Informazioni
Autore: ticino1
Formazione (da sinistra a destra)
Alan Dickerson - Basso
Richard Dickerson - Chitarra
Iain Finlay - Batteria
Donald Meckiffe - Voce
Fonte: demonpact.com
Questa intervista fa parte dell'articolo intitolato "New Wave Of British Heavy Metal - Una Retrospettiva".
Innanzitutto desidero ringraziare Donald Meckiffe, cantante degli scomparsi Demon Pact, per il suo tempo e per la sua gentilezza nell'aiutarmi a terminare il mio articolo sulla NWOBHM, articolo che dovrebbe rendere un'idea ai nostri lettori su come fosse la vita nel Regno Unito in quegli anni d'oro del metallo.
Sir Paul McCartney, Sir Phil Collins... che n'è stato dei musicisti del metal? Per quanto io ne sappia, finora nessuno è mai stato onorato con quel titolo. È un problema sociale? Com'erano collocate socialmente le famiglie dei musicisti NWOBHM?
Donald Meckiffe: Beh, secondo me noi dei Demon Pact eravamo piuttosto di classe medio-bassa allora. La scuola che frequentavamo (Hayes) era pubblica, aperta a tutti i livelli d'apprendimento, ma era a suo modo unica e ben diretta. Non era la tipica scuola dei quartieri bassi, però aveva classi divise a seconda delle capacità degli allievi. L'istituzione e l'area sono molto più ambite e interessanti oggi di quanto lo fossero ai nostri tempi; questa parte di Brombley è solidamente in mano alla classe media. Vedi i dettagli [riferito alla biografia nella raccolta, NdA] riguardo alcuni fatti come la mamma di Iain che gli prestava l'auto o che tutti noi vivevamo ancora a casa dei nostri genitori a quel tempo. Sally Jones (la ragazza di Richard e organizzatrice della logistica di gruppo) era la figlia di un poliziotto graduato.
Come ci si sente quando nel 2012 un'etichetta (High Roller Records) investe tempo e denaro nel pubblicare i vostri lavori ("Released From Hell") per il pubblico?
Sono un po' divertito da tutta la faccenda. Sono sempre divertito quando qualcuno mostra dell'interesse, poiché ci siamo sciolti nel 1981 e non eravamo neppure particolarmente grandi o importanti nella scena. Ritengo che i più giovani forse pensino che il movimento d'allora fosse più "autentico", senza quella pressione e coscienza del commercio... erano ancora ragazzi che si facevano i fatti loro senza leggere articoli su Internet del tipo "Che cosa faccio come?".
Com'era in quegli anni? Dove suonavano solitamente i gruppi? Nei pub, club o a festival?
I Demon Pact si limitavano a pub, club, centri giovanili, ecc. Gruppi che giravano a livello nazionale come Def Leppard, Saxon o Girlschool potevano fare da spalla a qualcuno come Motorhead, AC/DC o Judas Priest in locali più grandi. Per la maggior parte delle formazioni legate alla scena locale come noi restavano i pub e i club che erano stati aperti dai punk. Questi locali più minuscoli davano la possibilità di presentarsi anche a gruppi New Wave di altri generi. Il tutto era abbastanza ristretto. Le formazioni si vedevano sovente in giro, i sostenitori potevano seguirle e viverle in concerto spesso. Io vidi gli Angel Witch dozzine di volte nella regione londinese, lo stesso avranno fatto fan di altri gruppi con i loro preferiti. In quest'ambiente le formazioni si assicurarono un seguito locale molto leale, come fu per la scena punk qualche anno prima.
Il tutto era limitato alla regione in cui vivevate o avete anche potuto viaggiare un poco?
Non ricordo di essermi spostato più di quaranta miglia per un concerto (è Londra e dunque è comunque parecchio). Richard voleva suonare a livello nazionale ma, come citato nelle notizie (nel booklet del disco, N.d.A.), non fu possibile.
Perché c'è gente che compara o addirittura afferma che i Demon Pact fossero una copia dei Venom?
