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lunedì 7 giugno 2010DUSTEROID - TyrannosonorInformazioni Gruppo: Dusteroid Anno: 2010 Etichetta: Autoprodotto Autore: Mourning Tracklist 1.Defy 2.Highroller 3.Tomahawk Storm Troopers 4.Whiskey Overdose 5.Imprisonment 6.The Rolling Head 7.Holy Sin 8.Dusty Road Tracklist: 53:16 Lo stoner impazza, il movimento cresce e le realtà da seguire diventano innumerevoli e sempre più piacevoli: come può fare un povero cristo a seguire tutte le uscite? Impossibile. Tocca oggi ai Dusteroid ricevere il mio omaggio, la band inglese, con un già un album all'attivo "Albedo Zero" datato 2004, si muove dentro una scena in fermento costante. Ritornano a distanza di sei anni con il nuovo "TyrannoSonor" e son dolori di gioia quelli che ci regalano, lasciate dietro le spalle le pecche dovute all'immaturità stilistica e a una forma derivativa malsfruttata del primo lavoro, con questo platter il centro è stato realizzato. Tira aria fottutamente da party, riff grassi e massicci che incitano a scolarsi più velocemente possibile litri di bionda preferibilmente in buona compagnia, questo è lo scenario che i brani disegnano con la loro carica desertico/heavy dedita a un divertimento scatenato. Corrosion Of Conformity, Alabama Thunderpussy e per rimanere in territorio britannico gli Orange Goblin appaiono a più riprese, non come semplici influenze ma come spirito guida, non rendono la prova un semplice frutto dovuto agli ascolti assimilati ma una devota e animata messa in moto di istinti. Gli otto episodi, tranne qualche lieve zoppicata in "Imprisonment", sono pienamente trascinanti, uno sbatacchiare forsennato soprattutto quando le ritmiche southern appesantiscono facendo grondare il sound di calore sabbioso "Holy Sin" o pregne di ardore settantiano, combattuto fra lo spingere della psichedelia rock e la vena bluesy che contraddistingue tracce come "Tomahawk Storm Troopers" e "Whiskey Overdose". Nella seconda citata sarà il giro o qualcosa al suo interno ma l'inizio sembra tirare in ballo il "Roadhouse Blues" mitico inno dei Doors del mai dimenticato Jimbo. Lo stoner ruvido dei loro connazionali vien fuori invece in "The Rolling Head" e "Dusty Road", segnate così come le altre canzoni dalla prestazione vocale del chitarrista/cantante Dimitris Blanos che nelle tonalità più scure ricorda il miglior Phil Anselmo. La coppia formata da Tjay Tarantino al basso e Sammy Forway alla batteria crea basi facendo quanto di meglio si possa chiedere a chi deve saper dare potenza al motore per poi delicatamente trovare attimi in cui prendersi pause dove offrire spazio a una piena espressività strumentale e anche in questo caso la vena solistica di Blanos supporta non poco la causa. "TyrannoSonor" è curato nei minimi dettagli, produzione pulita e potente e un package cartonato apribile a più ante dove viene rappresentata la città di Londra sotto assedio da pioggia di meteoriti, un'opera veramente egregia. I Dusteroid hanno fatto un salto di qualità evidentissimo, perché non dar loro una possibilità? Amanti del genere l'acquisto è caldamente consigliato. |
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