Informazioni
Gruppo: Arc Of Ascent
Anno: 2010
Etichetta: Astral Projection
Autore: Mourning
Tracklist
1. Universal Form
2. Cosmic Eye
3. The Inner Sign
4. Absolution In Light
5. Godhead
6. Master Of The Serpents
DURATA: 45:55
Quando si vuole ascoltare della buona musica la data di nascita o la provenienza della band contano realmente poco. I Neozelandesi Arc Of Ascent arrivano al debutto con "Circle Of The Sun" rilasciato nel marzo di quest'anno, e dal tipo di sound a cavallo fra Inghilterra e U.S.A. dare quasi per scontato che venissero da una delle due nazioni citate ci poteva anche stare.Il trio si presenta con un rock psichedelico dai tratti doomeggianti e space che attinge profondamente nella corrente anni Settanta dai padri fondatori dello stile Black Sabbath e Hawkwind, al tempo stesso trovano punti di contatto con la vena più heavy portata in auge dagli Spiritual Beggars di Michael Amott.
Il mastermind della band è Craig Williamson conosciuto nell'underground per il suo passato in formazioni quali Datura e Lamp Of The Universe, il musicista oltre il ruolo di bassista/cantante si cimenta con l'uso di sintetizzatore, tanpura, sitar ecc., alla chitarra ritmica/solista Matt Cole Baker e dietro le pelli John Strange.
I brani sono dei veri e propri gioiellini, le esperienze passate di Williamson si fanno strada anche nel lavoro degli Arc Of Ascent, il mood orientaleggiante che ogni tanto appare come a esempio in "Cosmic Eye" è parte del bagaglio artistico che si porta dietro da tempo.
Proprio con l'accoppiata iniziale "Universal Form" e "Cosmic Eye" ci si rende conto di quanto le capacità della band siano sviluppate e mature, il sound è pieno, ricco, ogni singolo strumento lo irrobustisce, non vi sono orpelli inseriti solo per far presenza, anche la minima sfumatura ha il proprio definito e motivato perché.
Il misticismo ipnotico che avvolge la release è percettibile sulla pelle, lasciandovi andare liberamente al naturale discernere delle note nella ricerca verrete inghiottiti da un vortice caldo e piacevole così che "The Inner Sign", dotata di un drumming solido e un riffing ripetuto allo sfinimento come una catena mentale dal suono spaziale, vi attanaglierà senza via di scampo.
Situazione che si riproporrà quasi nei medesimi termini con la successiva "Absolution In Light", il pregio più importante di queste canzoni è che pur muovendosi in territori musicali conosciuti a chi ama il genere, non risultano inchiodate a cliché standard, non vi è noia o attimo in cui ci si stacchi dall'ascolto, si è completamente assorbiti.
Il trip continua e "Godhead" non fa che acuirlo, lo stoner è di casa basta solo chiamarlo a gran voce, come se già non ci fossero stati somministrati abbastanza adrenalina e acidi vari, più dura ma sempre con l'effetto Roypnol in mode on, la traccia ci guida in uno stato di catalessi alla conclusiva "Master Of The Serpents" ennesima riprova delle virtù compositive degli Arc Of Ascent.
Tutto il repertorio sinora esibito viene proposto nuovamente combinato in maniera diversa trovando il modo ancora una volta di tenere incollato l'orecchio sino allo scandire dell'ultima nota.
I meriti dei ragazzi sono sconfinati, singolarmente le prove sono impeccabili, sono realmente una cosa sola, tale fusione di menti si percepisce evidente col passare del tempo. Non vi è brano dove uno dei tre possa venir sostituito o semplicemente spostato di una virgola, le vocalità, sia per quanto riguardano l'espressività evocativa donata ai testi sia quando le voci si librano divinitorie e sconfinate nell'immenso spazio creato dalla musiche, hanno il compito fondamentale di essere una guida che culla e accompagna il viaggiatore nella rotta intrapresa.
Suono possente, musica da sballo, non so davvero cosa si possa chiedere di più a un disco simile, gli Arc Of Ascent si rivelano una sorpresa con i controfiocchi, scartateli, inseriteli nello stereo e godeteveli preferibilmente in solitudine, date la possibilità al loro modo di esprimersi d'entrarvi dentro, "Circle Of The Sun" vi porterà in giro per l'universo, divertitevi.