Forse perché tutto il fenomeno NWOBHM è visto ora in retrospettiva. Con un computer che cataloga e organizza tutti i gruppi d'allora, la gente di oggi riceve la netta impressione che le formazioni fossero molto legate fra loro. Noi non avevamo a disposizione tutti i dettagli che sono accessibili oggi, grazie ai computer. Non sapevamo nulla dei Venom allora. Noi eravamo del sud di Londra e loro, ancora senza un nome di peso, erano del nord. Amplificando il punto di vista, entrambe le band seguivano la stessa immagine "demonica" sostenuta da un cantante che non sa veramente cantare. Non sono le qualità canore che importano alla gente fissata sull’aspetto generale, se si considera l'effetto avuto su diversi generi che seguirono (Death Metal, ecc.). Non potevamo seguire in dettaglio quello che succedeva allora come si può oggi. Esistevano allo stesso tempo i Venom anche se loro non erano di certo sul nostro radar. I gruppi NWOBHM attingevano tutti dallo stesso contesto / zeitgeist: Sabbath, Zeppelin, Purple, AC/DC, Motorhead e in maniera cruciale tutta l'etica DIY [do it yourself, N.d.A.] del punk. Vocalmente non ero bravo, avevo amici punk che erano membri di gruppi e dunque non mi pareva fosse davvero necessario essere in grado di cantare bene. Loro erano nelle formazioni punk e io adoravo la musica pesante, allora combinai l'attitudine punk con amici come Richard e Alan che s'interessavano piuttosto per il lato musicale... tolleravano il fatto che io non sapessi cantare perché avevo presenza, attitudine e aspetto da scena. Ciò capitò anche spesso in altri gruppi. Non notai i Venom (beh... Cronos) fino al 1984, quando redassi un fumetto (con Cronos contro Thor) per "Kerrang!" (maggio 1984), con Geoff Barton e Pete Cronin (fotografo). Se noi avevamo un aspetto e un suono simile ai primi Venom, era perché entrambe le band nuotavano nello stesso ramo, in senso ampio, punk rock, cattivi arrangiamenti [presumo questo sia il senso inteso, N.d.A.] e ritagliando per poi incollare lo stesso materiale (i grandi gruppi combinavano attitudine punk e velocità), come tutti gli altri. I Venom si spinsero oltre e furono notati, ma non era comunque un'innovazione geniale... qualcuno avrebbe fatto in ogni caso qualcosa del genere in quegli anni.
Come pensi che possa essere la sensazione di essere una stella come i membri degli Iron Maiden, con una tale carriera alle spalle?
Non mi sono mai sentito come una superstar... la mia sola ambizione era di suonare con e per amici, coetanei. Non ho mai pensato che il tutto fosse duraturo. Come già detto, per centinaia di gruppi punk negli anni passati non fu differente, apparvero per scomparire poco dopo.
Che LP ascoltavi principalmente in quegli anni e com'è il tuo gusto musicale odierno, a condizione che tu abbia ancora tempo per la musica?
A quel tempo da me girava solo metal senza pausa, eccezion fatta per gli U2, grazie a un amico punk. Gli AC/DC erano i miei favoriti, in particolare Bon Scott e i suoi testi. Judas Priest, Saxon, Motorhead, i primi Iron Maiden, Rainbow, Purple, un poco Sabbath, Zeppelin, Angel Witch, mi piacevano addirittura i Kiss degli Anni Settanta, Ted Nugent e Blue Oyster Cult. Oggi invece ascolto di tutto, nuovo e vecchio. Mi piacciono i cantanti folk classici come James Taylor, Paul Simon, Carol King. Ho iniziato ad apprezzare gruppi degli Ottanta come Hall & Oates o addirittura Duran Duran. Ascolto anche volentieri formazioni moderne che si basano sui vecchi stili, per esempio Muse, Arctic Monkeys, Mumford & Sons, Amy Winehouse, Adele, eccetera. Ho una gamma di gusti più ampia oggi.
