lunedì 21 giugno 2010

SULPHUR


Informazioni
Autore: Mourning

Formazione
Thomas Skinlo Høyven - Voce
Øyvind Madsen - Chitarra, Tastiera e Programming
Vegard Hovland - Basso
Eivind Huse - Chitarra
Erik - Batteria

Do il benvenuto ai norvegesi Sulphur, a cui farò alcune domande. Ciao ragazzi, come state?

Thomas: Ciao. Tutto bene, ci stiamo godendo la neve qui in Norvegia. Inoltre siamo felici che il nostro secondo album “Thorns In Existence” sia stato pubblicato anche fuori dalla Norvegia e stiamo aspettando qualche recensione per sapere cosa ne pensa la gente.


Come faccio sempre, vi invito a presentare la band a coloro che non hanno avuto il piacere di conoscere o ascoltare la vostra musica.

Thomas: I Sulphur sono una band di metal estremo sperimentale da Bergen, Norvegia. È difficile catalogare la nostra musica sotto un genere poiché incorporiamo diversi elementi da molti generi ma volendo potremmo dire che è Blackened Death Metal con elementi Thrash, Prog (e qualche synth psichedelico). I Sulphur esistono da dieci anni ma solo negli ultimi cinque ha iniziato a succedere qualcosa. Abbiamo pubblicato due demo e due full ed il secondo album "Thorns In Existence" è disponibile in tutto il mondo. Il primo album "Cursed Madness" è uscito per la Osmose Productions ma ora abbiamo un contratto con la label di Bergen, Dark Essence Records.


Siete tornati dopo due anni dal vostro debutto ufficiale "Cursed Madness", acclamato dalla critica e dai fan, com’è nato "Thorns In Existence"?

Thomas: Quasi tre anni per essere precisi, poiché "Thorns In Existence" è stato pubblicato prima in Norvegia il 9 Novembre 2009 e non è uscito nel resto del mondo prima del 1 Marzo 2010. Per ora abbiamo ricevuto recensioni per la maggior parte norvegesi, ma anche qualcuna fuori dalla Norvegia. La maggior parte delle recensioni sono molto positive e a molti recensori piace il fatto che facciamo musica diversa dalle altre band Black/Death. Apprezzano che usiamo una ricetta diversa e che otteniamo un risultato più interessante che si discosta dagli standard usati da quasi tutte le band, ma che comunque otteniamo il feeling del vecchio Black Metal norvegese con un tocco di Death Metal americano.


Qual è per voi la più grande differenza tra i due album?

Øyvind: Ci sono molte differenze tra i due album; il sound è abbastanza diverso, penso che la produzione e la qualità di "Thorns In Existence" siano migliori. Penso anche che "Thorns In Existence" sia un album più completo riguardo alla qualità delle tracce, perché l’album è stato scritto in un arco di tempo minore rispetto a "Cursed Madness". Il primo album è stato composto in sei anni, quindi il risultato è che tra le canzoni c’era molta differenza. Per me "Cursed Madness" è formato da due album diversi uniti in uno. Le canzoni più vecchie risalgono al 1999 e le più recenti al 2006, penso che la distanza sia troppo grande.


Il nuovo album è abbastanza vario, ci sono tracce marziali come "The Puryfing Flame" e "Into Nothingness" e altre con un animo atmosferico/progressivo come "Luna Noctiluca" e "Throne Of Illusion". Come unite questi aspetti diversi? Qual è il background musicale dietro il vostro lavoro?

Øyvind: Beh, che dire... Quando scrivo musica cerco di renderla più interessante che posso senza strafare. Fare musica complessa lancia una dura sfida verso gli ascoltatori, perciò devi dargli una spinta prima di giudicarla, secondo me. Cerchiamo di mischiare Black metal, Death metal e "altra roba", come unisco questi diversi aspetti? In realtà non lo so, è solo quello che c’è nella mia testa e non è facile da spiegare, hehe. Mi sono ispirato molto al Prog Rock degli anni ’70. Band quali Camel, Genesis, King Crimson e anche molte band Progressive Rock italiane mi hanno ispirato. Se mischi il Prog Rock con Black Metal, Death Metal e Metal in generale, ottieni i Sulphur.


Uno dei migliori aspetti in "Thorns In Existence" è che è raffinato e complesso in alcune parti ma generalmente coinvolge con facilità! Come create una canzone? Lavorate insieme o in gruppi diversi?

