Informazioni
Gruppo: Neolith
Anno: 2010
Etichetta: Psycho Records
Autore: Mourning
Tracklist
1. Thus I Fulfillled His Will (Intro)
2. The Dark and Light In One
3. A Prayer
4. Fright Emblazoned On Faces
5. Limes Inferior
6. That Sorrowful Feast Of The Damned
7. Asar Un-Nefer
8. Idimmu Expecting
9. The Most Excellent Charm Against The Son Of Liar
10. Hallowed Be The Signs!
DURATA: 50:32
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"We Want This Album To Be "An Epitaph" For Fil (R.I.P.) Brother".
Il disco è una ennesima evoluzione anche per quanto riguarda il suono, la band infatti ha negli anni cambiato più volte direzione partendo da una base doom/death poi death/black ora legata al secondo stile con un approccio influenzato dall'atmosferico.
Non ci troviamo davanti a un capolavoro ma a un album onesto, molti dei brani potevano esser elaborati meglio, si notano le influenze classiche della scuola polacca di matrice Vaderiana così come altre band in mente vi verranno senza però raggiungere i picchi ottenuti da molti degli act che potrete accomunare nel corso delle loro carriere.
Le divagazioni thrash in "Prayer" o il bel solo in "Fright Emblazoned On Faces" confezionato da Vogg dei Decapitated in uno dei pezzi che pulsano e trasmettono le vibrazioni più inclini alla tipologia di musicale che si sono proposti di presentare, unito a buoni spunti sparsi in "Limes Inferior", "Asar Un-Nefer" e "That Sorrowful Feast Of The Damned" dove Taff dei Black River presta voce e vi è una sezione tribale con aggiunta di flauto più che interessante, oltre questo non c'è molto altro d'ascoltare che non sia conosciuto.
Una prova standard per i canoni della scena nazionale, una buona dose di melodia, l'innesto dei synth per infondere profondità e quel tocco d'atmosfera in più che purtroppo incidono poco sul discernere di un album che ha fasi di stanca nette come si può percepire in una "Idimmu Expecting" che pur riproponendo sul finire la soluzione già antecedentemente chiamata in causa in "That Sorrowful Feast Of The Damned" non ne possiede la stessa efficacia e una "The Most Excellent Charm Against The Son Of Liar" quasi tunzettona che poco s'incastra col resto del composto.
Non è neanche una mancanza d'idee quanto un'assenza di sviluppo d'esse, "Individual Infernal Idimmu" è allo stato embrionale, semplice o troppo istintivo, in certi casi forse troppo per quel che vuole rappresentare.
Se la prova strumentale come esecuzione ha poco di cui farsi rimpiangere, non è lì la pecca, la produzione pulitina non ha aiutato a dare quella spinta a un prodotto così rudimentale nell'animo.
I Neolith possiedono tutte le carte in regola per creare un disco di valore, il passato lo testimonia, il presente è un nuovo punto di partenza, tocca adesso darsi un futuro ripartendo da quel che c'è di buono in "Individual Infernal Idimmu", se vogliono ritagliarsi un piccolo spazio nella folta schiera di formazioni valide che danno vita a una fra le meglio assortite fucine metal europee e non solo, devono andare oltre a ciò che hanno sinora dato.