersi, dando vita a una sorta di piano astrale in cui perdersi è inevitabile.

Ciò che fa di quest'album un disegno a parte, ma che rientra comunque negli schemi distintivi e personali del duo, rispetto al precedente "Zombi", è racchiuso nell'assenza di una immagine definita che possa sintetizzarne sia esteticamente che graficamente il dipanarsi. È un sentiero fitto, scuro e impervio nel quale distinguere i pericoli che vi si pareranno contro e che arriveranno da ogni direzione risulta pressoché impossibile. Su questo sentiero verrete deviati dall'acidità del sax di Mai, triturati dall'entrata in scena della chitarra dell'amico e collega Marco "Cinghio" Mastrobuono (Orange Man Theory e Buffalo Grillz) e drogati dalle invocazioni rituali affidate ancora una volta al percussionista africano Mbar Ndiaye, con le quali si sposa perfettamente l'esibizione ritmica ricca di fascino, mistero e pesantezza di Zitarelli.

A "Niger" bisogna arrendersi, ma non per questo lo si deve subire; è uno shaker in cui le distanze e la visione della realtà vengono deformate; ma anche, probabilmente la nevrosi che potrebbe condurvi all'illuminazione. Per questo indicarvi un brano piuttosto che un altro sarebbe inutile e riduttivo, non avrebbe alcun senso sezionare un'opera che deve essere assorbita nella sua interezza, senza spezzettarne l'ascolto in più riprese. Se incontrate difficoltà non mollate, l'esperienza che ne deriverà sarà sempre e comunque positiva.

Che la si chiami afro / grind, avanguardismo o semplicemente follia, l'arte marchiata a fuoco con la scritta Mombu spiazza e non delude; dimostra come non esistano ostacoli se c'è la volontà di far coesistere due mondi così apparentemente distanti e inconciliabili. Adesso deciderete voi quale uso farne, è possibile che "Niger" vi lasci pensare di avere tale libertà. In qualsiasi caso, è certo che adrenalina e contemplazione saranno lì ad attendervi, quale delle due prenderà il sopravvento? Sarete più attratti dalla cerimonialità di "Carmen Patrios" o dalla cattiveria sanguigna di "The Devourer Of Millions"? Premete "play" e poi si vedrà.

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