Informazioni
Gruppo: The Stone
Titolo: Umro
Anno: 2009
Provenienza: Serbia
Etichetta: Folter Records
Contatti: facebook.com/thestonehorde
Autore: Mourning
Tracklist
1. Umro
2. Zlo Je Uvek Korak Ispred
3. Krvav Ceo, Nigde Nijedne Rane
4. Prst Na Obaracu
5. Jesti Srca Ljudi
6. Sam Krenuo Smrt Svoju Da Nade
7. ...U Smrti
8. Kralj Je Umro
DURATA: 52:42
La musica della creatura serba dei The Stone era finita fra le mie mani nel 2012 grazie alla versione in cassetta del loro ultimo album "Golet". Andando a ritroso, ho avuto il piacere di ricevere "Umro", il disco che precede il lavoro summenzionato, e sin dalla prima volta che l'ho inserito nel lettore mi è stata data conferma d'aver utilizzato correttamente la parola "coerenza".
Il passato di questa band infatti, seppur recente, è ancorato a una rappresentazione black che si rifà a grandi nomi sia del panorama svedese che norvegese, trovando il modo di non divenirne uno sbiadito scimmiottamento, aspetto che rimarrà immutato successivamente. Citare quali siano le realtà da cui l'allora sestetto attinse non è forzatamente necessario, si parla di grandi nomi riconoscibilissimi. Ciò che invece è doveroso riconoscere sia alla realtà del tempo che a quella odierna è la buonissima capacità di canalizzare gli insegnamenti del passato, riversandoli in brani che, ricolmi di odio e furia, di melodia e momenti nei quali appaiono sparute parvenze death ed appena accennate 'n'roll, possiedono sia le doti muscolari che quelle atmosferiche adeguate. Tale aspetto attrarrà l'interesse di chi è alla ricerca di black metal grezzo e solido, ma di tanto in tanto lievemente più affascinante, come avviene in "Prst Na Obaracu".
"Umro", con pezzi quali "Krvav Ceo, Nigde Nijedne Rane" e "Jesti Srca Ljudi", riprova d'aver dato alle solide basi costruite di anno in anno una quadratura. È un album che fa della sua natura anni Novanta una vera e propria arma in più e, grazie al buon operato dietro al mixer che garantisce alla strumentazione i dovuti spazi (le linee di basso in quest'occasione sono state realizzate dai due chitarristi Kozeljnik e Demonetras, nutrendosi di una più che discreta visibilità all'interno del complesso), possiede una forma magari non personale, tuttavia quantomeno completa.
In definitiva: se i The Stone vi fossero già capitati all'orecchio con episodi differenti da questo, potreste concedere loro ancora un po' del vostro tempo, inoltrandovi nell'ennesimo ascolto di buona fattura. Se invece in precedenza non vi fosse stata l'occasione e vi capitasse fra le mani proprio tale capitolo discografico, non negategli una possibilità e godetevelo per ciò che è: black metal.