Come consideri le tue esperienze con i Demon Pact, concentrandoti sul tuo sviluppo personale durante gli anni che seguirono? Hanno marcato il tuo carattere in una maniera particolare?
È una buona domanda. Per la mia personalità è stato particolarmente influente l'aspetto DIY del tutto. Se vuoi fare qualcosa, allora vai, fallo e non preoccuparti di quello che altri pensano. Iniziai con le corse di moto nel 1982, alcuni amici mi seguirono. L'atmosfera era simile a quella che c'era nel gruppo, molto amatoriale, corri e colpisci, andando avanti e basta. Quando iniziai l'università nel 1987, non fu per una carriera professionale; era per studiare quello che m'interessava allora, gli Stati Uniti. In quattro e quattr'otto lasciai stare il mio lavoro e feci qualcos'altro. Quando ebbi la possibilità di studiare nel ramo televisivo, andai negli Stati Uniti. Allora, sì... la DIY era sempre lì, continua finché il tutto fila, sembra quindi caratterizzarmi un poco.
Chi pensa alla Gran Bretagna, pensa sovente anche a calcio, skinhead e violenza. Ritengo che anche i metallari occupassero gli spalti dello stadio, di domenica. Ci dici se c'erano frizioni fra le differenti culture durante le partite e/o fuori dall'arena?
Non seguivo molto il calcio. C'era un certo aspetto tribale che definiva l'appartenenza a una certa cultura (mod, rocker, punk, soulboy, skinhead, ecc.). Di solito non ebbi fastidi. Un antagonismo che davvero ricordo era quello fra elementi disco e soulboy a causa della differenza d'abiti e d'intelligenza. Gli skinheads preoccupavano un poco, una banda mi picchiò quando avevo diciassette anni per via dei capelli lunghi, ma odiavano tutti comunque.
Personalmente apprezzo la qualità della NWOBHM di essere un movimento limitato a livello temporale che oggi non è adatto per revival, ma solo per influenzare. D'altro canto è un peccato che la maggior parte dei gruppi non abbia lasciato una traccia fondamentale nella musica suonata oggi e ci si limiti a poche formazioni che sì adorano l'onda prolifica e innovativa di quegli anni, ma, a volte, rappresentano solo un "piacere segreto" di qualche suo musicista. Secondo te perché c'è un tale disinteresse?
Sono sorpreso che qualcuno, anche se solo pochi musicisti o amanti, mostrino interesse. Capisco che se la storia dell'heavy metal t'interessa, così come tutte le sue forme, allora la NWOBHM è fondamentale. Per me la NWOBHM non è importante in quanto interessante a livello sonoro, ma perché era l'anello di connessione fra il punk e tutta la sua attitudine: DIY, velocità, energia, ricombinazione, eccetera. La ragione per cui la NWOBHM si sviluppò nel Regno Unito è proprio il punk, che generò ogni tipo d'innovazione, reazione attraversando tutta la gamma: New Romantics, New Wave, Elettronica, eccetera. Anche l'ambiente era importante. C'erano pochi buoni posti di lavoro e solo poche persone avevano una buona istruzione. C'era un mucchio di ragazzi abbastanza intelligenti, il "baby boom" nel Regno Unito è stato fra il 1955 e il 1966, che non sapeva che cosa fare. Tutta questa innovazione fu in parte generata proprio da tale noia che aiutò a generare il punk. La NWOBHM era una specie d'onda secondaria che però si dissolse in tutti gli altri sottogeneri del metal.
Se cammini nelle strade oggi e le paragoni a quelle degli anni in cui i "ragazzacci" eravate voi, quali pensi siano le differenze più evidenti nel modo in cui vivono i giovani e si divertono?
