lunedì 1 aprile 2013

SHABDA - The Electric Bodhisattva [Akh.]


Informazioni
Gruppo: Shabda
Titolo: The Electric Bodhisattva
Anno:2013
Provenienza: Italia
Etichetta: Paradigms Recordings
Contatti: facebook.com/shabdaofficial - shabdahq.bandcamp.com
Autore: Akh.

Tracklist
1. Canone Del Termine Del Tempo
2. Satyarth Parkash
3. Goldspermhumus
4. Samadhi Nirvikalpa
5. The Um - Lah Tiger, Devourer Of Void

DURATA: 01:00:01

Mi ritrovo oggi a proseguire quel complesso disegno che mi sono prefisso, con la parte centrale di una trilogia che ho presentato nel lavoro di TMK e che prosegue con l'esordio di Shabda ("Vibrazione", intesa anche come movimento originale di Creazione), edito presso la prestigiosa Paradigms Recordings.

Il nostro Dope Fiend ha già operato in maniera perfetta per descrivere cosa si muove in questo lavoro di Shabda e francamente non credo di poter aggiungere altro a tanta verità, vi invito piuttosto a leggere la sua opinione. Come posso quindi svolgere il mio lavoro? Cosa potrebbe spingere voi lettori a cercare Shabda?

La fortuna vuole che conosca Marco Castagnetto e Anna Airoldi, e possa vedere aperte le porte della Redhouse, il vero cuore pulsante di Shabda e delle sue emanazioni.

Il Cuore credo abbia una funzione fondamentale per illustrare "The Electric Bodhisattva", il suo battere perpetuo, incontrollato, ritmico, la base per ogni movimento fisico che abbia un senso migratorio in altre dimensioni: mentre scrivo Anna ci accompagna col il sitar e una argentina pioggia tende a vivificare il verde del loro giardino. Da queste immagini esce germogliante "Canone Del Termine Del Tempo" con la sua partenza lenta in un soffuso crescendo acustico, fino all'esplosione elettrico-ritmica che diviene energia materializzata.

Il progetto verte indissolubilmente dentro l'idea che lo sostiene, ogni secondo è vissuto, ogni nota ha vita e senso propri in quanto facente parte di questo insieme ed è parte di questa natura; "Satyarth Parkash" è un viaggio interiore nello spirito che i pionieri indiani hanno indicato già millenni fa, è un battito, è l'illuminazione, è la manifestazione della Luce dentro un corpo libero dai compromessi quotidiani.

Le statue ci osservano, il legno della Redhouse ci protegge, le piantine emanano una essenza gioiosa nella loro "staticità". Ecco un altro segreto svelato di questo lavoro: l'approccio mantrico insito, le ritmiche persistenti, i riflessi degli strumenti etnici, le energie che vengono veicolate nelle onde sonore sono l'ingresso a una "nuova" parte di se stessi, a una natura che esiste da sempre e che sempre esisterà indipendente da noi e dalla nostra coscienza.

La natura svelata a colui che seguirà "Samadhi Nirvikalpa" nel suo incedere percussivo liturgico ricorda in maniera molto forte il suono che produce l'apertura del fiore di Loto, un suono impercettibile ai più probabilmente, ma che in un altro piano dimensionale ha lo stesso impatto che profonde la manifestazione del Fulmine e la generazione del Tuono. Ogni vibrazione ci accoglie a braccia aperte ("The Um - Lah Tiger, Devourer Of Void"), ci illustra una differente modalità di percezione, ogni sonaglino, ogni cameo elettronico, ogni pizzico di corda tende a creare un'onda generatrice, un'emanazione di Sé.

Questo album è un netto salto avanti nella costruzione di quel Tempio che alberga nell'Uomo; Shabda trascende il corpo, trascende la Morte, trascende l'Uomo, trascende se stessa; è "Stasi". Come ci viene indicato però "Stasi è un aspetto dinamico del Suono"

Aprite le vostre sinapsi, allargate i vostri orizzonti, sentite le pulsazioni nei vasi sanguigni, squarciate il velo di Maya e abbracciate questo "The Electric Bodhisattva" con il vuoto nella mente, potremmo ritrovarci tutti all'interno della Redhouse.

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