Informazioni
Gruppo: Metherra
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Mourning
Tracklist
1. With Our Eyes Shut Blindly We Aim For The Next In Line
2. He Who Devours Our Land
3. Thou Whore Of This Haven
4. This Oblivion Gate
5. World Of Discord
6. Aftermath
DURATA: 28:22
La Norvegia è terra più conosciuta per il black che per il movimento death metal anche se di nomi buoni ve ne sono stati e ve ne sono tuttora, penso a esempio a Cadaver/Cadevr Inc. o ai Blood Red Throne.
I Metherra sono una giovane realtà ma che ha le idee molto chiare, già da un primo ascolto veloce la band mi aveva impressionato per l'impatto e la prestanza delle tracce di questo loro secondo demo intitolato "World Of Discord", dopo vari passaggi me ne sono innamorato.
Per fare un paragone, per quanto azzardato, pensate a una fusione fra gli Enslaved, il death svedese dell'era dorata Gothenburg e la passionalità più arcigna del death metal e avrete a che fare con il sound di questi ragazzi.
Sei brani che fra aperture melodiche, violenza sparata death, attimi quietamente malinconici e aperture in clean epicamente vichinghe si innalzano come muri solidamente ben costruiti.
Già nell'opener "With Our Eyes Shut Blindly We Aim For The Next Line" come nella titletrack "World Of Discord" gli echi della formazione di Grutle Kjellson si presentano, molto più presenti nella seconda citata che maggiormente espone il fattore dedito all'evocatività di stampo nordico.
"Thou Whore Of This Haven" nel momento in cui molla leggermente la presa da ritmiche sostenute fa emergere un lato sensibile e intimo che prende piede ancor più quando la chitarra solista inizia a ricamare un assolo melancolico che decadente segna l'incedere dopo la metà del terzo minuto, "Oblivion Gate" si distingue invece per la varietà nel riffato e per una progressiva brutalità che la rende la traccia regina del mini lavoro.
Curato nel dettaglio sia dal punto di vista della produzione ben definita e possente, sia da quello che riguarda l'artwork con un lavoro ben fatto, "World Of Discord" è un vero gioiellino.
Dato che è limitato a sole centocinquanta copie consiglio agli amanti del death metal di non farselo scappare.