Allora... noto un'enorme differenza a livello di mezzi disponibili per i giovani, provocata dai portatili, computer e videogiochi. Questi sono distrazioni massicce, molto varie e piene di sfide. Ai miei tempi se avevi problemi con una ragazza, avresti dovuto immaginarti o preoccuparti di quello che stesse pensando. Oggi i ragazzi si pedinano a vicenda su Facebook. Invece di scrivere una canzone sulla frustrazione, i ragazzi possono magari postare un messaggio in rete. Noi invece avevamo talmente poco da seguire, copertine di dischi, i dischi stessi, informazioni parziali o che circolavano fra i conoscenti. Ricordo di aver viaggiato parecchio per scovare incisioni. Ora, queste attività sono molto più semplici e meno interessanti da un certo punto di vista. Parlando di media, musica e video, è l'immensa disponibilità che mi colpisce. Telefoni portatili permettono una connessione costante con gli amici. In questi giorni c'è molta più distrazione... devi impegnarti per annoiarti nel 2012... la noia era grande invece negli Anni Settanta.
C'erano altri gruppi della vostra regione con cui suonare o con cui avevato un contatto? Esisteva una specie di spirito di competizione?
Sentivo una specie di parentela con i gruppi del mio migliore amico (non erano metal comunque), in particolare Matthew Newman e i Case, ma penso che per Richard la competizione esistesse... parlava dei Dervish, di dove suonavano, eccetera, ma io non me ne preoccupavo, mi facevo i fatti miei.
Non so se tu possa parlare anche per altre formazioni... la musica dei Demon Pact la sentivi piuttosto come rock ('n'roll) o assolutamente metal?
Dal canto mio ci consideravo metal. Come già dissi, avevo una visione molto ristretta allora. Penso che la differenza fra il rock e il metal sia la limitatezza. Considero Zeppelin o Purple come gruppi rock proprio per la loro apertura. Priest o Motorhead secondo me sono metal, perché molto più chiusi. Anche noi eravamo abbastanza ottusi, allora dico metal.
Se tu potessi ritornare indietro nel tempo, faresti qualcosa di diverso per il futuro dei Demon Pact?
No, penso che sia stato giusto così... uno di quei piccoli lampi d'attività che lasciarono una piccola traccia. Davvero, durante gli Anni Ottanta e Novanta fu qualcosa di cui a malapena mi ricordai... Uscivo con ragazze e non dissi neppure loro che ero stato in una band. Non perché me ne vergognassi o altro, semplicemente non ci pensavo neppure. È stato solo quando il fenomeno Internet prese piede, nel 1999 circa, che tutto tornò a galla, trovando il vecchio sette pollici, eccetera.
George Bernard Shaw scrisse: "I pensieri, come le pulci, saltano da una persona all'altra, ma non mordono tutti". La Gran Bretagna pare avere parecchie "buone" pulci ma, in un quadro metal, il paese è conosciuto solo grazie a pochi mostri. Perché, secondo te, Black Sabbath, Judas Priest e Bolt Thrower hanno avuto successo, mentre altri sono stati condannati a suonare in casa, a volte solo per pochissimo tempo?
Come continuo a dire, il punk fu l'innovazione chiave e per il resto fu la stessa cosa... come per la NWOBHM in cui gruppi nacquero e morirono. Oggi i liceali della classe media vedono nel pop e nel rock una possibilità per fare carriera, negli Anni Settanta non era così. Non sapevamo nulla e facevamo solo una sfilza di cretinate (vedi le storie a riguardo di brutti concerti nelle notizie del libercolo). Oggi invece i gruppi possono vedere storie di successi, imparare come "presentarsi", "promuoversi", eccetera. Anche per affermarsi a livello internazionale è necessario avere il contratto per un disco. Allora c'erano poche case discografiche che sceglievano solo una manciata d'artisti da ogni genere. Iron Maiden e Def Leppard erano i due gruppi usciti dalla NWOBHM che oggi sono affermati. Anche gli Judas Priest si sono trasformati dopo l'era punk. Come hai detto prima, il genere ha influenzato, ma la maggior parte delle sue formazioni non saranno mai famose.
Puoi dirci qualcosa riguardo la provocazione contenuta nella vostra musica? Per quanto io sappia, le parole dei testi erano piuttosto dirette...
