lunedì 28 marzo 2011

TITANS EVE - Divine Equal


Informazioni
Gruppo: Titans Eve
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/titanseveofficial
Autore: Mourning

Tracklist
1. Mourning Star (Intro)
2. Judgment
3. Becoming The Demon
4. Into The Fire
5. Serpent Rising
6. Tides Of Doom
7. Dusk
8. Nightfall
9. Living Lifeless
10. Searching For Nothing
11. The Divine Equal

DURATA: 37:50

Il Canada continua a sfornare band mantenendo un ritmo incessante, i Titans Eve appartengono alla scena di Vancouver e arrivano al debutto con "The Divine Equal" dopo aver prodotto il solo ep "Into The Fire" nel 2009 ed essersi fatti le ossa on stage condividendo il palco con act quali Exodus, Moonsorrow e Finntroll.
I ragazzi tengono il piede in due staffe, se da un lato ci troviamo dinanzi a un platter che conosce e dimostra di voler aggredire con la violenza caratteristica dell'old school, dall'altro è evidente che l'attitudine catchy, i refrain orecchiabili e le melodie spesso più che solamente accennate strizzino l'occhio all'ultima ondata di thrasher pulitini.
In certi momenti l'approccio dei Titans Eve ingloba i già citati Exodus, i nuovi Kreator, i Paradise Lost accoppiandoli con una sin troppo sfrontata vena Trivium che alleggerisce non di poco l'impatto.
Brani ben assemblati come l'opener "Judgement" e la successiva "Becoming The Demon" raccontano la storia dei Titans Eve, sono veloci, equilibrati nel mostrare le due facce musicali della formazione e insieme all'arrembante presa di posizione di una "Tides Of Doom" dal ritmo martellante si rivelano gli episodi migliori del disco.
I difetti di "Serpent Rising" si notano non tanto nel riffing discreto quanto nel drumming che fornisce poca spinta, "Into The Fire" sembra uscita dal periodo di svolta dei Paradise Lost dove le influenze thrashy avevano dato vita a un piccolo capolavoro intitolato "Icon", non raggiunge i picchi di splendore dei pezzi contenuti in quel platter ma si difende bene, stesso discorso vale per "Nightfall" con la pecca legata al comparto vocale non sempre in linea con la canzone.
Il trio finale che vede sbattersi "Living Lifeless", "Searching For Nothing" e la titletrack ripercorre il già sentito in antecedenza mantenendo ben salda la posizione durante l'attacco ma non colpendo particolarmente forte, una situazione di stallo godibile e che conclude "The Divine Equal" senza vincitori né sconfitti.
I Titans Eve non hanno grosse limitazioni di tipo formale, i cori in background potevano esser meglio supportati dalla produzione che li relega sin troppo dietro quasi annullandoli e la batteria andrebbe alzata di volume per aumentare la spinta ma nel complesso l'album una volta inserito nello stereo il suo compito lo svolge e discretamente.
Il problema reale è legato al target d'ascolto, è troppo moderno per piacere agli old schooler ma nello stesso tempo tenta di non rompere il cordone ombelicale con il carattere primorde del genere? La via di mezzo mi auguro che in questo caso sia solo una fase di transizione momentanea, trovate una direzione e identità sulle quali impostare il proprio futuro i Titans Eve dovranno solo mettersi a fare ciò che piace loro, suonare thrash e ne sono davvero capaci.

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