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lunedì 28 giugno 2010DEMONIC DEATH JUDGE - KneelInformazioni Gruppo: Demonic Death Judge Anno: 2010 Etichetta: Autoprodotto Autore: Mourning Tracklist 1. Kneel 2. Beneath The Monument 3. Feast 4. Spiral 5. Fire In The Eyes 6. Carlyle DURATA: 45:28 Nuovo lavoro per i finlandesi Demonic Death Judge, "Kneel", sei pezzi per ben quarantacinque minuti di musica. Il sound è legato al movimento stoner/sludge, pesante, scuro, forte di scelte tese a non complicarne l'andare quanto a renderlo più diretto possibile, un pugno in faccia che non si risparmia assoli corposi, ritmi sostenuti sfondacranio e passaggi fangosi resi ancor più arcigni dalla vocalità tendente allo scream del singer. I brani, per quanto siano tutti di più che discreta durata, non soffrono cali di tensione grazie a varianti non continue ma puntanti a snellire la mole massiccia, le melodie che s'intrecciano internamente a "Beneath The Monument" a esempio donano un che di onirico così come il suo finire quasi drone dalle movenze cupe ci trasporterà mentalmente in altra dimensione. Atmosfera celestiale decadente si crea nella parte iniziale di "Feast", la canzone diventa dopo poco un muro alto e possente, il cantato continua nel tessere linee nervose e arrabbiate acquisendo vitalità dal muddy style da cui i riff traggono linfa. La natura musicale di gente come Ufomammut, Iron Monkey, Sourvein, Reverend Bizzare o Elictric Wizard, è riscontrabile a più riprese nello stile dei Demonic Death Judge intriso di una consistente acidità di fondo, flavour settantiano e psichedelia statico/ipnotica che in certi attimi vien fuori improvvisa come un fungo ricreata da una ridondanza continua che attrae come in alcuni frangenti riscontrabili in "Spiral". Molto bella la conclusione acustica di "Fire In The Eyes" dal tocco naturalistico che precede il colosso e conclusiva traccia "Carlyle", strumentale libero di dar sfogo alla chitarra solista che si esibisce in un lungo e carismatico sodalizio solistico con la base pachidermica lì a sostenerne l'incedere voluttuoso. Intorno al settimo minuto s'inserisce il suono di una sirena in un primo tempo alla ribalta per poi venire inglobato dalla musica che riprende il suo corso per poi scemare improvvisamente e far conclude proprio al suono ospite la canzone. C'è anche una sorpresa nel suo finire ma non vi svelo qual'è, lasciamo un po' di suspense. "Kneel" ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato dagli adoratori dello stoner/sludge, non vi è nulla che non sia stato sviscerato anche se tratti personali verranno fuori ogni tanto, la band sta maturando e segue un percorso evolutivo naturale che sta dando i propri frutti. Seguite il genere? Compratelo avrete una chicca in più in casa, male non può farvi. |
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