Personalmente ho sempre pensato che quella faccenda con il diavolo e i demoni fosse kitsch. M'interessava piuttosto la parte sessuale come "motore" per il tutto, anche perché mi piaceva lo stile di Bon Scott e Rob Halford. Evidentemente "Eaten Alive" parla di sesso e "Tight Fit" è dello stesso taglio. Alan e Richard preferivano i demoni. Io invece ero affascinato dal gioco con tutti gli accenni sessuali, la presenza sul palco comprendeva tutta la gamma di finta masturbazione e smorfie da orgasmo come elementi divertenti, punk. Sai... "Jailbait", "Strutter", "Christine Sixteen", "Whole Lotta Rosie", "Pour Some Sugar On Me", "Soulstripper", "Dirty Deeds", "Hell Bend For Leather". Era lì che mi trovavo bene.
Quale fu la tua migliore esperienza nel tempo con i Demon Pact e quale la peggiore?
L'esperienza migliore fu un concerto con i Case, il gruppo Oi di Matthew Newman. Eravamo tutti buoni amici a scuola e i confini fra i generi non contavano. Loro cantarono le nostre canzoni, noi le loro e il tutto terminò in un concerto di "air guitar" con un delfino gonfiabile... un mucchio di ragazzi che si divertiva di fronte ai propri fan e compagni... che spasso. L'esperienza peggiore è stata tutta quella faccenda di Erith che è spiegata dettagliatamente nel libretto. Non so. Richard che promuoveva il gruppo presso il proprietario del locale... nessuno aveva un'idea. Un disastro completo... Comunque oggi penso che sia davvero una buona storia.
Non ho mai visto un video live dei Demon Pact. Vuoi tentare di descriverci la performance del gruppo?
Dunque, presumo che la caratteristica più notevole della performance in concerto fosse il mio agire, anche se non sarebbe potuto essere possibile senza le capacità musicali di Alan, Roy, Richard e soprattutto di Iain. Come ho già detto, presentavo pazzeschi atti impregnati di sessualità implicita. C'era parecchia azione fisica, facevo smorfie e scuotevo molto il capo. C'era molta interazione con il pubblico, veniva richiamata molto l'immagine del frontman tradizionale (tipica del mio orientamento punk). Era il mio comportamento che ha coinvolto Roy. Non funzionava però sempre. Ricordo una volta al Dutchhouse di Sidcup [Greater London, N.d.A.] in cui il pubblico era piuttosto diviso. Alcuni adoravano la nostra energia e aggressività, mentre altri probabilmente non erano soddisfatti della maniera in cui "distorcevamo" il genere e di un cantante che non sapeva cantare. Riuscii comunque a trasformare la situazione in un buono spettacolo. Direi che Iain in particolare forniva al gruppo una grande massa di potenza. Era veramente giovane e "carico". La batteria era enorme e lui sapeva suonarla davvero bene... ero convinto che lui fosse fantastico. Richard aveva un carattere minacciosamente calmo che si sfogava sulla chitarra, Alan e Roy erano una squadra ritmica perfetta assieme a Iain. Il fatto che alla gente piacesse la nostra musica dipendeva da quanto apprezzassero il mio fare fisico e trascurassero le mie scarse qualità vocali. Il pubblico di allora si pigiava in avanti, faceva casino, conosceva tutte le canzoni, poiché le vivevano in concerto sovente. Visto col senno di poi è la vicinanza al punk che mi colpisce... nonostante il livello musicale e la scelta dei temi nei testi.
Beh, è tutto (onestamente, mi piacerebbe chiedere di più...). Grazie mille per la tua pazienza, il tuo tempo, disponibilità e ti faccio gli auguri per il tuo futuro privato e professionale.
Non cantavo come Di Anno, ma se guardi questo film dei primi Iron Maiden, allora saprai com'era il pubblico d'allora. Vicino al gruppo, dava fuori di testa, conosceva tutte le canzoni, visto che vedeva i gruppi sovente a distanza di poco tempo. Visto con l'occhio odierno, mi colpisce particolarmente la vicinanza al punk...