Øyvind: Finora ho sempre composto e sistemato quasi tutta la musica nel mio home studio. Quando ho una canzone pronta la invio agli altri membri così che possano esercitarsi e impararla. Quando tutti sanno come suonare la canzone ci troviamo in sala prove e la suoniamo. Ora io, Erik e Eivind abbiamo iniziato a lavorare su materiale nuovo, perciò ora stiamo provando a lavorare più in gruppo. Il problema del lavoro di gruppo è il tempo. Tutti noi abbiamo un lavoro e qualcuno di noi ha anche figli, e questo rende più difficile lavorare in gruppo.


Chi è l’autore dei testi? Di cosa parlano?

Thomas: Scrivo io i testi. La maggior parte di essi parla della stupidità umana. Parlano di come creiamo religioni e dei così buoni e divini che siamo costretti a uccidere o torturare tutti coloro che si oppongono alla loro bontà. Cerco di usare un po’ di ironia per mostrare la crudeltà di molte religioni che acceca la gente oltre ogni logica. Parliamo delle cose idiote che fanno alcune persone per ottenere la salvezza e di come nuotiamo nel sangue umano, talmente accecati che neanche lo vediamo. Alcuni testi parlano della guerra tra le così dette forze del bene e forze del male e altri parlano del bisogno dell’umanità di finire se ci deve essere una speranza.


Erik ha suonato con band importanti come Aeternus e Gorgoroth, mentre Øyvind e Eivind suonano con i Vulture Industries, un’ottima band Avant-garde Black Metal (ho apprezzato molto "The Dystopia Journals"). La vostra esperienza musicale ha condizionato il lavoro con i Sulphur, anche involontariamente? O cercate di tenere queste influenze lontane dal vostro stile attuale?

Øyvind: Cerco di separare le due band più che posso, a volte può essere difficile, ma penso che ci stiamo riuscendo. I Sulphur sono più estremi dei Vulture, perciò credo che le due band siano molto diverse tra di loro. Finora non ci sono stati problemi di questo tipo.


Oggi, nel mondo Metal, la frangia estrema è la più popolare; quali band moderne secondo voi sono ancora estreme e soprattutto true?

Øyvind: Non mi importa del fatto che una band sia true o no. Per me non ci sono band Black Metal true, solo quelle che suonano bene e quelle che suonano male. Alcune band che sono ancora molto buone sono Immortal, Enslaved, Helheim e Taake.


Come vedete la scena musicale nel vostro paese? È ancora rigogliosa? Quali band dell’underground consigliereste ai nostri lettori?

Thomas: La scena norvegese è sempre crescente e band nuove nascono continuamente. Alcune band più vecchie si sciolgono ma ogni membro probabilmente inizierà un nuovo progetto, e i membri di queste nuove band quasi sicuramente suoneranno in più di un gruppo, quindi non è facile farsi notare in mezzo a tutte queste band. Personalmente credo che ci siano troppe band e non ci sia modo di emergere in mezzo ad esse, però si può dire che con così tante band c’è anche molta musica di qualità. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia, ovvero che le band scarse sono il doppio. Band che consiglio: Galar, Cor Scorpii, Sworn e Vulture Industries.


Ho avuto il piacere di parlare con voi su Myspace, quanto sono importanti i social network per l’industria musicale, e cosa ne pensate voi?

Øyvind: Penso che i social network siano importanti nell’industria moderna. Tutti cercano musica su internet ed è importante per una band essere disponibile nel mercato odierno. Dobbiamo adattarci tutti all’era digitale. Oggi un artista per sopravvivere deve fare molti concerti e vendere molta merce.


State preparando qualche concerto o state lavorando su materiale nuovo?

Øyvind: Entrambe le cose. Stiamo cercando di preparare un tour europeo, ma non è facile poiché non abbiamo un’agenzia di booking. Abbiamo fatto qualche concerto in Norvegia l’anno scorso e ora stiamo cercando di fare qualcosa in Europa. Nel tempo libero lavoriamo al nuovo materiale.


C’è qualche possibilità di vedervi in Italia prossimamente?

Thomas: Possiamo solo sperarlo. Pensiamo sempre a fare un tour e a trovare tempo per farlo ma costa molto quando si è una band piccola come noi. Se nessuno ci prenota per un concerto dobbiamo pagare noi per farlo con i nostri soldi e siccome non siamo ricchi non è sempre facile. Se ci sarà una possibilità ci vedrete in Italia e possiamo solo sperare che ciò non succederà in un futuro troppo lontano.


L’intervista è finita, potete lasciare un messaggio per i nostri lettori.

Thomas: Hail metallari italiani. Se voleste sentire del buon Black/Death norvegese dovreste provare il nuovo album dei Sulphur "Thorns In Existence". Non è un album che capirete al primo ascolto, quindi ascoltatelo due o tre volte e vi sbalordirà. Saluti dai Sulphur, da Bergen e dalla Norvegia.

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