Informazioni
Gruppo: Lik
Anno: 2010
Etichetta: Frostcald Records
Autore: Mourning
Tracklist
1. Prolog
2. Syner
3. Viterskog
4. Åkallelse
5. Varulvsvals
6. Begravd (Epilog)
DURATA: 38:14
Secondo capitolo del solo project di Graav degli Armagedda, i Lik, con "Besvärtade Strofer" proseguono con il percorso già segnato dal debut "Må Ljuset Aldrig Nå Oss Mer".
Anche questa volta la musica del musicista svedese rivede luce grazie al lavoro della russa Frostscald che ha provveduto nel ristampare tutti e tre i lavori da lui pubblicati.
Si parla quindi di un album che riparte dalle strutture scarne e minimali che avevano già creato l'ossatura del precedente, si ripropongono anche le atmosfere cupe e grevi così come la vena dark e occult rock, nulla in pratica che già non sia stato sviscerato ma come un successore coerente e calato nella realtà che Graav intende proporre non c'era d'attendersi chissà quali svolte.
In alcuni punti si può riscontrare un collegamento con "De Mysteriis Dom Sathanas" per quanto riguarda la dimensione sensoriale e non di sicuro per la composizione strumentale che punta sempre su una base di richiamo Darkthrone infarcita di influenze Ved Bues Ende soprattutto per quanto riguarda il comparto delle linee vocali pulite, dato che le rimanenti sempre in ambito clean sembrano poggiare su un aspetto tendente al gotico.
Il suono gode di aperture ampie e trascinate come si può notare in maniera evidente in "Viterskog" dall'incedere spettrale, la semplicità dei brani prodotti è al tempo stesso croce e delizia del disco, risultano piacevoli come "Syner", fantastica quando fa il suo ingresso l'organo ma poco propensi a durare sul lungo corso relegando il platter al ruolo d'ascolto casuale.
"Akallelse" ripropone un ritmo leggermente più sostenuto già presente nella precedente, si prende le dovute pause in cui brevi sprazzi di psichedelia fanno capolino ma essenzialmente punta su una ricetta black'n'roll nuda e cruda.
Con "Begravd", epilogo di "Besvärtade Strofer", viene riportata alla mente la figura dei Bathory, la poche parole appena sussurate su note dolciastre e folkeggianti concludono la seconda prova della trilogia Lik.
Tirando le somme, sia come produzione che stile i due episodi si assomigliano, è quindi cosa facile che se aveste già ascoltato "Må Ljuset Aldrig Nå Oss Mer" trovandolo di vostro gusto questo suo successore vi risulti altrettanto piacevole.
Consiglio comunque a chi volesse avvicinarsi al progetto d'iniziare dal primo per fare in modo che il processo musicale si compia, dirigendosi nel giusto verso e con forma completa.